La “toelettatura mortuaria” inizia necessariamente con l’identificazione del corpo.
La prima operazione che si deve compiere, è, infatti, assicurarsi sull’identità della salma e se questa sia “libera” da eventuali riscontri in corso da parte dell’autorità sanitaria o della Magistratura.
Se, al contrario, essa dovesse trovarsi “sotto procura”, non sarà possibile alcuna azione manipolatoria, senza il preventivo nulla osta dei pubblici poteri.
Successivamente occorre verificare il possesso di denaro e di gioielli, qualora soldi o preziosi siano presenti, normalmente si provvederà a toglierli, riporli in una busta chiusa e consegnarli ai parenti del defunto.
Questa precauzione è utile anche per evitare qualunque problema di furto, quando la salma stazionerà nel deposito d’osservazione nelle 24 ore successive al decesso.
Spesso, per motivi ideali, sono gli stessi dolenti a chiedere che la salma possa indossare alcuni monili come anello nuziale o catenina d’oro, siccome tali oggetti così cari al defunto, quando era ancora in vita, si caricano di un particolare valore affettivo.
L’addetto alla vestizione dovrebbe esser sempre provvisto di alcuni articoli di bigiotteria così da sistemarli addosso alla salma al posto di eventuali gioie in materiale pregiato che i famigliari vogliono lasciare al collo oppure alle dita del de cuius
Si passa poi alla verifica della presenza di protesi dentaria, nel caso non vi sia, si inserire del cotone nella cavità orale così da modellare la posizione della bocca, evitando lo spiacevole effetto delle labbra che si piegano all’interno, sulle gengive prive di dentatura.
Qualora si debba procedere alla cremazione, occorre anche controllare se il defunto fosse portatore di Pace-Maker, questo dispositivo cardiaco in tal caso va rimosso.
Il fine principale della tanato-cosmesi è preparare il corpo sotto il profilo estetico ed igienico, in modo da permetterne una decorosa esposizione durante l’intenso momento della veglia funebre.
Il cadavere, svincolato da ogni impedimento meccanico (fasciature, cateteri, ingessature…), deve essere innanzitutto disposto in posizione sdraiata e supina e spogliato di tutti i vestiti. Prima di passare alla vera e propria fase della vestizione si inizia sempre con la sostituzione del pannolone e di eventuali cerotti e bendature applicati su ferite o piaghe da decubito.
Non c’è alcun bisogno di strappare o tagliare il catetere, soprattutto in caso di salme maschili, dove sarebbe facile procurare fastidiose emorragie nell’apparato urinario, si deve semplicemente asportare con una piccola siringa, dal tubo piccolo, il liquido che serve a non far appunto uscire il catetere, dopo il catetere si estrae molto facilmente.
Una corretta vestizione della salma comporta la mobilizzazione delle articolazioni e, pertanto, la rottura della rigidità cadaverica.
Prima di agire su arti e giunture, o intervenire sull’assetto del corpo, bisogna prevenire eventuali rilasci di liquidi purulenti oppure umori organici, altrimenti sangue, oppure altre secrezioni potrebbero sporcare gli indumenti.
Nel caso in cui la salma, al momento della morte, fosse in corrispondenza del ciclo mestruale va sempre usato un pannolone od assorbente interno, poiché il ciclo non si ferma.
Anche nel caso di presenza di melena (abbondante presenza di sangue nelle feci) si deve ricorrere allo stesso procedimento di tamponamento interno.
La valigia di servizio del “preparatore di salme” deve contenere creme idratanti, creme di massaggio, polvere bianca, polvere scura, copri-occhi, guanti, camice, occhiali e tutte le altre attrezzature cosmetiche e sanitarie per una corretta igiene, soprattutto personale.