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1. Indicazioni per la determinazione dei Costi e dei Ricavi
La determinazione dell’aliquota di copertura dei costi è da effettuare secondo gli usuali criteri stabiliti per i servizi pubblici a domanda individuale quando siano gestiti in economia diretta. Sono valevoli per tutte le tipologie di operazione oggetto dell’indagine.
Si rammenta che a sensi di legge, i criteri di determinazione dei Costi e dei Ricavi sono i seguenti:
".. devono comprendere gli oneri diretti ed indiretti di personale, le spese per l’acquisto di beni e servizi, le spese per i trasferimenti e per gli oneri di ammortamento degli impianti e delle attrezzature.".
Se il servizio è svolto dal Comune in maniera differente dall’economia diretta, occorre segnalare egualmente il grado di copertura dei costi.
Si rammenta che in caso di appalto di servizi a terzi sussiste una componente di costo data dal contratto d’appalto e una componente che è connessa a prestazioni dirette e indirette fornite dagli uffici comunali.
Nel caso di gestione in concessione o a mezzo SPA, azienda speciale, ecc. il dato viene calcolato in base al costo di produzione del servizio da parte del soggetto terzo e la eventuale contribuzione dell’Ente Locale non viene calcolata nei ricavi, per individuare l’aliquota di copertura del costo con ricavi da utenza.
2. Indicazioni specifiche
2.1. Operazioni cimiteriali
L’indagine tende ad acquisire informazioni sul prezzo che l’utente paga per la fornitura del servizio, quindi nel caso ci si trovi a dover corrispondere due o più importi connessi con l’operazione cimiteriale, occorre indicare la somma totale.
Nel caso di situazioni nelle quali si applica un diritto per la autorizzazione amministrativa dell’operazione l’importo deve essere distinto e riportato alla voce autorizzazioni, che segue.
Se nel prezzo della inumazione è compresa anche la esumazione da svolgersi dopo 10 anni, è da segnalare tale eventualità scrivendo nella casella corrispondente all’esumazione ordinaria "compresa".
2.2. Trasporti funebri
La tariffa si riferisce alla fornitura del trasporto funebre, compreso il carro, l’autista, il numero di portatori usualmente utilizzati nel Comune per l’effettuazione del servizio.
Si tratta di servizio a pagamento e quindi il carro è finestrato.
L’aliquota di copertura dei costi si riferisce unicamente al rapporto fra Ricavi da Servizi a pagamento e Costi di produzione del servizio a pagamento.
2.3. Illuminazione elettrica votiva
Nel caso sussistano differenze di tariffa tra le tipologie di tombe (ad es. fra campo comune, loculo, cappella), la tariffa da indicare è quella media ponderale, facilmente determinabile dal rapporto fra il totale dei ricavi ed il numero complessivo dei punti luce.
2.4. Cremazione
È stata indicata la dizione cremazione di inconsunto per significare la cremazione dei resti mortali di cui alla circolare Ministero della Sanità 31.7.1998, n.10.
2.5. Rilascio autorizzazioni
Oltre ad indicare, ove presente, la tariffa per il rilascio della autorizzazione, vi è da segnalare il numero annuo di operazioni effettuate.
La motivazione consiste nel fornire gli elementi di base per consentire di quantificare le diverse entità economiche in gioco, non solo per le autorizzazioni, bensì per le altre forme di ricavo.
Anche se la scheda di rilevamento non lo riporta espressamente, visto che uno degli elementi di maggiore interesse è dato dalla conoscenza del livello di entrate derivanti dall’applicazione dei diritti fissi di cui all’articolo 19 comma 2 e comma 3 del DPR 285/90, si consiglia di indicare detti importi (annui) a lato della casella di indicazione della tariffa, espressi in lire.
2.6. Subentri intestazione sepoltura
Oltre ad indicare, ove presente, la tariffa per il rilascio della autorizzazione, vi è da segnalare il numero annuo di operazioni effettuate.
Cadavere: corpo umano rimasto privo delle funzioni cardiorespiratoria e cerebrale.
Ossa: prodotto della scheletrizzazione di una salma.
Ceneri: prodotto della cremazione di un cadavere, di ossa o di resti mortali assimilabili, o di esito di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi.
Esito di fenomeni cadaverici trasformativi: trasformazione in adipocera, mummificazione, corificazione. È definito in via amministrativa quando siano decorsi 10 anni dalla inumazione o 20 anni dalla tumulazione.
Bara: cofano di spessore, materiale e caratteristiche prestabilite, in genere di legno massiccio, destinato a contenere un cadavere.
Feretro: bara contenente un cadavere.
Urna cineraria: contenitore di ceneri.
Cassetta resti ossei: contenitore di ossa o resti mortali assimilabili.
Contenitore biodegradabile: contenitore di legno, cartone o altro materiale consentito, biodegradabile, in cui racchiudere l’esito di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi.
