ANIFA ricorre al TAR contro provvedimenti della Regione Campania

Diversi impresari funebri della Campania non digeriscono l ultime norme emanate in sede regionale e sono pronti ad un’azione legale.
faranno un ricorso al Tar per bloccare la nuova normativa che impone alle agenzie funebri della Campania l’assunzione di quattro dipendente a tempo pieno ed indeterminato per continuare ad esercitare l’attività.
“Con questa norma tutte le imprese funebri nei piccoli centri saranno costrette a chiudere”, spiega Pino Carbone, portavoce del Comitato spontaneo regionale delle onoranze funebri, che qualche giorno fa si è riunito al Musa di Benevento.
Un incontro tra imprenditori arrivati da tutte le province.
“La Regione – rimarca Carbone – ha giustificato queste delibere per liberalizzare il settore. Non è così. Con queste norme solo quelle più grandi sopravviveranno. Le altre e sono la maggioranza saranno costrette a chiudere”.
Presente anche Paolo Rullo, dell’ANIFA “Siamo le uniche imprese nella storia ad avere un regolamento del genere”, ha spiegato Rullo. “Non è possibile imporre regole del genere che porteranno alla morte delle attività più piccole”.

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2 thoughts on “ANIFA ricorre al TAR contro provvedimenti della Regione Campania

  1. Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
    Avendo la gentilezza di riportare sul vostro sito  (www.funerali.org) alcune nostre iniziative ci permettiamo di disturbarvi con la presunzione di darvi alcune informazioni significative.
    La distinzione tra attività funebri piccole e grandi non ha alcun significato, la vera distinzione bisognerebbe farla tra attività funebri capaci di sollevare la famiglia dolente da tutte le incombenze relative al lutto subito ed attività funebri incapaci di fare ciò.
    La dimensione delle imprese funebri, il loro naturale giro d’affari è determinato proprio da questi presupposti, una famiglia se deve scegliere tra un imprenditore funebre con cui ha un rapporto umano diretto e consolidato al quale può lasciare le chiavi di casa ed un imprenditore funebre anonimo, standardizzato  ebbene la famiglia sceglie centomila volte il primo imprenditore.
    In varie parti d’Italia si cerca di impedire alle famiglie dolenti di poter usufruire di un sevizio funebre a misura umana, le migliaia di inchieste sul racket del caro estinto da decenni ci informano che il mercato è distorto, è drogato, è truccato da delinquenti che attraverso la corruzione creano monopoli ed oligopoli illegali.
    Orbene vedere che una regione importante come la Campania ignori la segnalazione dell’ANCI, ignori la segnalazione dell’ANTITRUST a noi pare scandaloso.
    Creare una normativa regionale irragionevole con il solo scopo di drogare ed alterare le normali dinamiche del mercato impedendo alle famiglie dolenti di scegliersi non l’imprenditore più piccolo ma l’imprenditore più capace di soddisfare le proprie esigenze è una vera e propria vigliaccata.
    Inviamo un prezioso e completo documento redatto dal Sig. Berardino Pesce consulente CNA che spiega con imbarazzante chiarezza quali interessi hanno ispirato il legislatore campano.
    Nel ringraziarvi ancora per la gentilezza con cui riportate notizie a noi riguardanti vi preghiamo sempre di specificare che l’ANIFA ha la presunzione di rappresentare gli imprenditori funebri artigiani di qualsiasi dimensione purchè capaci di soddisfare le esigenze delle famiglie dolenti italiane con necessari ed imprescindibili criteri di umanità, e sarà sempre di ostacolo ai commercianti e agli industriali della morte.
    Nessuna multinazionale potrà rubare il lavoro all’artigiano funebre, qualsiasi sgangherata multinazionale ruberà il lavoro ai nostri illuminati ed illustri commercianti di morte, quando si capirà questo elementare concetto allora sarà possibile produrre una normativa nazionale all’altezza dell’importanza della materia. 

    Cordiali saluti
    Paolo Rullo
    Segretario ANIFA 

    1. Mi chiedo ma prima di fare tutto ciò i dirigenti di DE LUCA hanno dato uno sguardo alla nuova bozza per la legge nazionale???
      infatti in questa bozza di cui parlo non si parla di eliminare le AGENZIE ma si definisce quali sono i compiti dell AGENZA e quali sono quelli dell impresa trasporti.
      saluti

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