Circolare SEFIT Utilitalia n. 1374 del 01/08/2019
Statistiche sulle cremazioni effettuate in Italia nel 2018 e aggiornamento di quelle svolte nel 2017


La scrivente Federazione da diversi anni effettua una raccolta sistematica di dati statistici sullo sviluppo della cremazione in Italia, che sono di riferimento per Enti nazionali ed internazionali, nonché per studiosi.

A partire dai dati statistici rilevati per il 2018, oggetto di questa circolare, si è modificato il criterio di raccolta ed esposizione dei dati, inserendo per i crematori che per diversi motivi non hanno fornito dati, una stima delle cremazioni da loro effettuate, basata sulla raccolta di notizie e altre informazioni desumibili da una pluralità di fonti. Laddove il dato è stimato, lo si è evidenziato.

Per necessità di raccordo con la serie di statistiche precedenti, si è rielaborato anche l’anno 2017 ed effettuati i confronti pure con l’anno 2016 (l’ultimo per il quale non si è fatto riferimento a stime).

Il motivo del cambio di criterio deriva dal fatto che negli ultimi anni il dato di cremazioni relativo al Sud Italia era fortemente sottostimato, per carenza di trasmissione dei dati corretti.
Di fronte alla scelta di non fornire i dati mancanti o di fornirli con stime sufficientemente attendibili, si è optato infine per la seconda scelta.
È emersa così una situazione regionale, quella della Campania, che ha modificato sensibilmente il dato complessivo delle cremazioni del Paese.

Per motivi analoghi si è rivisto anche il criterio di valutazione delle pratiche funebri alternative alla cremazione, attingendo a dati stimati che hanno permesso di rivedere anche la quantità di tumulazioni e, per differenza – note le cremazioni – le inumazioni.
Ne è scaturita una fotografia della situazione italiana significativamente diversa da quella fino ad ora ipotizzata, che si porta a conoscenza di associati e di studiosi, attraverso gli allegati alla presente circolare.

In Allegato 1 si ha la stima delle scelte della popolazione in materia di sepoltura di feretri o ricorso alla cremazione.

In Allegato 2 si hanno le sole cremazioni di cadaveri, distinte per singolo impianto, per Regione e per Ripartizione ISTAT.
Ove necessario ed opportuno, e a rettifica di precedenti dati 2017, si sono riportati sia i dati del 2018, che quelli del 2017.

In Allegato 3 si è riportato il dettaglio regionale sia di cremazioni di cadaveri che di resti mortali. Sia per l’anno 2018 che il 2017.

Aderendo inoltre a richieste che pervengono da studiosi e da operatori del settore, si è inserito come Allegato 4 anche una tabella riepilogativa dello sviluppo della cremazione di cadaveri nel nostro Paese, a partire dall’anno 1995 e fino al 2018. I due anni 2018 e 2017 contengono i dati stimati e sono grigiettati per distinguerli dai dati precedenti.

In Allegato 5si riporta pure l’elenco dei crematori in funzione, con i riferimenti per contattarli, recependo le modifiche che nel frattempo ci sono state segnalate (per cambio di telefono o indirizzo).

Si chiede gentilmente di comunicarci eventuali errori, modifiche o integrazioni dei dati presenti nella documentazione in allegato, in modo da costituire una base dati aggiornata a disposizione di tutti gli interessati.

Di seguito si riporta una breve illustrazione dei fenomeni rilevabili da tali dati statistici.

Nel 2018 risultano autorizzati e operanti n. 83 impianti di cremazione in Italia (79 nel 2017).
In questi impianti si sono effettuate nel 2018 183.146 cremazioni di cadaveri (170.903 del 2017, dato rettificato). A tali valori sono da sommare 37.538 cremazioni di resti mortali nel 2018 (a fronte di 36.425 nel 2017).
Pertanto, nei crematori italiani si sono effettuate nel 2018 un totale di 220.684 cremazioni.
Nel prosieguo della illustrazione si farà riferimento, salvo diversa specificazione, alle sole cremazioni di cadaveri (al momento del decesso).
Le cremazioni di feretri effettuate in Italia nel corso del 2018 sono cresciute del 7% rispetto all’anno precedente, con un incremento corrispondente a 12.243 unità.
Il forte aumento rispetto alle serie passate è dovuto principalmente all’emersione del dato campano e di alcuni crematori del Sud, nonché al mutamento nelle scelte della popolazione.

L’ISTAT ha recentemente diffuso i dati sulla mortalità e popolazione 2018, anno in cui si sono registrati 633.133 decessi, pari ad un tasso grezzo di mortalità riferito alla popolazione residente del 10,48 per mille.
Quindi l’incidenza della cremazione registrata e stimata sul totale delle sepolture, per l’anno 2018, è del 28,93%, con un discreto incremento in termini percentuali (+2,6%, rispetto al dato 2017, rettificato, che era del 26,33%).
L’incremento del ricorso alla cremazione continua ad avvenire soprattutto al Nord, che ha una maggiore presenza di impianti, ma anche al Centro e da pochi anni è iniziato anche al Sud.
Nel 2018, così come negli anni precedenti le città in cui viene effettuato il maggior numero di cremazioni sono generalmente le città metropolitane.

Si evidenziano, come già ribadito in passato, i seguenti aspetti:
- la diffusione di crematori di cintura urbana nelle aree metropolitane (ad. es. di Milano e Torino);
- l’inizio di una sovra-dotazione di impianti in talune zone, dove le autorizzazioni date per la costruzione di nuovi crematori sono superiori alle necessità effettive; si avverte parallelamente la carenza di piani di coordinamento regionali;
- l’avvio di numerose pratiche per la realizzazione di impianti nel Sud Italia;
- il rifiuto alla realizzazione di nuovi impianti, spesso immotivato, delle popolazioni interessate dalle nuove localizzazioni (fenomeno cosiddetto NYMBY, not in my back yard) e un conseguente rallentamento della installazione di nuovi impianti.

In conclusione, nel 2018 si sono registrate o stimate nel nostro Paese 220.684 cremazioni, svolte in 83 impianti, che portano il nostro Paese al quarto posto per numero di cremazioni eseguite in Europa, dopo Gran Bretagna, Germania e Francia.

La media di cremazioni per impianto nel 2018 è la seguente:
- Cremazione di cadaveri = 2.207 (2.163 nel 2017, rettificato);
- Cremazione di resti mortali = 452 (461 nel 2017, rettificato);
- Cremazioni totali = 2.659 (2.624 nel 2017, rettificato).

Laddove pervenissero da parte dei gestori di crematori per i quali si sono stimate le cremazioni i dati registrati per l’anno 2018 e precedenti, sarà nostra cura provvedere a diffondere le relative rettifiche.

La presente circolare ed il testo dell'allegato in essa citato sono presenti, per gli associati, sul sito della Federazione www.sefit.eu (selezionando il menù Circolari).

Distinti saluti.
Il Direttore Generale
Giordano Colarullo