TAR Veneto, Sez. III, 7 luglio 2010, n. 2867

Norme correlate:
Capo 04 Decreto Presidente Repubblica n. 285/90
Art 42 Decreto Legislativo n. 267/2000
Art 112 Decreto Legislativo n. 267/2000
Art 113 Decreto Legislativo n. 267/2000
Art 22 Legge n. 142/1990
Art 1 Regio Decreto n. 2578/1925

Riferimenti:
Cassazione civile, Sez. I, 6/6/2005, n. 1726; Tar Puglia, Bari, Sez. I, n. 1265/2005

Testo completo:
TAR Veneto, Sez. III, 7 luglio 2010, n. 2867
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, Sezione Terza
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 1915 del 2008, proposto da:
Sartori Aristide – Impresa Pompe Funebri di Bianco Nicola & C, Assivof Associazione Imprese Venete di Onoranze Funebri, Impresa Funebre Rallo di G e S Santinello Snc, in persona dei legali rappresentanti pro tempore, rappresentate e difese dagli avv.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2010/2-d

Ci viene domandato dove termina l’operato dell’Agenzia di Trasporto Funebre in presenza di un funerale e, nello specifico se la bara deve essere trasportata dall’Onoranza Funebre sino al posto di inumazione e/o tumulazione oppure termina all’ingresso del cimitero previo collocamento della bara sulla barella.

Risposta:
L’inizio delle operazioni cimiteriali è fissato con l’accoglimento del feretro nel cimitero da partE del Responsabile del servizio di custodia, che verifica la documentazione che accompagna il feretro e la stessa tipologia di feretro in funzione della destinazione (inumazione, tumulazione, cremazione).... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2010/2-f

Un uomo di nazionalità polacca muore, a seguito di omicidio, nel territorio di un Comune diverso dal Comune A. La salma viene trasportata nel Comune A per essere sottoposta ad autopsia.
Al termine delle operazioni relative, quale Comune dovrà rilasciare il passaporto mortuario per far rientrare la salma in Polonia, il Comune A oppure l’altro?


Risposta:
La questione non è in effetti certa.
Esiste la norma generale di cui all’art. 34 comma 1 del D.P.R. 285/90 che fa supporre che sia compito del Comune di decesso (confermato dal paragrafo 5.2 della circ.
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Quesito pubblicato su ISF2009/4-b

La Prefettura di … con lettera del gennaio scorso, avente per oggetto il pagamento delle spese per il recupero e trasporto delle salme, precisava come, con parere del Ministero della Giustizia del 2007 e del Ministero della Salute del novembre 2008, i costi di cui sopra sono a carico dei Comuni, come anche previsto dal D.P.R. 285/90 artt. 12, 13, 16 e 19.
Il responsabile dei Servizi cimiteriali della stessa città vorrebbe sapere in cosa consistono esattamente tali servizi ed i trattamenti speciali citati nel D.P.R.
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Quesito pubblicato su ISF2009/3-h

In un Comune della Lombardia si deve procedere all’estumulazione di resti mortali di salme tumulate in loculi per i quali da anni non è stata rinnovata la concessione (salme tumulate da oltre 25 anni), avendo accertato il disinteresse di famigliari e l’impossibilità di reperire eventuali eredi. Nel caso di resti mortali non mineralizzati l’amministrazione comunale con ordinanza del Sindaco può procedere d’ufficio alla loro cremazione? Per il forno crematorio incaricato può bastare, per la ricezione dei resti mortali, la solo ordinanza del Sindaco con l’elenco di nominativi dei resti mortali che saranno cremati?... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2009/3-g

Un cittadino slavo residente nella città A muore in un incidente stradale nella città B e non ci sono familiari disponibili a farsi carico degli oneri. Quale dei due Comuni è tenuto a farlo?

Risposta:
Sono intervenuti sulla materia della gratuità o meno del trasporto funebre sia il Ministero dell’Interno che quello di Giustizia.
In sintesi, il trasporto funebre è considerato servizio indispensabile a carico del Comune e valido ancora l’art. 19 comma 1 del D.P.R.
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Quesito pubblicato su ISF2009/2-e

Il Comune A ha effettuato, presso un proprio cimitero, servizio funebre ed inumazione di persona in stato di indigenza deceduta in istituto di ricovero per anziani ubicato nel proprio Comune, ma residente nel Comune B (entrambi i Comuni si trovano in Toscana).
Ora il Comune A chiederà al Comune B il rimborso delle spese, in quanto ‘… essendo il soggetto assistito deceduto in stato di indigenza, risulta dalla attuale normativa in vigore che il trasporto funebre, quando non rientra negli ambiti di polizia mortuaria come nel caso di specie, è di competenza del Comune nel quale il defunto aveva la residenza al momento del decesso.’
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Quesito pubblicato su ISF2009/1-a

Le agenzie di onoranze funebri operanti sul territorio del Comune di … utilizzano, al momento della chiusura del feretro alla partenza del funerale, un modulo di attestato di garanzia per trasporto cadavere in Emilia Romagna che riporta, a volte, informazioni incomplete.
Si chiede quindi quale valore giuridico abbia questo documento e se possa essere considerato autocertificazione? È poi possibile prendere provvedimenti su false dichiarazioni ricevute con questo stampato?


Risposta:
L’attestato di garanzia per il trasporto di cadavere trova fonte nella determinazione del responsabile del Servizio Sanità pubblica della regione Emilia-Romagna n.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2008/4-d

Una impresa di onoranze funebri del Sud Italia chiede se sia possibile sostituire l’involucro plastico sostitutivo dello zinco autorizzato dal Ministero della salute con un normale sacco da recupero per trasportare una salma destinata a cremazione nella città di … (distante oltre 500 km).


Risposta:
Non è possibile utilizzare un sacco per recupero salme.
Per una cremazione oltre i 100 chilometri di distanza dal luogo di partenza può essere utilizzato solamente uno dei seguenti metodi di confezionamento della cassa di legno:
1.
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Quesito pubblicato su ISF2008/4-e

Il Comune lombardo di … (Comune A) non rilascia più il permesso di trasporto di cadavere se lo stesso è già stato precedentemente trasportato a cassa scoperta (quindi come salma) con l’Allegato 2 previsto dalla normativa regionale.
Peraltro la dichiarazione (perché trattasi di dichiarazione e non autorizzazione) è rilasciata dal medico o dal Direttore della Casa di Riposo/Ospedale e non dal Comune.
Il vicino Comune B, anch’esso lombardo, chiede quindi conferma del fatto che debba essere il Comune ove è avvenuto il decesso ad autorizzare il trasporto (del cadavere) dal luogo ove è stato portato (solitamente abitazione privata) all’eventuale chiesa per esequie ed infine al cimitero.
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TAR Toscana, Sez. II, 24 settembre 2008, n. 2068

Norme correlate:
Art 22 Legge n. 142/1990
Art 53 Legge n. 142/1990
Art 64 Legge n. 142/1990
Art 35 Legge n. 448/2001
Art 42 Decreto Legislativo n. 267/2000
Art 112 Decreto Legislativo n. 267/2000
Art 113 Decreto Legislativo n. 267/2000

Testo completo:
TAR Toscana, Sez. II, 24 settembre 2008, n. 2068
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 498 del 2006, proposto da:
Impresa Individuale di Onoranze Funebri Caprai Luigi, rappresentato e difeso dagli avv.… ... Leggi il resto