Davide Zagonara, faentino di 33 anni, è stato nominato amministratore delegato di Aser (Azienda Servizi Romagna), srl che si occupa di onoranze funebri, totalmente controllata da Ravenna Holding Spa.
Zagonara, referente comunale dell’Idv, ha il diploma di geometra (gli mancano ancora 2 esami alla laurea in ingegneria) ed e’ stato dirigente dell’area comunicazione e marketing del club atletico Faenza pallacanestro e arbitro di basket. Guadagnerà, per iniziare, 35 mila euro all’anno.
Davide Zagonara, esponente faentino dell’Italia dei valori, ha annunciato le sue dimissioni dal vertice di ASER (azienda pubblica di onoranze funebri di Faenza e Ravenna), dopo le polemiche sulla sua nomina da parte del sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, a proposito del suo curriculum.
Zagonara ha comunicato le dimissioni attraverso una nota: “Non lo faccio perché mi sento inadatto o inadeguato al ruolo – spiega – , ma perché il gioco al massacro che si è scatenato su di me in questi giorni mi impedisce di lavorare con la necessaria serenità. La vicenda mi ha ferito profondamente: sono stato additato come il responsabile dei mali di Faenza e dell’Italia, insultato e denigrato. Per cosa? Non ho fatto nulla di cui rimproverarmi, ho accettato un incarico che mi è stato proposto e che ha avuto l’ok di amministratori autorevoli, quali i sindaci di Ravenna e Faenza ed il Presidente di Ravenna Holding, dai quali ho ricevuto attestati di stima. Evidentemente, mi hanno ritenuto idoneo alla copertura di quel ruolo. Di certo, continuerò a girare a testa alta. Non so se altri potranno farlo”.
“Non ho nulla di che vergognarmi – continua Zagonara -, l’unico rammarico che mi resta è non poter ripagare la fiducia ricevuta e rispondere con i fatti a chi mi ha criticato. Non ci sto a fare da capro espiatorio per un sistema, così come invito a riflettere su chi improvvisamente viene folgorato sulla via di Damasco.
Infine ringrazio tutte quelle persone che mi hanno sinceramente sostenuto e fatto forza in questi quindici giorni, che sono tante e che mi rimarranno come un ricordo positivo di questa vicenda, tutti i membri di Aser che in questi quaranta giorni di lavoro si sono dimostrati dotati di grande professionalità ed umanità, mentre chi si è reso protagonista di insulti e offese verrà chiamato a risponderne nelle sedi preposte perché io sono una persona perbene e non posso accettare che ciò venga messo in dubbio.”