Trasporto funebre “a cassa aperta”: è ammissibile in assenza di Legge Regionale?

Siamo in un un misterioso Comune situato in Regione Lazio, l’unica ancora (purtroppo o … per fortuna!) a non esser intervenuta con un proprio corpus normativo, in tema di servizi necroscopici, funebri e cimiteriali.
Il locale legislatore non si è ancora formalmente espresso soprattutto sulle case funerarie, data la precedente rarefazione nel centro d’Italia di simili realtà, invece in via di ampia espansione, anche per il vivo interesse di imprese e cittadinanza verso questa nuova esperienza di affrontare le incombenze di un lutto.… ... Leggi il resto

Le mille peripezie dell’art. 358 R.D. n. 1265/1934

Finisce oggi la nostra piccola catechesi sui paradossi della sgradevole, ma indispensabile e pur sempre necessaria, azione sanzionatoria da parte dei pubblici poteri sulle attività funerarie, quando si riscontrino illiceità, anche – a volte palesi.
Per comprendere questo articolo, che sembrerà pure scritto in perfetto e puro “burocratese”, bisogna spiegare bene il contenuto e l’essenza delle norme in esso citate: iniziamo dal testo unico delle leggi sanitarie, di seguito denominato T.U.LL.SS..

L’art. 338 T.U.LL.SS. impone una sanzione in caso di costruzione di nuovi edifici ed ampliamento di quelli preesistenti entro la fascia di rispetto cimiteriale: in origine la somma sarebbe stata fino a lire 1.000.… ... Leggi il resto

Stato Civile ed atti tipicamente di polizia mortuaria: la reperibilità non è obbligatoria

Come primo aspetto lessicale, pur se fortemente nominalistico e d’accademia, andrebbe ricordato come – correttamente – non possa parlarsi più di “permesso/licenza/bolletta di seppellimento”, almeno dall’entrata in vigore del D.P.R. 3 novembre 200, n. 396, quanto piuttosto di autorizzazioni, distintamente, in relazione alle pratiche funebri richieste (inumazione, tumulazione, cremazione) contemplate dalla Legge.
Nella questione sollevata già nel titolo di questa breve riflessione, concorrono differenti elementi, il primo dei quali riguarda il il termine di cui all’art.… ... Leggi il resto

Il ritorno del trattamento antiputrefattivo ex art. 32 D.P.R. n. 285/1990…in Lombardia?

Notiamo con una certa sorpresa dalla home page di funerali.org (sez. “Novità in Banca Dati”) che la Lombardia, tra le Regioni a loro tempo pioniere nella disapplicazione della siringazione cavitaria con formalina, ritorna, dopo più di 20 anni, sull’argomento (parzialmente, almeno). Si reintroduce – difatti – con apposita Legge Regionale n.4/2023 il trattamento antiputrefattivo almeno a giudizio del medico necroscopo, mentre resta la buona volontà di abolire l’obbligo ad impiegare solo formalina F.U.
Domanda maliziosa (mica tanto?)… ... Leggi il resto

Cremazione e specifici adempimenti necroscopici sul prelievo del D.N.A.

Nella “strana” e eclettica legge statale n. 130/2001 vi è una disposizione che molti, nel silenzio dello Stato Centrale, avrebbero volentieri mantenuto congelata ed inattiva.
Traggo qualche considerazione da un bell’articolo focus di approfondimento a cura del Dr. Donato Berloco, su: “Lo Stato Civile Italiano”, anno 2018.

Ai sensi dell’art.3, 1 comma, lett. a) della L. n.130 del 30 marzo 2001, infatti, l’autorizzazione alla cremazione compete ora all’Ufficiale dello stato civile del Comune di decesso.
Egli la rilascia acquisito un certificato in carta libera del medico necroscopo, dal quale risulti escluso il sospetto di morte dovuta a reato ovvero, in caso di morte improvvisa o sospetta segnalata dall’A.G.,… ... Leggi il resto

