Circolare SEFIT Utilitalia n. 1090 del 27/04/2018
Autorizzazione all’impiego di materiali alternativi alla cassa di zinco – Rinnovo dell’autorizzazione all’uso del manufatto in polipropilene “PP”

Il Ministero della salute ha conferito parziali competenze alle regioni per le autorizzazioni di cui all’art. 31 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 (vds. Circolare Ministero della salute – DGPRE n. 36158-P dell’11/12/2015).

A seguito di tale conferimento la regione Friuli Venezia Giulia ha rinnovato per anni 5, a partire dall’11/7/2017, l’autorizzazione (integralmente riportata in Allegato 1) all’uso di cassa in materiale polipropilene (PP), sostitutiva dello zinco, nei soli casi di tumulazione stagna e per trasporti al di sotto dei 100 chilometri, fatte salve le situazioni inibite (in caso di decesso per malattie infettivo-diffusive, uso di valvole riduttrici di sovrappressione già autorizzate).

Detta autorizzazione è valida per l’intero territorio nazionale.

Si ricorda che la prima autorizzazione statale per detto manufatto è stata diffusa con circolare SEFIT n. 3127 del 24/01/2012. “Autorizzazioni all’impiego di cofani in materiali alternativi allo zinco”.

Con la stessa autorizzazione la regione Friuli Venezia Giulia ha permesso, in via sperimentale, l’uso di detto manufatto anche per trasporti di defunti oltre i 100 chilometri di distanza, pur sempre destinati solo a tumulazione stagna.

Allo stato delle attuali conoscenze non è dato conoscere il comportamento di tale manufatto sia per il processo di decomposizione cadaverica sia per la stessa degradazione dei materiali che lo compongono nel breve, nel medio come nel lungo termine.

Situazione che necessita di ulteriori valutazioni in sede di rinnovo autorizzatorio, alla luce delle relazioni che verranno presentate.

L’uso di detto manufatto in polipropilene (PP) è inibito in caso di inumazione e cremazione.

Pertanto, laddove si sia nella condizione di procedere ad estumulazione per successiva collocazione del defunto in terra, a sistema di inumazione, è d’obbligo la eliminazione totale (non bastando il taglio o lo squarcio della stessa) della cassa di polipropilene (PP), che non può essere inumata.
Eliminazione che si consiglia venga svolta in camera mortuaria del cimitero, per le situazioni che si determinano nel travaso da un contenitore all’altro e seguendo i protocolli previsti in materia di sicurezza del personale.

Laddove in corso di tumulazione si debba procedere a estumulazione straordinaria per avvio a cremazione del defunto, o ad estumulazione ordinaria per cremazione di resti mortali, esiti di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi, è d’obbligo procedere alla sostituzione della bara o del contenitore (per il resto mortale) con uno facilmente combustibile, o più semplicemente al travaso dalla cassa di polipropilene (PP) a quella lignea, con le modalità sopra richiamate nel caso di inumazione.
In relazione alle prove presentate dalla ditta produttrice per l’ottenimento della suddetta autorizzazione (e rinnovo di essa) si evince che il peso della controcassa in plastica con coperchio è dell’ordine di 10,20 Kg.

La cassa in polipropilene (PP), nei confronti di quella di zinco, è maggiormente resistente agli urti e anche alle sovrappressioni interne, nonché maggiormente performante per quanto concerne eventuali rotture con fuoriuscite di liquami.

Diversamente, al momento, risulta problematica la fase di raccolta e smaltimento come rifiuto da estumulazione, per la dimensione e la rigidezza dell’oggetto, contrariamente alla maggiore semplicità di trattamento della controcassa di zinco, più facilmente riducibile come dimensioni e all’avvio a recupero.

È plausibile infine, nel caso di utilizzo di simili controcasse, per le problematiche sopra evidenziate, una specifica valutazione tariffaria delle operazioni connesse, che tengano in debito conto gli oneri economici corrispondenti.

La presente circolare ed il testo dell’allegato in essa è presente, per gli associati, sul sito della Federazione www.sefit.eu (selezionando il menù Circolari).
Con riserva di altri chiarimenti o comunicazioni si inviano distinti saluti.
Il Direttore Generale
(Giordano Colarullo)