Circolare Sefit n. 5021 del 09.06.2003

CIRCOLARE MINISTERO INTERNO N. 4/2003 DEL 12/3/2003 SUL TRASFERIMENTO DI FUNZIONI STATALI IN MATERIA DI POLIZIA MORTUARIA PER EFFETTO DEL DPCM 26/5/2000

 

Il Ministero dell'Interno, con la circolare in All.1, interviene sulla competenza al rilascio delle autorizzazioni di polizia mortuaria contemplate dal DPR 285/90, conferite alle Regioni, ai sensi degli articoli contenuti nel Titolo IV - Capo I del D.Lgs. 31/3/1998, n. 112, a seguito della emanazione del DPCM 26/5/2000.

Il Ministero dell'Interno prende atto del contenuto della circolare del Ministero della Salute, che ritiene "implicitamente abrogate le disposizioni relative alle attribuzioni in materia esercitate dal Prefetto, per fargli subentrare negli stessi compiti il Sindaco".

Si tratta, sia dell'introduzione di salme provenienti da Paesi non aderenti alla Convenzione internazionale di Berlino (art. 28) - come precisato ad integrazione della circolare del Ministero dell'Interno - ma anche delle competenze relative alla estradizione dal Paese ex art. 29 del DPR 285/90, sempre per Paesi non aderenti alla Convenzione internazionale di Berlino.

È interessante notare che il Ministero dell'Interno chiarisce che si tratta di competenze del Sindaco in quanto l'articolo 114 del D.Lgs. 112/1998 conferisce alle Regioni le funzioni ed i compiti amministrativi in tema di salute umana e sanità veterinaria e "non sembra che la medesima autorizzazione (di cui art. 28 e 29 del DPR 285/90) sia ricompressa tra le funzioni amministrative conservate dallo Stato, di cui al successivo art. 119 dello stesso D.Lgs.".

In altri termini si tratta di competenze attribuite al Sindaco con circolare del Ministero della Salute senza necessità di specifica norma da parte della Regione.

Il Ministero dell'Interno tace sui trasporti di salme da o per uno degli Stati aderenti alla Convenzione di Berlino (art. 27 DPR 285/90). Anch'essi coinvolgono i Prefetti "in qualità di autorità delegata dal Ministero della Sanità". Per coerenza andrebbero compresi anche questi ultimi casi.

Resta comunque censurabile che su una materia così delicata, che comporta problemi nei rapporti con Stati esteri, si sia agito senza la chiarezza necessaria e gli strumenti normativi adeguati.

Il Ministero dell'Interno, al fine, segue il giusto canale di coinvolgimento delle Prefetture e del Ministero degli Affari Esteri per avere un comportamento univoco sul territorio nazionale, ma anche per diffondere la conoscenza di tali cambiamenti alle sedi consolari per il tramite delle Ambasciate d'Italia.

L'allegato è disponibile sul sito della Federazione www.federgasacqua.it nell'area circolari.