E’ stata rinviata al 27 marzo 2020 l’udienza preliminare del processo scaturito dall’inchiesta ‘Mondo sepolto’, che vede 41 persone e nove società coinvolte in quello che la Procura di Bologna ritiene essere un racket delle pompe funebri, con due cartelli di imprese che ‘controllavano’ le camere mortuarie dell’ospedale Maggiore e del Sant’Orsola di Bologna.
La decisione è stata presa il 21/2/2020 dal Gup del Tribunale di Bologna, in accordo con il pm e con i legali degli indagati.
Il rinvio servirà ad attendere le motivazioni della decisione con cui la Corte Costituzionale ha stabilito l’illegittimità dell’applicazione retroattiva della legge ‘Spazzacorrotti’, che limita la concessione dei benefici alternativi al carcere ai condannati per alcuni reati contro la pubblica amministrazione.
In base a quanto stabiliranno i giudici della Consulta, alcuni imputati chiederanno il patteggiamento, altri il rito abbreviato, che si terrà il 24 aprile 2020, e altri ancora sceglieranno il rito ordinario.
Lo scorso luglio 19 imputati hanno già chiesto e ottenuto di patteggiare la pena.
Nell’udienza del 21/2/2020, inoltre, il Gup ha stabilito la costituzione delle parti civili.
Su nove tra società ed enti ne sono state escluse quattro (Asso-Consum, onoranze funebri ‘Ferroni’, onoranze funebri ‘Borghi’ e societa’ ‘Garuti’) ed ammesse cinque: il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, l’Ausl di Bologna, la Regione Emilia-Romagna, ‘Eccellenza funeraria italiana’ e solo per alcune contestazioni il Codacons.