Circolare Federutility SEFIT n. 1129 del 10.07.2007
INFORMATIVA SULLE CREMAZIONI DI CADAVERI EFFETTUATE IN ITALIA NEL 2006

La scrivente Federazione da diversi anni effettua una raccolta sistematica di dati statistici sullo sviluppo della cremazione.

Con la presente si rendono noti, in Allegato 1, i dati consuntivi sulle cremazioni di cadaveri effettuate nell'anno 2006 nei crematori italiani in funzione, predisposti sulla scorta dei modelli a suo tempo inoltrati ai Comuni sede dell'impianto ed ai gestori degli stessi.
I dati scontano un dato provvisorio relativo al crematorio di Massa (MS) e l'assenza di quelli del crematorio di Montecorvino Pugliano (SA), che non li ha trasmessi.

Le cremazioni effettuate nel corso del 2006 sono cresciute del 10,1% rispetto all'anno precedente, traducendosi in un aumento di 4.951 unità.
Nel 2006 si sono registrate a consuntivo 53.788 cremazioni di feretri, contro le 48.837 del 2005.

L'ISTAT ha recentemente diffuso i dati sulla mortalità 2006, anno in cui si sono registrati 557.892 decessi. Quindi l'incidenza effettiva della cremazione sul totale delle sepolture è del 9,6% per l'anno 2006 (contro l'8,6% a consuntivo del 2005).

Analizzando il dato territoriale si può valutare che le regioni che hanno registrato un maggior incremento percentuale delle cremazioni rispetto al 2005 sono state: Puglia (+508,7%), Marche (+28,6%), Veneto (+16,1%) e Lombardia (+15,6%).
Quelle invece che rispetto all'anno precedente hanno registrato una crescita numerica più elevata sono state: Lombardia (+2.185), Veneto (+869), Emilia Romagna (+662).

Il ricorso alla cremazione continua ad avvenire soprattutto al Nord, che ha una maggiore presenza di impianti, ma anche al Centro. Nel corso del 2006 è entrato in funzione un solo crematorio, ad Aosta (e si è conteggiato Massa, prima ignoto ai rilevamenti).

Milano, Roma, Genova e Torino sono, come nel 2005, le città col maggior numero di cremazioni effettuate, rispettivamente con 7.209, 5.192, 3.831, 3.340 (anche se è bene chiarire che si tratta di cremazioni svolte per un'area che spesso è almeno provinciale, se non ancor più estesa).
Le città invece che registrano il minor numero di cremazioni sono: Ascoli Piceno (78), Palermo (166), Cagliari (178) e La Spezia (185).

La regione in assoluto dove si crema di più è la Lombardia (che è tra quelle meglio dotate di impianti di cremazione), con 16.208 cremazioni, seguita da Emilia-Romagna e Veneto, nelle quali si effettuano oltre 6.000 cremazioni l'anno.

In Allegato 2 si trasmette inoltre l'elenco - a nostra conoscenza - dei crematori operanti in Italia (con indirizzi, telefoni e fax come presenti nei nostri archivi). Si chiede gentilmente di comunicarci eventuali errori, modifiche o integrazioni dei dati presenti nella documentazione in allegato, in modo da costituire una base dati aggiornata a disposizione di tutti gli interessati.

La presente circolare ed il testo degli allegati in essa citati sono presenti, per gli associati, sul sito della Federazione, www.federutility.it, selezionando l'area circolari del settore funerario.
Ringraziando anticipatamente per la collaborazione, si porgono distinti saluti.