Contenitore plastico biodegradabile: sacco in cui contenere l’esito di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi.
Contenitore plastico combustibile: sacco in cui contenere l’esito di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi.
Cofano di zinco: rivestimento, di norma interno alla bara, da utilizzare nella tumulazione in loculo stagno.
Cassone di avvolgimento in zinco: rivestimento esterno al feretro utilizzato per il ripristino delle condizioni di impermeabilità in caso di tumulazione in loculo stagno.
Fossa: buca scavata nel terreno, di adeguate dimensioni, ove inumare un feretro o un contenitore biodegradabile.
Loculo: vano di adeguate dimensioni nel quale viene collocato un feretro, una o più urne cinerarie, una o più cassette di resti ossei, un contenitore biodegradabile per l’esito di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi, in funzione della capacità.
Ossarietto: loculo destinato esclusivamente a contenere cassetta/e di resti ossei e/o urna/e cineraria/e in relazione alla capienza.
Nicchia cineraria: loculo destinato esclusivamente a contenere urna/e cineraria/e in relazione alla capienza.
Tomba familiare: sepoltura a sistema di inumazione o tumulazione, con capienza per più posti, generalmente di feretri, con adeguato spazio anche per collocazione di cassette di resto ossei e/o di urne cinerarie.
Inumazione: sepoltura di feretro in terra.
Tumulazione: sepoltura in loculo, nicchia, forno, tomba di famiglia, di feretro, cassetta resti o urna cineraria.
Cremazione: riduzione in ceneri del feretro o del cofano contenente parti anatomiche riconoscibili o dell’esito di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi, di ossa.
Esumazione: operazione consistente nel disseppellimento, generalmente per verifica della avvenuta scheletrizzazione, di un cadavere precedentemente inumato o più raramente per traslazione ad altra sepoltura, cremazione postuma o per indagini dell’Autorità giudiziaria.
Esumazione ordinaria: esumazione eseguita allo scadere del turno ordinario di sepoltura.
Esumazione straordinaria esumazione eseguita prima dello scadere del turno ordinario di sepoltura.
Estumulazione: operazione consistente nel disseppellimento, generalmente per verifica della avvenuta scheletrizzazione, di un cadavere precedentemente tumulato o più raramente per traslazione ad altra sepoltura, cremazione postuma o per indagini dell’Autorità giudiziaria.
Estumulazione ordinaria: estumulazione eseguita dopo un periodo di tempo predeterminato, generalmente allo scadere della concessione d’uso di una sepoltura.
Estumulazione straordinaria : estumulazione eseguita in ogni altro caso.
Traslazione: operazione di trasferimento interna o esterna al cimitero da una sepoltura ad un’altra.
Dispersione: attività consistente nel volontario sversamento del contenuto di un’urna cineraria in un luogo all’interno del cimitero, sia all’aperto che al chiuso (cinerario comune), o in natura fuori del cimitero.
Deposito temporaneo: consiste nella collocazione temporanea, generalmente superiore ad una settimana, in sepolture o luoghi a ciò destinati, in attesa della tumulazione definitiva.
Tumulazione in manufatto di nuova assegnazione: è quella effettuata con assegnazione alla bisogna di loculo (forno o similare) o di tomba familiare per la collocazione del feretro, dell’urna cineraria o della cassetta di resti ossei.
Tumulazione in manufatto di vecchia assegnazione: è quella effettuata in loculo (forno o similare) o in tomba familiare già assegnata in epoche passate, per la collocazione del feretro, dell’urna cineraria o della cassetta di resti ossei, in posti salma liberi o liberati da feretri o altro a seguito di estumulazione.
Sostanze biodegradanti: prodotti a base batterico enzimatica che favoriscono i processi di scheletrizzazione del cadavere o la ripresa dei processi di scheletrizzazione in esito di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi.
Trasporto di cadavere: Costituisce trasporto di cadavere il trasferimento della salma dal luogo di decesso o rinvenimento al deposito di osservazione, all'obitorio, alle sale anatomiche, al cimitero, o dall'uno all'altro di questi luoghi, mediante l'utilizzo di mezzi idonei e del personale necessario. Nella nozione di trasporto di cadavere sono altresì compresi la sua raccolta ed il collocamento nel feretro, il prelievo di quest'ultimo ed il trasferimento, la consegna al personale incaricato delle operazioni cimiteriali o della cremazione.
Trasporto funebre: si intende il trasporto dei cadaveri. È soggetto a specifica autorizzazione.
Attività funebre: esercizio congiunto di attività di agenzia d’affari, di trasporto funebre, di vendita di bara, in occasione del funerale.
Traslazione cimiteriale o trasporto interno cimiteriale: trasporto interno al cimitero eseguito a cura del gestore del cimitero di feretro, urna cineraria, cassetta resti ossei, contenitore di esiti di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi.