Circolare SEFIT Utilitalia n. 616 del 11/01/2017
Anomalie di mortalità previste nei mesi di gennaio e febbraio 2017. Indicazioni e linee guida

Pervengono segnalazioni che, specie in Comuni di medio-grandi dimensioni del Nord e del Centro Italia, si stanno registrando valori elevati di mortalità, dell’ordine anche del 50% superiori rispetto alla mortalità media settimanale di periodo.
Ciò, come è noto, dipende in larga misura dall’andamento epidemico dell’influenza e da altre malattie stagionali.
L’andamento influenzale sta crescendo velocemente verso il picco epidemico e il numero di casi registrati è circa 5 volte quelli dello scorso anno. Si tratta di un’infezione che quest’anno pare particolarmente aggressiva e che ha già colpito (alla data del rilevamento della 52^ settimana 2016) quasi 2 milioni (1.947.000) di persone, soprattutto bambini e anziani, le categorie più a rischio di sviluppare forme severe. Complessivamente si sono ammalate 10,12 persone ogni mille pazienti, pari al 380% in più rispetto ai 2 casi per mille registrati nella stessa settimana della stagione influenzale 2015-16, che fu particolarmente blanda. Tra le persone over 64, quelle a maggior rischio di complicanze, si registra il maggior incremento, infatti l’incidenza del virus è addirittura raddoppiata rispetto alla settimana precedente.

Il picco di diffusione dell’influenza è previsto a fine gennaio 2017 e dovrebbe raggiungere, in base a nostre valutazioni, gli effetti numerici di mortalità che si sono avuti nei mesi invernali del 2015. Notizie dettagliate possono aversi consultando l’ultimo rapporto di INFLUNET reperibile al seguente link:
http://www.iss.it/binary/iflu/cont/Influnet_2016_52.pdf

Allo stato attuale è operativo il sistema nazionale di sorveglianza della mortalità giornaliera in 32 città italiane (SISMG), a cura del Ministero della salute. I cui dati non sono però diffusi a terzi.
Gli effetti di picchi di mortalità sulla struttura funebre e cimiteriale possono essere diversi:
1. Saturazione dei luoghi di deposito di salme e dei feretri in attesa di sepoltura o cremazione;
2. Aumento del numero di sepolture da garantire;
3. Aumento del numero di cremazioni da effettuare.

Incidono poi in questo periodo le riduzioni di organico (sia per l’attività funebre che quella cimiteriale) connesse con le malattie stagionali del personale.
Si tratta di una somma di situazioni che possono determinare, se non adeguatamente previste e affrontate, limitati problemi di ordine igienico sanitario, nonché lamentele da parte della cittadinanza per i ritardi di sepoltura o cremazione, con conseguente appannamento di immagine del gestore.
Infine è da considerare che, quest’anno, per effetto di condizioni atmosferiche avverse in diverse località del Paese, l’accesso ai luoghi di sepoltura può risultare difficoltoso (per neve o ghiaccio).
È quindi opportuno prestare attenzione e organizzare il servizio al meglio, considerando che il periodo di elevata mortalità si prevede possa protrarsi per alcune settimane.

Per fornire strumenti di analisi del fenomeno è stato elaborato un semplice foglio elettronico, riportato in formato pdf editabile in Allegato 2, che permette di seguire i principali indicatori di debolezza nella fornitura del servizio.
La comparazione dei dati per l’anno 2017 confrontati (per quanto possibile) con quelli degli anni precedenti (in particolare 2016 e 2015) consentirà di valutare i trend e dar luogo ai provvedimenti che si riterranno utili adottare in sede locale.
Si raccomanda di valutare la misura delle criticità, cioè il grado di saturazione dei:
— luoghi di deposito salme in attesa di funerale;
— luoghi di deposito di feretri in attesa di sepoltura;
— luoghi di deposito di feretri in attesa di cremazione.

Per una sintetica descrizione dei provvedimenti che, a titolo esemplificativo possono assumersi per prevenire le criticità o per garantire operatività adeguata in situazione emergenziale, si rimanda all’Allegato 1 che individua alcune linee guida.

Si informa poi che dati statistici particolarmente interessanti per comprendere quando vi potranno essere i picchi influenzali sono reperibili nel centro di sorveglianza epidemiologica di INFLUNET (consultabili sul sito dell’ISS), che può essere seguito per evoluzione settimanale al seguente link:
http://www.iss.it/flue/index.php?lang=1&anno=2017&tipo=5

La presente circolare ed il testo degli allegati in essa citati sono presenti, per gli associati, sul sito della Federazione www.sefit.eu (selezionando il menù Circolari).
Con riserva di altri chiarimenti o comunicazioni si inviano distinti saluti.

Il Direttore Generale
(Giordano Colarullo)