Circolare SEFIT Federutility n. 2454 del 01/07/2010
Informativa sulle cremazioni di cadaveri effettuate in Italia nel 2009
La scrivente Federazione da diversi anni effettua una raccolta sistematica di dati statistici sullo sviluppo della cremazione.
Con la presente si rendono noti, in Allegato 1, i dati consuntivi sulle cremazioni di cadaveri effettuate nell'anno 2009 nei crematori italiani in funzione, predisposti sulla scorta dei modelli a suo tempo inoltrati ai Comuni sede dell'impianto ed ai gestori degli stessi.
Le cremazioni effettuate nel corso del 2009 sono cresciute del 12,2% rispetto all'anno precedente, traducendosi in un aumento di 7.843 unità.
Nel 2009 si sono registrate a consuntivo 71.898 cremazioni di feretri, contro le 64.055 del 2008.
L'ISTAT ha recentemente diffuso i dati sulla mortalità 2009, anno in cui si sono registrati 591.663 decessi. Quindi l'incidenza effettiva della cremazione sul totale delle sepolture è del 12,5% per l'anno 2009 (contro l'11% a consuntivo del 2008).
Analizzando il dato territoriale si può valutare che le regioni dove la cremazione è più sviluppata (in termini di rapporto percentuale delle cremazioni eseguite sul territorio rispetto al dato nazionale) sono: Lombardia (+27,6%), Piemonte (+11,4%) ed Emilia-Romagna (+11,0%).
Le regioni che hanno visto la crescita percentuale maggiore nel 2009 rispetto al 2008 sono tra quelle in cui la cremazione è meno diffusa: Sicilia (+62,6%), Marche (+35,9%) e Puglia (+29,7%).
Quelle invece che rispetto all'anno precedente hanno registrato una crescita numerica più elevata sono state: Veneto (+1.623), Toscana (+1.385) ed a pari merito Lazio e Piemonte (+ 1.351 ciascuna).
Il ricorso alla cremazione continua ad avvenire soprattutto al Nord, che ha una maggiore presenza di impianti, ma anche al Centro.
Roma, Milano, Genova e Torino sono, come negli anni precedenti, le città col maggior numero di cremazioni effettuate, rispettivamente con 6.880, 6.786, 4.708, 3.641 (anche se è bene chiarire che si tratta di cremazioni svolte per un'area che spesso è almeno provinciale, se non ancor più estesa).
Le città invece che registrano il minor numero di cremazioni sono: La Maddalena (23), Massa (35), Ascoli Piceno (143) e Palermo (187).
La regione in assoluto dove si crema di più è la Lombardia (che è tra quelle meglio dotate di impianti di cremazione), con 19.816 cremazioni, seguite dalle due regioni nelle quali si effettuano oltre 8.000 cremazioni l'anno: Veneto (8.538) e Piemonte (8.184).
In Allegato 2 si trasmette inoltre l'elenco - a nostra conoscenza - dei crematori operanti in Italia (con indirizzi, telefoni e fax come presenti nei nostri archivi). Si chiede gentilmente di comunicarci eventuali errori, modifiche o integrazioni dei dati presenti nella documentazione in allegato, in modo da costituire una base dati aggiornata a disposizione di tutti gli interessati.
La presente circolare ed il testo degli allegati in essa citati sono presenti, per gli associati, sul sito della Federazione, www.federutility.it, selezionando l'area circolari del settore funerario.
Con riserva di ulteriori chiarimenti o comunicazioni si inviano distinti saluti.
Il Direttore Area Idrico-Ambientale (Renato Drusiani)