Avrebbe ucciso una decina di anziani per lo piu’ in fase terminale o malati di Alzheimer, in cambio di pochi euro, qualche vestito o una piccola mancia da parte delle agenzie di pompe funebri. L’attenzione degli investigatori della squadre ‘cold case’ della mobile di Roma, specializzati nelle indagine sui casi irrisolti, e’ su un infermiere 60enne che fino al 1996 aveva prestato servizio presso il Policlinico Gemelli. Le morti sospette si riferiscono pero’ agli ultimi due anni quando l’infermiere ha lavorato per una casa di cura privata di Guidonia. L’uomo si trova comunque gia’ in carcere a seguito di un’altra inchiesta. L’ipotesi degli inquirenti e’ che abbia ucciso gli anziani probabilmente con delle dosi letali di insulina. L’operatore sanitario, definito dagli investigatori un ‘angelo della morte’, ha lavorato in diverse strutture sia nella Capitale che nella provincia. Sono state analizzate tutte le cartelle cliniche e sono stati eseguiti nuovi accertamenti tecnici grazie all’ausilio di tecnologie avanzate, relativi ai decessi.