Circolare Ministero della Salute n. 3190 del 03/02/2020
Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria
Ufficio 05 Prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale

Oggetto: Indicazioni per gli operatori dei servizi/esercizi a contatto con il pubblico.


In relazione alla epidemia da coronavirus 2019-nCoV, in corso nella Repubblica popolare cinese, sono pervenute a questo Ministero richieste di chiarimenti circa i comportamenti da tenersi da parte degli operatori che, per ragioni lavorative, vengono a contatto con il pubblico.
In proposito si rappresenta quanto segue.

Situazione epidemiologica e valutazione del rischio

Il 31 dicembre 2019 la Cina ha segnalato all'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS) un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota, poi identificata come un nuovo coronavirus, nella citta' di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. I casi si sono verificati nella larghissima maggioranza nella Repubblica popolare cinese. Pochi casi sono stati segnalati in altri paesi, inclusa l'Italia, in gran parte in soggetti provenienti negli ultimi 14 giorni dalle zone colpite.
La via di trasmissione piu' frequentemente riportata e' quella a seguito di contatti stretti e prolungati da persona a persona. Ulteriori studi sono in corso.
I sintomi piu' comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola, difficolta' respiratorie. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma piu' grave di malattia.
Come riportato dal Centro Europeo per il Controllo delle Malattie, la probabilita' di osservare casi a seguito di trasmissione interumana all'interno dell'Unione Europea e' stimata da molto bassa a bassa, se i casi vengono identificati tempestivamente e gestiti in maniera appropriata.
La probabilita' di osservare casi in soggetti di qualsiasi nazionalita' provenienti dalla Provincia Cinese di Hubei e' stimata alta, mentre e' moderata per le altre province cinesi.
Presso il Ministero della salute e' attivo un tavolo permanente con le Regioni per il monitoraggio continuo della situazione; sono in atto tutte le procedure per l'identificazione tempestiva e la gestione appropriata di casi sospetti, con procedure omogenee su tutto il territorio nazionale.
Ulteriori informazioni operative possono essere ottenute attraverso le autorita' Sanitarie Regionali o il numero verde del Ministero della salute, 1500. (1)

Indicazioni operative

Con riguardo, specificatamente, agli operatori di cui all'oggetto si rappresenta preliminarmente che, ai sensi della normativa vigente (D.Lgs. 81/2008), la responsabilita' di tutelarli dal rischio biologico e' in capo al datore di lavoro, con la collaborazione del medico competente.
Le misure devono tener conto della situazione di rischio che, come si evince dalle informazioni sopra riportate, nel caso in esame e' attualmente caratterizzata in Italia dall'assenza di circolazione del virus.
Inoltre, come si evince dalla circolare del 31/1/2020 relativa all'identificazione dei casi e dei contatti a rischio, questi ultimi sono solo coloro che hanno avuto contatti ravvicinati e protratti con gli ammalati.
Pertanto, ad esclusione degli operatori sanitari, si ritiene sufficiente adottare le comuni misure preventive della diffusione delle malattie trasmesse per via respiratoria, e in particolare:
- lavarsi frequentemente le mani;
- porre attenzione all'igiene delle superfici;
- evitare i contratti stretti e protratti con persone con sintomi simil influenzali;
- adottare ogni ulteriore misura di prevenzione dettata dal datore di lavoro.
Ove, nel corso dell'attivita' lavorativa, si venga a contatto con un soggetto che risponde alla definizione di caso sospetto di cui all'all. 1 della circolare Ministero Salute 27/1/2020 (che aggiorna quella precedente del 22/1/2020) (2), si provvedera' - direttamente o nel rispetto di indicazioni fornite dall'azienda - a contattare i servizi sanitari segnalando che si tratta di caso sospetto per nCoV. Nell'attesa dell'arrivo dei sanitari:
- evitare contatti ravvicinati con la persona malata;
- se disponibile, fornirla di una maschera di tipo chirurgico;
- lavarsi accuratamente le mani. Prestare particolare attenzione alle superfici corporee che sono venute eventualmente in contatto con i fluidi (secrezioni respiratorie, urine, feci) del malato;
- far eliminare in sacchetto impermeabile, direttamente dal paziente, i fazzoletti di carta utilizzati. Il sacchetto sara' smaltito in uno con i materiali infetti prodottisi durante le attivita' sanitarie del personale di soccorso.

Si invitano i datori di lavoro a diffondere le presenti informazioni a tutto il personale dipendente.

Il Direttore Generale
Dott. Claudio D'Amario

Il Direttore dell'Ufficio 05
Dott. Francesco Maraglino



(1) Si raccomanda di utilizzare solo informazioni disponibili presso i siti WHO (www.who.int), ECDC (www.ecdc.eu), Ministero Salute (www.salute.gov.it), ISS (www.iss.it)

(2) A. Una persona con Infezione respiratoria acuta grave - SARI - (febbre, tosse e che ha richiesto il ricovero in ospedale), E senza un'altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica: E almeno una delle seguenti condizioni:
- storia di viaggi o residenza in aree a rischio della Cina, nei 14 giorni precedenti l'insorgenza della sintomatologia; oppure
- il paziente e' un operatore sanitario che ha lavorato in un ambiente dove si stanno curando pazienti con infezioni respiratorie acute gravi ad eziologia sconosciuta.

B. Una persona con malattia respiratoria acuta E almeno una delle seguenti condizioni: - contratto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da nCoV nei 14 giorni precedenti l'insorgenza della sintomatologia; oppure
- ha visitato o ha lavorato in un mercato di animali vivi a Wuhan, provincia di Hubei, Cina, nei 14 giorni precedenti l'insorgenza della sintomatologia; oppure
- ha lavorato o frequentato una struttura sanitaria nei 14 giorni precedenti l'insorgenza della sintomatologia dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni nosocomiali da 2019-nCov.