A Cagliari è scontro aperto fra la Chiesa e le agenzie funebri in merito al luogo in cui devono essere celebrate le messe delle esequie dei defunti.
Il vicario generale della Diocesi, don Ferdinando Caschili, nei giorni scorsi ha inviato una nota alle agenzie rammentando che il luogo naturale è la parrocchia d’appartenenza del defunto o altra chiesa parrocchiale, e che pertanto, prima di tutto, devono essere contattati i parroci.
Invece, secondo il prelato, le agenzie funebri continuano a diffondere la voce, secondo la quale le esequie nelle parrocchie non si possono celebrare e che pertanto tutti i riti si svolgono in cimitero, abitudine in vigore durante il peggiore periodo dell’epidemia, quando era previsto un numero chiuso nelle partecipazioni e si consigliavano le celebrazioni all’aperto in cimitero.
Monsignor Caschili ribadisce, quindi, che nelle parrocchie non esiste alcun divieto alla celebrazione delle esequie, che non esistono limitazioni di posti nelle chiese e che il luogo pastorale più idoneo alla celebrazione delle esequie è la chiesa parrocchiale quale sede della comunità cristiana alla quale il defunto apparteneva.