Un “gruppo di imprese funebri del Basso Ferrarese” (così è firmata la nota) ha reso pubblica il seguente appello, rivolgendosi direttamente alla cittadinanza:
“Gli operatori di alcune aziende di onoranze funebri del Basso Ferrarese stanno notando la persistente presenza nelle camere mortuarie ( NdR dell’ospedale di Copparo) e non solo, delle strutture ospedaliere, di dipendenti di altre imprese del settore, in deroga a cio’ che prevede la legge regionale 19/ 2004. La cosa è stata fatta presente più volte alla direzione sanitaria, la quale ha preso in considerazione la questione, ma ancora la situazione persiste. Al fine di evitare che succedano anche qui fenomeni di procacciamento illegale di servizi funebri, è importante che i cittadini siano informati sul fatto che esiste una procedura precisa al momento del decesso di un familiare (www.ausl.fe.it), la quale prevede che ogni reparto delle strutture ospedaliere dia ai familiari congiunti l’elenco di tutte le imprese di pompe funebri della zona, e un modulo che spiega il da farsi nel momento del lutto. La scelta dell’impresa spetta esclusivamente ai familiari, e nessun dipendente dell’ospedale deve consigliare o suggerire a quale impresa rivolgersi; in tal caso, la cosa va immediatamente segnalata alla direzione sanitaria o all’ufficio relazioni con il pubblico. I rischi per il personale sono altissimi, fino alla perdita del posto di lavoro, con procedimento penale nei propri confronti e dell’impresa coinvolta”.
Poi l’appello prosegue con la richiesta di maggiori controlli da parte degli enti preposti: “Sono auspicabili – dicono infatti le ditte scriventi – controlli seri e precisi, allargati anche ai requisiti che un attività funebre deve avere per essere svolta seconda la l.r. n 19 del 2004”.
Bravi!!!