Cosa fa la Polizia Mortuaria – Definizione e atti tipici

La Polizia Mortuaria, ossia il plesso della P.A. preposto al governo di fenomeni giuridici e medico-legali del post mortem è materia poco praticata, non fosse altro per ragioni di natura eminentemente scaramantica, se non dagli addetti ai lavori.
Si definisce, dunque, come “Polizia Mortuaria” il complesso di norme e prassi, risorse, e personale (non dimentichiamo mai i colleghi!, impiegati, impresari o necrofori, poco importa) che coniuga profili strettamente burocratici (atti certificativi, autorizzazioni…) con altri aspetti di carattere e rilevanza igienico-sanitaria, in cui interagiscono più attori (A.USL… ... Leggi il resto

I cimiteri visti da un necroforo – 2/2

Prima delle variopinte  LL.RR, con le loro norme contorte: abrogative o semplicemente sospensive sulle funzioni di polizia mortuaria in capo all’A.USL, la stessa, spesso dimentica del suo dovere d’ufficio, a cavallo tra la fine del XX secolo ed il nuovo millennio, aveva largamente trascurato questa attività… secondaria (?).
Bisogna, però, dire che nessuno si era mai lamentato della assenza di personale sanitario, perché nessuno ama essere controllato troppo da vicino.
Le doglianze della gente comune riguardavano piuttosto i tempi di attesa e le tariffe applicate.… ... Leggi il resto

Serve davvero la visita necroscopica?

Oggi, il servizio sanitario nazionale offre – di fatto – a tutti la possibilità dell’assistenza medica, vieppiù per i decessi che avvengano in strutture ospedaliere, ma anche per i decessi in abitazione, la prestazione è erogata sia attraverso i medici di base, sia con quelli di continuità assistenziale, guardia medica, servizio 118, ecc.

E anche nei frangenti di decesso senza assistenza medica, di cui all’art. 77 del R.S.C. n.396/2000 la norma richiede, pur sempre la presenza di un medico che assista all’intervento del magistrato o dell’ufficiale di polizia giudiziaria.… ... Leggi il resto

La visita necroscopica potrebbe non essere sempre effettuata?

Per quanti abbiano una data formazione, la fattispecie del reato di falso ideologico è ben diversa da quella del falso materiale, consistendo nell’attestare, in un documento che non sia stato materialmente falsificato, un contenuto non corrispondente alla realtà.
Sotto questo profilo, attestare di avere compiuto una qualche “attività” senza effettivamente averla effettuata costituisce, appunto, un falso ideologico.
La Corte di Cassazione, Sez. V Pen., 7 giugno 2022, n. 22089 (che è possibile, per gli Abbonati PREMIUM, reperire alla Sezione SENTENZE) è stata chiamata a pronunciarsi sul ricorso per legittimità avverso ad una condanna, dichiarata dal tribunale e, quindi, confermata dalla Corte d’appello, da parte di un medico necroscopo che, sembrerebbe dalla pronuncia, rilasciasse la certificazione prevista dall’art.… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. V, 23 gennaio 2023, n. 526

TAR Campania, Napoli, Sez. V, 23 gennaio 2023, n. 526

Pubblicato il 23/01/2023
N. 00526/2023 REG.PROV.COLL.
N. 04655/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
(Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 4655 del 2022, proposto da
Cooperativa < omissis > s.c.s., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Elena Alfero, Alice Merletti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Maria Concetta Tedesco, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
nei confronti
Società Cooperativa “< omissis >”, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Antonio Lonardo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
per l’annullamento
– del provvedimento di aggiudicazione (determinazione n.… ... Leggi il resto

Attestato integrità feretro: i danni causati da un cattivo controllo

In questo inesorabile processo di ritiro delle locali AA.UU.SS.LL dall’azione di polizia mortuaria sul territorio, è pacifico osservare come nuove competenze, non solo burocratiche, siano già state affidate all’Ente Locale, per di più con Legge/Regolamento Regionale.
Il Comune potrà gestire questi nuovi incombenti di supervisione sul fenomeno funerario, a lui affidati dal Legislatore (quasi sempre Regionale) attraverso:
a) responsabile del cimitero identificato funzionalmente dall’art. 17 D.P.R. n. 254/2003, come vertice amministrativo nell’organigramma cimiteriale o, ancora, capo necroforo dipendente del medesimo ed inquadrato nel relativo livello contrattuale;
b) esternalizzazione del servizio attraverso apposita clausola nel disciplinare di gestione del cimitero, oppure a società o professionista riconosciuto competente in materia (soluzione assai poco praticabile, perché molto onerosa).… ... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. V Pen., 7 giugno 2022, n. 22089

