Circolare Federutility SEFIT n. 587 del 20.06.2006
D.M. 16/5/2006: ADEGUAMENTO VALORI TARIFFARI DELLA CREMAZIONE E ALTRO

Il D.M. 1° luglio 2002, all'art. 5, comma 1, prevedeva che una volta fissata la tariffa della cremazione (a maggio 2002) la stessa venisse aggiornata annualmente per il triennio sulla base del tasso di inflazione pro-grammato contenuto nella relazione previsionale e programmatica del Governo.
Decorso il triennio lo stesso art. 5, al comma 2, prevedeva che prima di iniziare un nuovo triennio, le tariffe fissate dal D.M. fossero rivalutate in base ai coefficienti di aggiornamento del potere di acquisto dell'euro predisposti dall'I.S.T.A.T.. Ciò comportava fosse fatta una rivalutazione monetaria della tariffa (quella di maggio 2002) al 31 dicembre 2004.
Considerando il ritardo accumulato nell'emissione del nuovo decreto, il Ministero dell'Interno, di concerto col Ministero della Sanità, ha ritenuto opportuno rivalutare le tariffe al 31 dicembre 2005, emanando il D.M. 16/5/2006.
La metodologia applicata è quindi consistita nella rivalutazione monetaria della tariffa per la cremazione (i 396,00 euro di partenza del maggio 2002) col coefficiente I.S.T.A.T. al 31 dicembre 2005 (pari a 1,0731). La tariffa base per la cremazione diviene pertanto di 424,95 euro, mentre i 160,00 euro per la dispersione delle ceneri diventano 171,70 euro.
Fissati questi valori, si parte per un nuovo triennio aggiornando ogni anno la tariffa con l'indice inflattivo.
Cosicché essendo per l'anno 2006 l'indice inflattivo di previsione (DPEF) uguale a 1,7%, nel corso dell'anno 2006 la tariffa massima praticata per la cremazione dovrà essere di 432,17 euro, mentre quella per la di-spersione delle ceneri di 174,62 euro. La stessa metodologia si applicherà per determinare la tariffa nel 2007 e nel 2008.
Nel 2008 si procederà di nuovo alla rivalutazione monetaria in base ai coefficienti di aggiornamento del pote-re di acquisto dell'euro predisposti dall'I.S.T.A.T..
Ciò premesso, si riporta di seguito la tabella riepilogativa dei nuovi valori massimi delle tariffe riguardanti la cremazione in Italia, decorrenti dal 1° maggio 2006 e valevoli fino al 31/12/2006.

Tariffe in vigore
dal 1/5/2006 al 31/12/2006

Incid. Perc.le

Imponibile

IVA (*)

Totale

Cremazione

a) di cadavere

100,0%

432,17

86,43

518,60

b) di resti mortali

80,0%

345,74

69,15

414,89

c) di parti anatomiche riconoscibili

75,0%

324,13

64,83

388,96

d) di feti e prodotti del concepimento

33,3%

144,06

28,81

172,87

Dispersione di ceneri in cimitero

100,0%

174,62

34,92

209,54

(*) IVA al 20% nel caso in cui sia applicabile, cioè laddove non vi sia una esenzione oggettiva o soggettiva.

Con successiva circolare, una volta noti i valori del tasso di inflazione programmata 2007 contenuti nel DPEF, sarà cura di questa Federazione diffondere i valori massimi aggiornati, valevoli dal 1° gennaio 2007.

Infine si segnala che con l'art. 4 del citato D.M. 16/5/2006 è stato abrogato il comma 4 dell'articolo 2 del D.M. 1/7/2002, dando esito alla sentenza 7572/03 del T.A.R. Lazio. Pertanto la voce 18, nel quadro 2.2, rela-tivo ai servizi pubblici a domanda individuale ora riporterà "Trasporti, illuminazione votiva e pompe funebri, ecc." e non più "18) trasporti e onoranze funebri, servizi cimiteriali ed illuminazione votiva".
Viene così definitivamente confermato che non corrisponde a verità quanto asserito da Associazioni di pom-pe funebri private circa la presunta eliminazione delle pompe funebri dal novero dei servizi pubblici a do-manda individuale dei Comuni.
Per inquadrare il problema è utile ricordare che alcune imprese funebri impugnarono avanti al T.A.R. Lazio il D.M. 1/7/2002.
Il T.A.R. Lazio si espresse cassando il comma 4 dell'art. 2 del D.M. 1/7/2002, affermando che non era stata seguita la procedura prevista dalla legge per modificare la elencazione dei servizi pubblici a domanda indivi-duale (decreto dei Ministeri dell'Interno e della Salute anziché decreto dei Ministeri dell'Interno e dell'Economia).
Il risultato è che viene mantenuta in vigore la precedente elencazione stabilita con il D.M. 31/12/1983, che appunto prevede "Trasporti, illuminazione votiva e pompe funebri", come ora autorevolmente specificato nell'articolo 4 del D.M. 16/5/2006, che ripristina esplicitamente l'originaria dicitura.
I Comuni, se vogliono, continuano a gestire i servizi funebri e cimiteriali e le entrate e le uscite corrisponden-ti, concorrono (nel coacervo) alla determinazione dell'aliquota di copertura dei costi dei servizi pubblici a do-manda individuale.
Il decreto 31/12/1983 continua semplicemente a classificare la natura delle entrate comunali.

In Allegato 1 si riporta il testo integrale del D.M. Interno 16/5/2006.
La presente circolare ed il testo dell'allegato in essa citato sono presenti, per gli associati, sul sito della Fede-razione, www.federutility.it, selezionando l'area circolari del settore funerario.
Con riserva di ulteriori chiarimenti o comunicazioni si inviano distinti saluti.