Arezzo: ASL controcorrente

L’ASL di Arezzo comunica che nei due ospedali più grandi, Arezzo e Valdarno, adesso è stato istituito un servizio di “presidio” permanente, con personale dedicato per il servizio obitoriale. Di fatto, fino ad ora, il personale deputato al trasporto delle salme dalle degenze all’obitorio veniva attivato “ad hoc” in occasione del decesso di un paziente. E le camere mortuarie non erano “sorvegliate” in continuo, ma solo sporadicamente. L’Azienda, con una scelta precisa e uno sforzo economico opposto a quello di contenimento delle spese per il personale, ha deciso di elaborare un capitolato di appalto che prevedesse, per gli ospedali di Arezzo e Valdarno, la presenza fissa di operatori presso l’obitorio e le camere mortuarie. In particolare è garantita la presenza di un operatore nelle 12 ore diurne (8,00-20,00) con compiti di trasporto salma dal reparto all’obitorio, gestione dell’attività nel servizio, relazioni con le famiglie e con le Imprese Funebri dalle stesse delegate, ed altre attività dettagliate nel regolamento dell’obitorio stesso. Il regolamento è stato discusso e condiviso, prima con gli operatori degli ospedali e successivamente con le Imprese Funebri. La nuova gestione con la presenza di operatore a presidiare il servizio consente il controllo, la vigilanza rispetto all’entrata nei locali degli impresari funebri che solo con delega scritta della famiglia e con cartellino di identificazione possono accedere nelle camere mortuarie per l’espletamento del servizio a loro affidato . L’orario di apertura al pubblico del servizio mortuario negli ospedali di Arezzo e Valdarno è dalle 8,00 alle 20.00. Per quanto riguarda l’orario di chiusura è data la possibilità ai familiari (su richiesta) di vegliare il proprio caro oltre l’orario definito. Una opportunità definita nel documento di “informazioni per i familiari” che viene consegnato dall’operatore della ditta affidataria del servizio mortuario ai familiari: “è concesso di poter vegliare la persona deceduta oltre l’orario di apertura dei locali, previa richiesta al personale addetto al servizio e autorizzazione del personale della Direzione Medica di Presidio”. Una possibilità che è sempre stata concessa a chiunque ne ha fatto richiesta e che è intenzione della Asl mantenere. Resta ovviamente in vigore (come prevede la apposita Legge regionale) la possibilità da parte dei familiari di effettuare la veglia funebre a cofano aperto in altri locali idonei, al di fuori dell’obitorio ospedaliero: da parte della Azienda sanitaria questa richiesta viene sempre tempestivamente autorizzata

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