Il Sottosegretario al Welfare Francesca Martini è intervenuta oggi a Londra in rappresentanza del Governo Italiano alla prestigiosa manifestazione internazionale “International Symposium on the dog”, raccogliendo l’invito del Kennel Club, il più antico circolo cinofilo britannico. Nel corso del suo intervento il Sottosegretario ha evidenziato i passi in avanti compiuti dal Governo Italiano volti ad affermare i diritti e il benessere degli animali, sottolineando le nuove disposizioni legislative a tutela dell’incolumità pubblica intraprese sotto la sua azione di Governo.
Di seguito l’intervento dell’On Francesca Martini.
La nostra società è sempre più attenta e sensibile alle tematiche del benessere degli animali, tanto più quando si tratta di animali da compagnia, riconosciuti oramai, almeno nel mondo occidentale, come portatori di diritti in quanto “esseri senzienti”.
Siamo oramai consapevoli che per noi esiste l’obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi e, tale obbligo, è ancora più accentuato nei confronti degli animali da compagnia, in virtù dei legami affettivi che abbiamo con loro. Non possiamo, infatti, dimenticare l’importanza che essi hanno in ragione del loro contributo alla qualità della vita umana e pertanto il loro insostituibile valore all’interno della società.
Tuttavia, la tutela del benessere degli animali può essere realmente raggiunta solo attraverso il corretto rapporto uomo – animali, per il cui fine è di fondamentale importanza la “responsabilizzazione dei proprietari”.
Sulla base di tali presupposti di civiltà, con orgoglio posso affermare che tra gli obiettivi prioritari del programma di Governo italiano un posto di rilievo è attribuito al benessere degli animali, con particolare attenzione per gli animali da compagnia.
Nel 1991 in Italia è stata emanata una Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo che ha determinato una svolta importante dal punto di vista culturale, infatti ha sancito il divieto di soppressione degli animali vaganti catturati (tranne nel caso in cui siano gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità).
La legge stabiliva inoltre l’obbligo di identificazione dei cani mediante tatuaggio e l’iscrizione degli stessi in anagrafi territoriali, nonché il controllo delle nascite.
Dal 1° gennaio 2005 il microchip è stato individuato come unico sistema ufficiale di identificazione dei cani ed è stata istituita l’anagrafe canina nazionale, cui confluiscono le anagrafi regionali informatizzate.
Credo sia importante sottolineare che in Italia il maltrattamento, l’abbandono di un animale da compagnia e la sua uccisione senza motivo sono considerati reati penali.
Le iniziative per la tutela degli animali d’affezione poste in essere dall’attuale Governo sono numerose, tra le altre, desidero citare l’istituzione di un “tavolo di lavoro permanente” in cui sono rappresentati le Istituzioni, i medici veterinari, le associazioni animaliste ed esperti di settore.
Sono state portate a termine con successo numerose iniziative legislative e abbiamo anche attuato un’intensa attività ispettiva sul territorio per verificare la corretta applicazione delle norme vigenti.
In particolare, al fine di implementare il rispetto delle norme vigenti e garantire il benessere animale, nell’ultimo anno ho emanato tre ordinanze contingibili ed urgenti concernenti l’identificazione dei cani con microchip, gli avvelenamenti con bocconi killer e la tutela dell’incolumità pubblica dalle aggressioni di cani.
Gli obiettivi perseguiti con questi nuovi provvedimenti sono principalmente quelli di migliorare l’anagrafe canina nazionale, garantendo la rintracciabilità dei cani, individuare le responsabilità dei proprietari e detentori di cani nonché degli Amministratori locali per quanto riguarda i cani senza proprietario.
Attraverso le nuove norme ho voluto anche dare una spinta in avanti al fine della creazione del corretto rapporto uomo – cane, affermando il concetto più moderno del “possesso consapevole degli animali d’affezione”, che scaturisce dall’informazione e responsabilizzazione dei proprietari. L’effetto indotto della presa di coscienza da parte dei proprietari/detentori di animali d’affezione consiste sia nella riduzione degli abbandoni, che nel miglioramento del benessere animale.
Innovativa è stata l’impostazione data alla norma emanata a tutela dell’incolumità pubblica, anch’essa basata sulla creazione del corretto rapporto con il cane.Infatti ho ritenuto, con il sostegno delle società scientifiche veterinarie e delle associazioni animaliste, indispensabile eliminare la black list, elenco che non aveva sortito alcun effetto positivo sulla prevenzione degli episodi di aggressione e che non aveva alcun fondamento scientifico.
Tra le altre novità introdotte vi sono la responsabilità civile e penale dei proprietari per danni o lesioni che i cani eventualmente arrechino a persone animali o cose, l’obbligo di utilizzare sempre il guinzaglio nei luoghi pubblici ed avere a disposizione la museruola e soprattutto l’istituzione di percorsi formativi per i proprietari dei cani al fine garantire “il possesso responsabile del cane” attraverso l’ acquisizione di adeguate cognizioni sul comportamento canino. I percorsi formativi prevedono il rilascio di un “patentino” e sono obbligatori per i proprietari di cani impegnativi
Tengo a ricordare che ho mantenuto il divieto di mutilazioni richiamando un articolo del codice penale concernente il reato di maltrattamento, il divieto di addestramento, selezione e incroci finalizzati ad esaltare l’aggressività dei cani nonché dell’uso di sostanze dopanti.
Verrà presentato, entro breve tempo, al Parlamento italiano un disegno di legge contenente le previsioni precedenti ed ulteriori previsioni per garantire il benessere animale. In particolare saranno stabilite disposizioni relativamente ai requisiti strutturali e gestionali dei rifugi, addestramenti, allevamento, commercio, attività di toelettatura, all’impiego di animali nello spettacolo, agli interventi sanitari di pronto soccorso, ai cimiteri per animali nonché agevolazioni fiscali per chi adotta un cane.
Un’altra attività in collaborazione con il Ministro degli esteri ha riguardato il traffico illegale dei cuccioli. Su tale argomento vi è stata una intensa discussione in seno al Governo italiano, tuttavia tale problema oltrepassa i confini nazionale e richiede un forte intervento da parte dell’Unione europea. In ogni caso nella legge di ratifica della Convenzione sulla protezione degli animali da compagnia, in lavorazione, saranno previste sanzioni penali per commercio illegale di cuccioli.
Fonte: Ministero della Salute