ALL. 1

Istruzioni per la compilazione della scheda informativa sui servizi funebri e cimiteriali del Comune per l'anno 1994, su richiesta della Sezione EE.LL. della Corte dei Conti

1. Rispondere sulla esistenza o meno del piano regolatore cimiteriale (PRC).

Vi è l'obbligo di adozione ai sensi dell'art. 91 del DPR 285/90, nei modi di cui all'art. 54 e segg., con periodicità quinquennale o con revisione per ampliamento o modifica di cimitero.

Se non è adottato il piano regolatore cimiteriale non è da compilare il punto 2 che segue.

2. Per la risposta relativa alla prima domanda occorre rifarsi alla situazione aggiornata del piano regolatore cimiteriale.

Vi è un problema interpretativo per la terminologia usata.

Per area destinata ad inumazioni pubbliche si deve intendere la sommatoria dell'area riguardante tutti i campi comuni, esistente o prevista in sede di PRC.

Inoltre, per coerenza, l'area cimiteriale concedibile a privati è da intendersi l'area per concessioni destinate a privati (comprendendovi sia quelle già concesse che quelle ancora da concedere a famiglie).

Sono così da escludere dal computo:

La percentuale di riferimento è così data da:

Area concessioni__ = Aprc %

Area campi comuni

Essa è relativa al momento temporale di adozione (o revisione) del PRC.

Per la risposta alla seconda domanda si consideri che il rapporto riguarda le aree effettivamente concesse e concedibili (al numeratore) e (al denominatore) le aree destinate ad inumazioni pubbliche, a tutto il 1994.

Se detta percentuale (A 94%) supera quella di PRC (Aprc %), ciò può accadere:

1. per assegnazione di un numero di aree superiore al programmato (e da lì ecco il maggior introito);

2. per riduzione di necessità di posti in campo comune (per cambio tendenze di sepoltura della popolazione, ecc.).

L'indicatore utilizzato non consente di valutare adeguatamente l'incidenza, particolarmente rilevante in certe zone del Paese, di:

3. Vi è da indicare sia la misura del diritto fisso di cui all'art. 19/2 del DPR 285/90 sia quella di cui al 19/3 (in entrata e uscita).

3 bis. Vi è da indicare la misura della tariffa per il trasporto funebre a pagamento più basso eseguito dall'E.L. (cioè quello di ultima categoria), per un cadavere di adulto.

4. Si tratta della tariffa di cui all'art. 16/1, lettera a) del DPR 285/90.

Essa si riferisce al trasporto funebre a pagamento all'interno del territorio comunale.

Si riportino, se esistenti, le diverse tipologie dei servizi e trattamenti speciali (trasporto adulti, bambini, feriale, festivo, con portacorone, in relazione al numero di necrofori presenti, ecc.).

Per tariffa base è da intendersi il trasporto di cadavere di adulto.

5. Indicare le tariffe per l'effettuazione di sepolture a sistema di tumulazione (di feretro, urna cineraria, cassetta resti) o inumazione di feretro in area privata.

Per inumazioni private si intendono quelle in aree in concessione per un periodo superiore a quello usuale di 10 anni (o periodo modificato ai sensi dell'art. 82/3 DPR 285/90).

Si tratta dei cosiddetti diritti di polizia mortuaria.

Si ritiene che debbano pure essere indicate le tariffe di concessione:

- di area per inumazioni private (al mq.) in rapporto alla durata della concessione;

- di loculo in rapporto alla durata della concessione;

- di posto salma in tomba privata costruita dall'E.L..

6. Si tratta dei costi di urbanizzazione per rendere disponibili zone specifiche del cimitero per la concessione di aree a terzi (ad es. fognature, vialetti, illuminazione, fornitura d'acqua, ecc.).

7. Indicare i proventi per concessioni di aree cimiteriali per sepolture private.

Sono escluse le entrate per aree concesse ad Enti (confraternite, Enti morali, ecc.), da inserire al punto 9.

8. Indicare i proventi così distinti:

a) da diritti di polizia mortuaria;

b) da concessioni (riguardanti loculi, tombe costruite a posti plurimi, ossarietti, altri sepolcri e aree per inumazioni private).

9. Tali costi e ricavi sono di difficile determinazione, anche se, per grandi linee, i servizi a privati sono ricavabili per esclusione da quelli per i quali vi è l'obbligo di fornitura gratuita (inumazione in campo comune, esumazione da campo comune decennale, cremazione, ossario e cinerario comune, camera mortuaria, sala autopsie e servizi obbligatori previsti dal DPR 285/90 in genere dall'art. 56).

È da escludere da costi e ricavi la componente di attività straordinaria dovuta a concessioni cimiteriali, già ricompresa al punto 8 (per i proventi).

Si ritiene debbano essere inclusi i costi e i ricavi dei servizi per i quali è dovuta una tariffa, ivi compresa la fornitura della illuminazione elettrica votiva, i diritti di polizia mortuaria derivanti da operazioni cimiteriali, costi e ricavi da concessioni di aree ad Enti (confraternite ed Enti morali).

10. Indicare le tariffe per la concessione di nicchie per ceneri.

11. Si tratta in genere di costi e ricavi concernenti le nicchie cinerarie.

Si esclude il cinerario comune in quanto gratuito per legge.

Non è da riferirsi alla gestione dell'impianto di cremazione in quanto servizio diverso da quanto qui richiesto.

12.1 Si intendono importi globali (cioè relativi ai piani finanziari deliberati, con relativi aggiornamenti, a tutto il 31/12/94, concernenti la costruzione, l'ampliamento o la manutenzione straordinaria dei cimiteri).

12.2 Si tratta degli accertamenti in entrata globali (relativi ai piani finanziari di cui sopra).

12.3 Si tratta degli impegni di spesa globali (relativi ai piani finanziari di cui sopra).

12.4 Si tratta dei pagamenti globali effettuati in relazione alla sommatoria delle entrate accertate.

12.5 È data dalla sommatoria, al 31.12.94, del valore delle opere realizzate connesse ai piani finanziari anzidetti, desumibile dalla contabilità dei lavori.