Beffe della vita e della morte

Nell’ambito dell’annuale stagione artistica la Compagnia del Teatro della Posta Vecchia, sito in via Giambertoni 13 (Via Atenea) ad Agrigento, propone lo spettacolo di prosa “Beffe della vita e della morte”, rappresentazione che omaggia Luigi Pirandello con la messa in scena dei due atti unici “All’uscita” e “L’uomo dal fiore in bocca”.

L’evento sarà articolato in vari appuntamenti fruibili sia da parte delle scuole che da un pubblico più adulto. In particolare gli spettacoli serali andranno in scena sabato 20 marzo alle ore 21.00 e domenica 21 marzo alle ore 18.00 mentre da martedì 16 marzo sino al prossimo sabato 20, ogni giorno alle ore 9.30, la matinée sarà dedicata agli studenti. L’iniziativa rivolta alle scuole tende ad utilizzare il teatro anche a fini educativi, quale mezzo di espressione artistica e culturale, poiché costituisce un aspetto fondamentale della cultura e delle identità locali ed ha un insostituibile valore intellettuale, sociale e formativo.

La rappresentazione, per la regia di Renato Giordano, vedrà impegnati gli attori agrigentini Nino Bellomo, Giovanni Moscato, Rosamaria Montalbano e il piccolo Salvatore Lo Bello. L’impianto scenico sarà realizzato da Totò Guarraci e Lino Nocerino mentre luci e fonica saranno curate da Tony Bruccoleri.

I due atti unici insieme costituiscono una sola ideale commedia in cui sono sintetizzate alcune delle ossessioni dell’autore: il gioco delle apparenze di qua e di là della morte, il guizzo della vita che palpita e fugge, il rapporto tra forma e sostanza nonché tra illusioni e realtà. Nell’atto unico “All’uscita” Pirandello fa muovere i suoi personaggi dinanzi al cancello di un Cimitero. Si tratta di defunti ancora legati all’esistenza da un ricordo, da un sentimento, da un’idea, prima di dissolversi del tutto. Essi si soffermano all’uscita del cimitero riprendendo le apparenze vane che si diedero nella vita. Nell’incontro -scontro i tre protagonisti, cioè il filosofo, l’uomo grasso e la donna uccisa, troveranno la definitiva via d’uscita da “questo volubile granello di terra perduto nei cieli”. Anche nell’atto unico “L’uomo dal fiore in bocca” è dominante la rappresentazione del dramma del personaggio pirandelliano, inquadrato in particolari stati d’animo ed atmosfere dove un sommesso e delicato lirismo non riesce a cancellare l’amara e dolente realtà di un destino beffardo e malizioso.

Per le scuole interessate o per eventuali altre prenotazioni è possibile contattare il numero telefonico 0922 26737.

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