Circolare SEFIT Federutility n. 2434 del 22/06/2010
Operazioni cimiteriali - Oggetti da recuperare


Come è ben noto agli Associati le operazioni cimiteriali espongono il personale a comportamenti che sono illeciti, come è avvenuto nel caso delle indagini avviate in un importante cimitero del Nord Italia, dove si sarebbero registrati episodi di appropriazione di oggetti preziosi, inclusi monili, denti d’oro e quanto altro. Dalle notizie appare sui mass-media, queste appropriazioni sarebbero avvenute in occasione di esumazioni od estumulazioni, cioè in una fase nella quale è pressoché assente la presenza dei famigliari.

È evidente come tali episodi, che forniscono all’esterno un’immagine macabra e turpe, non vanno solo condannati, ma contrastati con decisione.

Tali episodi trovano humus nel fatto che troppo spesso vi sono, anche fisiologicamente, eccessive “prossimità” tra gli operatori cimiteriali con soggetti la cui operatività non sempre risponde a criteri di correttezza, ma anche ad una affievolita attenzione da parte delle persone addette su operazioni cosiddette di routine, oltreché alla difficoltà di effettuare sistematici controlli ed assicurare un’adeguata vigilanza.

Se è sempre cosa positiva quello di dotarsi di strumenti, anche regolamentari, per contrastare fenomeni di questo tipo (in Allegato 1 si riporta una possibile “traccia” di norma regolamentare che potrebbe essere inclusa – se non già presente – nel Regolamento comunale di polizia mortuaria, oltre che nei Codici disciplinari), si ha ben presente che le norme regolamentari o disciplinari, da sole, non sono sufficienti.

Per cui è opportuno che si attivino le procedure, anche interne, volte a garantire un’adeguata vigilanza, come, ad esempio, verifiche campionarie, attività ispettive ed ogni altra soluzione che, in sede locale, venga valutata efficace ed efficiente, quale potrebbe essere un’accentuazione della rotazione del personale, anche a-simmetrica, cioè interessante solo alcuni elementi delle squadre operative (al fine, di prevenire o ridurre la possibilità di complicità, siano esse orizzontali che verticali).

In particolare, laddove si abbiano già in essere procedure che prevedano la raccolta di oggetti ai fini della consegna agli aventi titolo o la conservazione, con forme adeguate di sicurezza, per il tempo prescritto, qualora vi siano alterazioni quantitative di tale raccolta, occorrerebbe accentuare l’attività di vigilanza e di controllo, in quanto scostamenti dalla media potrebbero costituire segnali di possibili criticità.

Potrebbe, altresì, suggerirsi di fare ricorso ad ogni e quanto più ampia forma di pubblicità sulle procedure che sono attivate, anche per questi profili, in occasione delle operazioni di esumazione od estumulazione, cosa che risponderebbe a imprescindibili criteri di trasparenza, ma anche per il fatto che una loro conoscenza diffusa rende meno realizzabili comportamenti illeciti.

La presente circolare ed il testo degli allegati in essa citati sono presenti, per gli associati, sul sito della Federazione, www.federutility.it, selezionando l’area circolari del settore funerario.
Con riserva di ulteriori chiarimenti o comunicazioni si inviano distinti saluti.
Il Direttore Area Idrico–Ambientale (Renato Drusiani)