Corte di Cassazione, Sez. V Pen., 7 giugno 2022, n. 22089

CORTE DI CASSAZIONE
Penale Sent. Sez. 5 Num. 22089 Anno 2022
Presidente: CATENA ROSSELLA
Relatore: ROMANO MICHELE
Data Udienza: 27/01/2022
SENTENZA
sul ricorso proposto da
P. Dante Domenico, nato a Chieti il 26/11/1951
avverso la sentenza del 16/O2/2017 della Corte di appello di Ancona
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Michele Romano;
udito ii Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Vincenzo Senatore, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore del ricorrente, avv.… ... Leggi il resto

Polizia Mortuaria: il Comune tra reali obblighi d’istituto e mere facoltà contrattuali

Nel settore funerario, i servizi pubblici locali, dovuti per previsione di Legge, a carico dell’Ente Locale, (si vedano anche, tra l’altro, il D.M. 28 maggio 1993, l’Art. 3 comma 1 lett. a) n. 6 D. Lgs n.216 del 26 novembre 2010, l’Art. 21, comma 3 L. 5 maggio 2009, n. 42 oltre al D.P.R. n. 194/1996, sul versante contabile, ora, in molte parti, abrogato dall’art. 77 D.Lgs. n.118/2011, così come integrato dal D.lgs 10 agosto 2014, n.… ... Leggi il resto

Orari di apertura uffici di Stato Civile e di Polizia Mortuaria

Come primo punto, pur se fortemente nominalistico, andrebbe rammentato come non possa parlarsi più di generico “permesso/licenza/bolletta di seppellimento”, almeno dall’entrata in vigore del D.P.R. 3 novembre 200, n. 396, quanto piuttosto di autorizzazioni, distintamente, in relazione alle pratiche funebri richieste (inumazione, tumulazione, cremazione).
Nella questione, sollevata già con il titolo di questo saggio, concorrono differenti aspetti: il primo riguarda il fatto che il dies ad quem di cui all’art. 72 D.P.R. 3 novembre 2000, n.… ... Leggi il resto

E se nessuno si attiva per allertare il medico necroscopo…? Ritardi a catena nel circuito della polizia mortuaria

Poiché il dies ad quem delle 30 ore risulta il termine finale (quello iniziale si colloca a 15 ore dopo la morte…fatte salve diverse disposizioni regionali, qui omesse per brevità) per l’effettuazione della visita necroscopica, il caso de quo non dovrebbe verificarsi, almeno in astratto; ma, nella fattispecie effettuale, possono comunque verificarsi appunto ritardi “a cascata”, dovuti ai motivi più disparati, seppur abbastanza rarefatti nella quotidiana esperienza di chi lavora nel settore funerario.

Laddove questa anomala ed illecita dilatazione dei tempi, malauguratamente, avvenisse, comunque, la visita necroscopica dovrebbe sempre essere eseguita, in quanto l’ufficiale dello stato civile non può rilasciare il permesso di seppellimento (ora distintamente autorizzazione all’inumazione o tumulazione), non solo dopo le 24 ore, ma anche dopo che si sia accertato della morte attraverso la certificazione dell’avvenuta vista necroscopica ai sensi dell’Art.… ... Leggi il resto

Due parole semplici (e cattive!) sulle Leggi Regionali

Solo alcune constatazioni “ab ovo“: in quasi tutte le Regioni sono state promulgate, recentemente, anche svariate Leggi Regionali, molte delle quali presentano elementi censurabili (di assai forte problematicità!), rendendo, così, difficile la loro concreta implementazione e complesso il panorama, in uno scenario di governance del fenomeno funerario italiano (dis)-articolato su varie e farraginose stratificazioni localistiche, dove alta potrebbe esser la conflittualità, all’interno delle stesse istituzioni.
Ma la polizia mortuaria per la [cattiva] politica non rappresenta un’urgenza, quindi non se ne parla mai, ecco forse l’unica vera ragione perché non sia esplosa tutte le contraddizioni di questa aberrante teoria dei servizi funerari campanilisticamente organizzati in senso periferico, o … “dal basso”, come si suole dire in perfetto politichese.… ... Leggi il resto