Recentemente è emerso l’interesse dell’autorità giudiziaria requirente sul fatto che molte, se non tutte, imprese di onoranza funebre operanti nella zona sarebbe sprovviste dei titoli di legittimazione a svolgere tale attività o di alcuni dei titoli necessari. Conseguentemente avrebbe anche ipotizzato responsabilità di natura penale a carico dei funzionari comunali incaricati al rilascio delle singole autorizzazioni al trasporto funebre per non avere essi provveduto, di volta in volta a verificare la sussistenza di tali requisiti. In relazione a siffatta situazione si chiede di conoscere se spetti ai funzionari comunali incaricati della funzione di rilascio dell’autorizzazione ad effettuare il trasporto funebre, verificare la sussistenza dei titoli di legittimazione delle imprese agenti sul territorio e che, in genere, presentano le istanze di autorizzazione in nome e per conto delle famiglie in lutto.… ... Leggi il resto
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Quesito pubblicato su ISF2000/3-c
Il Comune di … ha ricevuto un’istanza per ottenere una nicchia da destinare alla tumulazione di resti mortali risultanti da normale esumazione. Quando è iniziata la realizzazione di tali nicchie, il Comune ha proceduto ad effettuare una prevendita. Il soggetto, che aveva proposto istanza, ha regolarmente versato l’acconto richiesto ed ha operato la scelta della nicchia. In un momento successivo lo stesso ha fatto rilevare all’operatore del cimitero che i resti mortali del congiunto non erano presenti nel deposito di attesa, nonostante il fatto che avesse dato mandato ad un’impresa funebre locale di collocarli in cassetta di zinco per la futura tumulazione.… ... Leggi il resto
Circolare SEFIT pn 4197 del 07/02/2000 – Depenalizzazione di reati e violazioni regolamentari riguardanti il settore funerario
Circolare, SEFIT, 2000
Circolare allegata
Norme correlate:
Art 724 Regio Decreto n. 1398 del 1930
Art 338 Regio Decreto n. 1265 del 1934
Art 339 Regio Decreto n. 1265 del 1934
Art 340 Regio Decreto n. 1265 del 1934
Art 358 Regio Decreto n. 1265 del 1934
Capo 01 Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 1990
Capo 03 Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 1990
Capo 04 Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 1990
Capo 08 Decreto Presidente Repubblica n.… ... Leggi il resto
Cassazione penale, Sez. I, 9 novembre 1999, n. 958
Massima:
Cassazione penale, Sez. I, 9 novembre 1999, n. 958
[…] nel caso di specie il tentativo di distruzione del cadavere non è configurabile, in quanto, mancando la possibilità di verificare in concreto l effettiva idoneità degli atti, non è possibile stabilire se l azione posta in essere dall imputato fosse dotata di efficienza causale idonea al perseguimento dello scopo. Pertanto, poiché manca la possibilità allo stato di accertare con sicurezza gli elementi riguardanti il fatto, si ritiene superfluo il rinvio al giudice di merito, di guisa che l imputato va assolto dal reato ascrittogli perché il fatto non sussiste.… ... Leggi il resto
Circolare SEFIT pn 4159 del 04/11/1999 – Elevazione dell’importo della sanzione di cui all’art. 358 del R.D. 27 luglio 1934, n. 1265 TULS
Circolare, SEFIT, 1999
Circolare allegata
Norme correlate:
Art 358 Regio Decreto n. 1265 del 1934
Capo 22 Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 1990… ... Leggi il resto
Cassazione penale, Sez. VI, 8 aprile 1999, n. 6037
Norme correlate:
Art 319 Regio Decreto n. 1398/1930
Massima:
Cassazione penale, Sez. VI, 8 aprile 1999 n. 6037
È configurabile il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio nel caso di infermieri addetti alla camera mortuaria di un ospedale i quali, violando i doveri di riservatezza ed imparzialità alla cui osservanza sarebbero tenuti, nella loro qualità di pubblici impiegati, concordino con determinate imprese di onoranze funebri di dare a queste ultime, dietro corrispettivo in danaro, secondo un turno prestabilito, immediata notizia dei decessi.… ... Leggi il resto
Quesito pubblicato su ISF1999/4-a
Il Comune di ………………. richiede delucidazioni in merito alla conseguenza del mancato rispetto – da parte delle USL – di quanto disposto al punto 9.7 della circolare esplicativa del Ministero della Sanità n. 24 del 24/6/93 in materia di apposizione del sigillo sulla cassa.
Risposta:
La risposta al quesito in esame richiede in via preliminare un accenno alla natura e al ruolo svolto dalle circolari. Ad avviso della dottrina prevalente, tale termine non sta ad indicare una determinata categoria di atti contrassegnata dal loro contenuto, ma ad individuare lo strumento di diffusione e di propagazione di disposizioni: a.… ... Leggi il resto
Quesito pubblicato su ISF1999/4-d
Il Comune di ………… chiede a quale tipo di sanzione possa andare incontro nel caso in cui, su richiesta del parente più prossimo corredata dai documenti di cui all’art. 79 del DPR 285/90 (ad esclusione di quelli di cui ai punti 4 e 5), autorizzi la immediata cremazione dei resti mortali, non mineralizzati, di una salma deceduta prima del 26/10/1990 e tumulata da oltre 20 anni, evitando la preventiva inumazione in campo comune.
