A Cremona si va verso la dismissione dell’attività funebre da parte del Comune.
Di seguito si riportano le motivazioni relative.
La Giunta Comunale del Comune di Cremona, dopo l’esame preliminare della proposta di deliberazione, l’ha assegnata alla competente commissione consiliare e quindi al Consiglio Comunale per la trattazione.
In base alla normativa vigente il Comune non può più effettuare il servizio di trasporto funebre con diritto di privativa in quanto, oltre a non essere previsto da norme di legge, introdurrebbe nel mercato distorsioni contrarie alla libera concorrenza.
Dal 9 febbraio 2007, in base al Regolamento Regionale n° 6/2004, potranno esercitare lattività di trasporto funebre soltanto le ditte individuali, le società o le altre persone giuridiche in possesso dei requisiti di cui allart. 32 del citato regolamento regionale.
Inoltre, in base all’art. 9 comma 3 della Legge Regionale n°22/2003, se gli esercenti lattività di trasporto sono soggetti pubblici, gestori anche di cimiteri, deve essere operata la separazione societaria.
Le valutazioni effettuate rendono opportuno per il Comune la dismissione del servizio di trasporto poiché, se venisse esercitato in libera concorrenza con le imprese funebri private, secondo quanto stabilito dalla normativa regionale, richiederebbe eccessivi investimenti in termini di personale, formazione, mezzi. I quattro operatori attualmente addetti al trasporto verranno collocati in altra funzione nellambito dei Servizi Cimiteriali, risolvendo i problemi legati alla carenza di organico.
In ogni caso, per garantire alla cittadinanza il regolare svolgimento del servizio di trasporto funebre, il Comune eserciterà il servizio stesso affiancando le Imprese private fino al 9 febbraio 2007.
La normativa regionale impone dunque di provvedere alla modifica del Regolamento di Polizia Cimiteriale laddove si parla di trasporto funebre.