AGEC Verona nel mirino delle imprese funebri locali

La Asf srl, un’agenzia di onoranze funebri di Verona ha iniziato una causa per ottenere che l’AGEC non svolga più l’attività di pompe funebri. Il ricorso, con procedura d’urgenza, è stato depositato al Tribunale civile di Verona. Secondo la Asf srl l’Agec ha un vantaggio di partenza sui privati, visto che gestisce anche i cimiteri e quindi ha una visibilità, con il proprio marchio, che rende più immediato, per i parenti di defunti, rivolgersi a essa. In questo modo Agec (che gestisce 23 cimiteri a Verona e ha un aquota di mercato pari al 70 per cento dei funerali può praticare prezzi più bassi di quelli dei privati. Questo ricorso fa seguito a un esposto, presentato da un’altra impresa funebre, che aveva sollecitato l’intervento dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. E il Garante — dando seguito e riprendendo una propria segnalazione del 17 maggio 2007, la S/800 — ha inviato al Comune tre settimane fa una lettera, in cui, rilevato che gestire i cimiteri dà un vantaggio concorrenziale a chi opera anche con i funerali, afferma che «debba essere prevista una netta incompatibilità tra l’attività di onoranze funebri e la gestione delle aree cimiteriali, affinché quest’ultima non sia svolta da operatori di onoranze funebri o da soggetti a questi collegati».
Il Comune di Verona, con l’assessore alle aziende Enrico Toffali, ha detto qualche tempo fa che «attende l’esito del disegno di legge regionale che dovrà riordinare questa materia» e che «intanto andiamo avanti così, visto che non abbiamo ricevuto né sanzioni, né prescrizioni».

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