Circolare SEFIT Utilitalia n. 1997 del 11/01/2022
Risultati del rilevamento effettuato da Utilitalia-SEFIT sull'andamento della cremazione durante la pandemia da Covid-19 (confronto anni 2019-2020)

Nel corso del 2021 la scrivente Federazione ha effettuato una raccolta dei dati statistici relativi alle cremazioni (di cadaveri e di resti mortali) effettuate dal 1.1.2020 al 31.12.2020, periodo interessato dalla pandemia causata dal Covid-19, nonché a quelle effettuate nel 2019 (anno senza gli effetti del virus SARS-CoV-2), distinte per mese, in modo da consentire un confronto di dati e verificare il differenziale di cremazioni tra il 2020 e l'anno precedente. L'intento è quello di analizzare il comportamento dei gestori dei crematori durante le prime due ondate pandemiche.

All'indagine per il 2020 hanno risposto 65 crematori, corrispondente in termini numerici al 74,7% del totale dei crematori in attività nello stesso anno (87).

La rappresentatività del campione oggetto d'indagine appare ancora più significativa se lo si analizza in termini di numerosità di cremazioni rispetto al totale italiano. Difatti, nei 65 impianti oggetto d'indagine, si sono svolte 228.564 cremazioni (di cadaveri + resti mortali), rispetto ad un totale italiano di 277.106, quindi con una rappresentatività dell'82,5%. Ne consegue che l'analisi di questi dati è altamente rappresentativa di cosa sia successo nel Paese nell'anno oggetto d'indagine raffrontato con il 2019, anche se purtroppo risulta carente la risposta statistica di buona parte degli impianti del Sud e della Sicilia.

In Allegato 1 sono visionabili i dati statistici come riportati in:
- Tabella 1: Cremazioni del 2020 e del 2019 per mese - Dati numerici
- Tabella 2: Cremazioni del 2020 e del 2019 per mese - Dati percentuali
- Tabella 3: Cremazioni - Differenze numeriche tra mesi 2019 e 2020
- Tabella 4: Cremazioni - Differenze percentuali tra mesi 2019 e 2020
- Tabella 5: Mortalità del 2020 per mese - Delta 2019
- Grafico 1: Cremazione di resti mortali anno 2019 - Percentuale mensile
- Grafico 2: Cremazione di resti mortali anno 2020 - Percentuale mensile

Di seguito si presenta una breve illustrazione dei fenomeni rilevabili da tali dati statistici.
L'analisi dei dati, tabelle da 1 a 4, conferma come nel 2020 si sia registrato un incremento marcato delle cremazioni effettuate in Italia rispetto al 2019, pari al 25,2%; l'aumento complessivo del numero di cremazioni è stato di 46.022 cremazioni, con un incremento del numero di cremazioni di cadaveri del 30,4%, pari a 41.947 cremazioni. Si evidenzia un decremento delle cremazioni di resti mortali del 20%, pari a 6.693 in meno rispetto al 2019. Molto significativo è il confronto dei primi sei mesi del 2020 (prima ondata pandemica) e l'analogo periodo del 2019. Meno per il secondo semestre, pur evidenziandosi in quest'ultimo periodo la crescita delle cremazioni del quarto trimestre.

Appare evidente come ci sia stato un alto numero di decessi nei mesi di massima incidenza del Covid-19, in particolare, nella prima ondata, nei mesi di marzo e di aprile, un leggero calo della mortalità nei mesi di giugno e luglio, di nuovo un contenuto incremento ad agosto 2020. Incremento di mortalità che diventa invece evidente a partire da settembre e che crescerà sensibilmente, così come le cremazioni - come si può osservare nella tabella 5 - in corrispondenza dei valori relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Inoltre va osservato come nei primi 2 mesi del 2020 la mortalità sia stata inferiore rispetto al 2019.

La tipologia di cremazioni effettuate, come evidenziato dalle tabelle in Allegato 1, presenta delle differenze rispetto agli anni precedenti a causa della necessità di rispondere all'incremento anomalo di richieste di cremazioni di cadaveri. Tale incremento ha portato alla sospensione delle campagne di esumazione ordinaria e di tumulazione a scadenza, come conseguenza sia di scelte locali, a volte non sempre tempestive, sia delle circolari del Ministero della Salute.

Pertanto nel 2020 l'operatività per la cremazione di resti mortali è stata pari o superiore a quella del 2019 nei soli mesi di bassa o contenuta mortalità (gennaio, febbraio, luglio, agosto, settembre, ottobre). Invece negli altri mesi, e cioé in piena ondata pandemica, le cremazioni mensili di resti mortali sono state significativamente inferiori ai corrispondenti mesi del 2019 (si veda il grafico 1 dell'Allegato 1).

Sempre per l'anno 2020 (si veda il grafico 2), i dati evidenziano come nel mese di marzo vi sia stato un incremento delle cremazioni di cadavere pari al 53% e un decremento, pari al -57%, di quelle di resti mortali, con un complessivo +26% di cremazioni totali. Nel mese di aprile, invece, si è registrato un aumento delle cremazioni di cadavere pari al +102%, una riduzione del -83% di quelle di resti mortali, e complessivamente una crescita delle cremazioni del +65%.
Ancora nel mese di maggio si è registrato un incremento di cremazioni di cadaveri, conseguente alla parte finale della prima ondata pandemica, con +29% di cremazioni di cadaveri e -50% di resti mortali, con un +12% di cremazioni totali.

La presente circolare ed il testo dell'allegato in essa citato sono presenti, per gli associati, sul sito della Federazione www.sefit.org (selezionando il menù Circolari).

Con riserva di altri chiarimenti o comunicazioni si inviano distinti saluti.

Il Direttore Generale
Giordano Colarullo