Expo, cibo e Carta di Milano

… omissis …Dal cibo deriva lo stato di salute – di benessere o di precarietà – di ogni persona: condizione psico-fisica, tempo di vita, qualità dell’invecchiamento, lucidità intellettuale sono determinati in modo decisivo dall’alimentazione. Il cibo è cultura, perché in esso si trasfonde il sapere scientifico e la sapienza popolare accumulati nei secoli e trasmessi di generazione in generazione. Il cibo è relazione, come dimostra il fatto che una tavola imbandita è il momento centrale di ogni appuntamento familiare, sociale o comunitario. Il cibo è innovazione, nell’invenzione dei prodotti e nella loro costante qualificazione. Ed è sostenibilità e tutela dell’ambiente e della natura, nella scommessa sulla biodiversità e sulla promozione delle tipicità di luoghi e prodotti.
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Sono queste le tante ragioni che fanno del cibo un elemento irrinunciabile per la vita di ogni persona, di ogni comunità e del pianeta stesso. E questo spiega il valore della Carta di Milano proposta da Expo per affermare il diritto al cibo.
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Sono questi gli obiettivi ambiziosi ma irrinunciabili – della Carta di Milano, che l’Anci proporrà a tutti i Comuni Italiani di adottare come strumento di azione, di educazione, di iniziativa, proponendone a tutti i cittadini la sottoscrizione. Sarà questo il forte lascito culturale e morale dell’Expo: la responsabilità di consegnare alle generazioni future un mondo in cui nessun uomo e nessuna donna sia senza cibo e assicurando invece a ogni persona un cibo sano, pulito e giusto.

*Sindaco di Torino e Presidente Anci

Scarica la Carta di Milano            ADERISCI alla Crata di Milano

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