MODIFICA DELLA LEGISLAZIONE IN CAMPO FUNERARIO
Si informano gli associati che il Governo ha approvato, nella riunione del 7 marzo 2003, uno schema di disegno di legge di modifica della legislazione funeraria (vds. Allegato 1).
Come noto l'attuale legislazione italiana in materia funeraria è per lo più datata (TU leggi sanitarie), tranne quella recente sulla cremazione (L.130/2001) o carente.
Lo stesso regolamento di polizia mortuaria nazionale, vera e propria norma di settore, è del 1990, ma è una riscrittura con modifiche marginali di norme del 1892.
Pertanto occorre al più presto un cambiamento radicale di normativa. In questo senso l'azione svolta dalla scrivente Federazione è stata continua e pressante nei confronti dei Ministeri interessati.
Il Ministro della salute, Girolamo Sirchia, ha affrontato la questione ritirando il precedente schema di regolamento di polizia mortuaria elaborato da suoi predecessori (era in Conferenza Unificata per il previsto parere), per adeguarlo alle nuove impostazioni governative.
Nel frattempo è cambiata la cornice legislativa più complessiva per i noti fatti del trasferimento di funzioni da Stato a Regioni e in parte ad Enti Locali, per effetto della modifica del Titolo V della Costituzione.
Ciò ha comportato una modifica radicale dell'impianto del cambiamento normativo, prima pensato attraverso l'aggiornamento del regolamento di polizia mortuaria approvato con DPR 285/90.
Nel frattempo si erano però determinate due novità:
1. la prima con l'inserimento di un emendamento alla Camera, poi tradottosi nell'art. 28 della legge 1 agosto 2002, n. 166, che modifica in modo estremamente preoccupante la norma sulle zone di rispetto cimiteriale, unica vera possibilità anche nei secoli a venire per gli ampliamenti cimiteriali, che rischia di compromettere irrimediabilmente le aree di naturale espansione dei cimiteri, a tutto vantaggio dell'edilizia abitativa;
2. la seconda con la presentazione di un organico DDL, di iniziativa parlamentare, con testo analogo, sia al Senato (AS 1265), che alla Camera (AC 2664) (il testo non è ancora presente sul sito della Camera, ma è analogo all'AS 1265). Ambedue questi DDL sono stati ispirati da SEFIT.
Inoltre, col passare dei mesi è cresciuta l'attesa (sono più di 7 anni da quando si è cominciata la revisione del regolamento di polizia mortuaria nazionale) da parte di cittadini, operatori del settore , dei Comune e delle Regioni, soprattutto pressati da ritardi applicativi della legge 130/01 (che stabiliva termini in genere di 6 mesi per le revisioni delle norme, del tutto inapplicati).
Tanto che il 18/2/2003 gli On.li Violante, Turco e altri presentavano alla Camera una interpellanza urgente sulle motivazioni del ritardo nella uscita di norme attuative della L. 130/01. Il Ministro della Salute rispondeva il 20/2/2003 chiarendo la posizione del Governo e di fatto impegnandosi ad una sollecita soluzione dei problemi lamentati (vds. All.2).
Alla luce di questi nuovi fatti la primitiva impostazione del Ministro della salute è modificata, tenendo conto di parte delle posizioni contenute in AS1265 e AC2664 ed essendo più rispettoso delle prerogative delle Autonomie locali, creando le condizioni per un percorso più agevole di approvazione del DDL che porta il suo nome in Parlamento.
Sarà cura di questa Federazione seguire il percorso dello schema di disegno di legge nel suo iter, dapprima in Conferenza Unificata e poi nelle aule parlamentari, consapevoli della urgenza di normare il settore, che ci viene segnalata in maniera sempre più pressante dagli associati e di garantire che nell'approvazione vengano tutelate le esigenze associative rappresentate. Sarà nostra cura tenerVi periodicamente informati dell'evolversi della situazione.
Si informa inoltre che in questi giorni si è inviata al Presidente dell'ANCI una nota con la dettagliata posizione della SEFIT, che ci si augura venga fatta propria dall'Associazione dei Comuni, in vista del dibattito che si farà sullo schema di DDL Sirchia in una delle prossime Conferenze Unificate.
Gli allegati alla circolare sono disponibili, come al solito, sul sito della Federazione www.federgasacqua.it/sefit