…. omissis …
Identiche conclusioni vanno fatte quanto al reato di profanazione delle tombe contestato nello Stato richiedente che – stando alla descrizione fattuale della condotta ascritta al Pecorelli – rinviene il suo corrispondente nel delitto di vilipendio di cadavere ex art. 410 cod.pen.
La disponibilità in capo al Pecorelli di ossa umane e il deposito di esse all’interno di un’auto – che poi veniva bruciata per simulare l’avvenuto decesso del predetto Pecorelli in modo da potere sfuggire alle proprie responsabilità di debitore – integra indubbiamente tutti gli elementi strutturali del reato di vilipendio di cadavere: detto reato è integrato da qualunque manipolazione dei resti umani, e quindi anche delle ossa, che risulti obiettivamente idonea ad offendere il sentimento di pietà verso i defunti, e che nel contempo sia vietata da disposizioni regolamentari (Sez.… ... Leggi il resto