Risposta:
Viola l’art 86 del DPR 285/90, con conseguente applicazione delle sanzioni di cui all’art.… ... Leggi il resto
Cassazione penale, Sez. VI, 4 febbraio 1999, n. 443
Norme correlate:
Art 323 Regio Decreto n. 1398/1930
Massima:
Cassazione penale, Sez. VI, 4 febbraio 1999, n. 443
Il custode del cimitero, pur se formalmente inquadrato nell’ambito della III qualifica funzionale del pubblico impiego (riservata a soggetti con autonomia limitata “all’esecuzione del proprio lavoro nell’ambito di istruzioni dettagliate”), svolge tuttavia funzioni non riconducibili al livello di “semplici mansioni di ordine” e di “prestazione di opera meramente materiale” ed è pertanto da qualificare, ai fini penalistici, come incaricato di pubblico servizio.… ... Leggi il resto
Cassazione penale, Sez. V, 13 maggio 1998, n. 6871
Norme correlate:
Art 479 Regio Decreto n. 1398/1930
Massima:
Cassazione penale, Sez. V, 13 maggio 1998, n. 6871
Il certificato di morte rilasciato dal sanitario, in virtù del regolamento di polizia mortuaria, è un atto pubblico, perché è espressione della funzione attestatrice dell’accertamento diretto del sanitario ed ha, nel contempo, una funzione costitutiva, perché preordinata al rilascio dell’autorizzazione alla sepoltura, autorizzazione che è a sua volta subordinata non solo all’accertamento della morte ma anche alla verifica dell’inesistenza di condizioni che potrebbero giustificare interventi dell’autorità sanitaria ovvero di quella giudiziaria.… ... Leggi il resto
Cassazione civile, Sez. II, 27 febbraio 1997, n. 1806
Riferimenti: Arch. civ. 1998, 72 nota (Santarsiere)
Massima:
Cassazione civile, Sez. II, 27 febbraio 1997, n. 1806
Ogni negozio istitutivo di fondazione, ai fini della sua validità ed efficacia, deve contenere, ai sensi dell’art. 16 c.c., la determinazione, operata dal fondatore e da costui non demandabile a terzi, dello scopo, non generico ed imprecisato, assegnato all’ente erigendo. Tale principio trova applicazione anche nell’ipotesi di fondazione disposta con testamento, mentre non è causa di invalidità della volontà testamentaria la mancanza di una normazione inerente al governo dell’ente, poiché le disposizioni al riguardo possono essere dettate dalla autorità amministrativa ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto
Cassazione penale, Sez. VI, 13 giugno 1997, n. 8621
Norme correlate:
Art 646 Regio Decreto n. 1398/1930
Capo 17 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 410 Regio Decreto n. 1398/1930
Art 358 Regio Decreto n. 1398/1930
Massima:
Cassazione penale, Sez. VI, 13 giugno 1997, n. 8621
Non sono qualificabili come “res nullius” e neppure come “res derelictae” gli oggetti rinvenuti sulle salme inumate nei cimiteri ovvero durante le operazioni di bonifica dei campi cimiteriali, trattandosi di oggetti da ritenere, quanto meno presuntivamente, appartenuti ai defunti o a coloro che hanno inteso testimoniare a questi ultimi il loro affetto ed onorare la memoria, ed ai quali, quindi, in tal modo, è stata data da chi poteva disporne, sia jure successionis, sia a titolo di mero possesso, una specifica destinazione, la quale può dirsi venuta meno solo in presenza di rinuncia, come nel caso in cui la persona legittimata, pur posta in condizioni di intervenire alle operazioni di riesumazione o informata del rinvenimento di cose che potrebbero appartenerle, non si presenti ovvero ponga in essere altro comportamento manifestante inequivoco disinteresse verso gli oggetti rinvenuti o rinvenibili.… ... Leggi il resto
Cassazione penale, Sez. II, 2 novembre 1992
Norme correlate:
Art 56 Regio Decreto n. 1398/1930
Art 62 Regio Decreto n. 1398/1930
Massima:
Cassazione penale, Sez. II, 2 novembre 1992
Integra il delitto di tenuta estorsione la condotta di chi – nella specie necroforo presso ospedale – induca i familiari di persona deceduta a non servirsi di impresa di pompe funebri, perché indicata come abusiva, circostanza non corrispondente al vero, ed indichi strumentalmente altra impresa, correlativamente formulando al titolare della prima, dopo le rimostranze di questi, richiesta di denaro (“ed a me questi chi me li da’?”… ... Leggi il resto
Cassazione penale, Sez. VI, 7 giugno 1991
Norme correlate:
Art 319 Regio Decreto n. 1398/1930
Art 323 Regio Decreto n. 1398/1930
Massima:
Cassazione penale, Sez. VI, 7 giugno 1991
Costituisce atto contrario ai doveri d’ufficio quello del dipendente di ospedale che avverta sollecitamente gli impresari delle pompe funebri del decesso imminente o già avvenuto dei ricoverati. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso avverso ordinanza di riesame confermativa di quella del g.i.p. – che aveva disposto la sospensione dal pubblico servizio di ausiliaria socio-sanitaria, di infermiere professionale e di portiere al passo carraio, che ricevevano compensi dai predetti impresari, in relazione al delitto continuato di corruzione propria – e indicativa del diverso reato di abuso d’ufficio ex art.… ... Leggi il resto