Calabria: continuano le proteste di parte del settore funebre

Veniamo a conoscenza e pubblichiamo:

“Non avendo ulteriori risultati che diano tranquillità alle imprese – tutte – farò un esposto alla Procura della Repubblica chiamando in causa a testimoniare, quanto sto ora per scrivere, tutti i componenti politici e non che hanno preso parte alla realizzazione di questa legge inutile, iniqua ed inutilizzabile che funesta di fatto le piccole imprese e – come abbiamo letto in alcuni articoli pochi giorni fa – addirittura mette a rischio la vita delle piccole imprese stesse e quindi si minaccia la chiusura di piccole ed oneste ditte che non ce la faranno ad avere tutti quei requisiti ad arte inseriti al solo fine di sbarazzarsi dei piccoli e che economicamente sono fragili”.

È quanto afferma Giuseppe Triolo, ex componente del Comitato spontaneo Cosfit, che punta a costituire una Confederazione per il settore funerario.

Secondo Triolo, con la nuova legge “le imprese stesse sono divenute controllori e controllate” anche perché consente di “poter utilizzare quelle case funerarie – ovunque disseminate nel territorio – che nelle more dell’iter dell’approvazione della legge funeraria sono nate, e quindi potendo portare i morti aperti da un Comune all’altro all’interno delle stesse case funerarie in tutta la regione anche non appena deceduti all’interno degli ospedali e similari. Tutto questo è inammissibile ed è grave”.

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