Circolare SEFIT Utilitalia n. 136 del 05/10/2015
Indicazioni della Regione Lombardia per l’evoluzione della rete di impianti di cremazione. D.G.R. Lombardia 3 luglio 2015, n. X/3770



Con la presente si informa che la Regione Lombardia, con la Delibera di Giunta Regionale in oggetto, ha sostituito la d.g.r. VIII/4642/2007 già modificata dalla d.g.r. VIII/9052/2009 e approvato il documento «Gli impianti di cremazione in Lombardia d.g.r. X/3482 del 24 aprile 2015 – Relazione esiti – aggiornamento 2015» elaborato dalla D.G. Salute – UO Governo della Prevenzione e tutela sanitaria, che fornisce un quadro conoscitivo degli impianti di cremazione presenti in Lombardia, della loro funzionalità e definisce le linee guida future per lo sviluppo di nuovi impianti ed il potenziamento di quelli esistenti, tenuto conto anche dell’esigenza di massimizzare l’efficienza e “limitare e controllare gli impatti sulla salute della popolazione e sull’ambiente generate dalle relative emissioni in atmosfera.”

In particolare la D.G.R. Lombardia 3 luglio 2015, n. X/3770 (pubblicata sul Burl n. 29 del 13/7/2015), riportata in Allegato 1, stabilisce che:

- per soddisfare il bisogno stimato all’anno 2020 sulla base del tasso di mortalità e della previsione della popolazione residente in Lombardia (fonte: ISTAT) sono ipotizzabili fino a un massimo di 36 linee di cremazione da conseguire attraverso, in ordine di priorità, il rinnovo dell’attuale rete degli impianti di cremazione (ovvero la dismissione delle linee vetuste e la sostituzione con nuove, ed anche un ampliamento degli impianti esistenti con costruzione di nuove linee) e solo in secondo ordine la realizzazione di nuovi impianti. Di fatto ciò si concretizza con un limitato ampliamento numerico degli impianti sul territorio, oltre che un potenziamento di quelli esistenti;

- la DG Salute ha l’incarico di monitorare il trend della scelta crematoria attraverso i dati trasmessi annualmente dai Comuni per consentire di aggiornare il predetto bisogno stimato;

- la DG Salute ha l’incarico di verificare preventivamente che la costruzione di nuove linee e nuovi crematori da parte dei Comuni preferibilmente se in associazione tra loro – avvenga secondo i criteri della popolazione residente e del numero di linee di impianto già attive ed efficienti nel territorio provinciale, in una visione che assicuri una distribuzione omogenea in regione;

- non è ammessa la realizzazione di impianti la cui fonte energetica sia elettrica e che non abbiano almeno due linee di cremazione;

- per la combustione dei feretri in presenza di zinco (provenienti o meno da estumulazione) viene individuato il solo impianto sperimentale di Milano. In seguito alla sua messa in esercizio e alla rilevazione della sua attività, si potranno prevedere necessità ulteriori della rete;

- la ASL territorialmente competente va coinvolta nell’ambito della conferenza di servizi di cui alla l. 241/90 dalla Autorità Competente al rilascio dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera di cui all’art. 269 del d.lgs. 152/06 per la valutazione delle ricadute sulla salute della popolazione;

- la realizzazione e il dimensionamento di nuovi impianti e/o linee deve garantire che siano efficienti, ovvero il raggiungimento di 1200 cremazioni/linea/anno, e ad alta redditività in funzione di un adeguato bacino di utenza e dell’utilizzo su più di un turno lavorativo/gg;

- gli impianti esistenti, parimenti, devono garantire il raggiungimento di 1200 cremazioni/linea di cremazione/anno, e una alta redditività in funzione di un adeguato bacino di utenza e dell’utilizzo su più di un turno lavorativo/gg;

- gli impianti le cui linee – singolarmente - non raggiungono il valore di 1200 cremazioni/linea di cremazione/anno devono presentare un piano di adeguamento, senza ritardo, all’Autorità Competente al rilascio delle emissioni in atmosfera ai sensi del d.lgs. 152/2006. Si ritiene che detto piano riguardi la potenzialità dell’impianto (in termini di capacità tecnica del forno e dei sistemi di abbattimento ad operare con tali volumi di cremazione per linea, nonché in termini di arco orario di funzionamento previsto).

La presente circolare ed il testo degli allegati in essa citati sono presenti, per gli associati, sul sito della Federazione, www.utilitalia.it, selezionando l'area circolari del settore funerario. Con riserva di ulteriori chiarimenti o comunicazioni si inviano distinti saluti.
Il Direttore Area Acqua
(Emanuela Cartoni)