Stato Civile ed atti tipicamente di polizia mortuaria: la reperibilità non è obbligatoria

Come primo aspetto lessicale, pur se fortemente nominalistico e d’accademia, andrebbe ricordato come – correttamente – non possa parlarsi più di “permesso/licenza/bolletta di seppellimento”, almeno dall’entrata in vigore del D.P.R. 3 novembre 200, n. 396, quanto piuttosto di autorizzazioni, distintamente, in relazione alle pratiche funebri richieste (inumazione, tumulazione, cremazione) contemplate dalla Legge.
Nella questione sollevata già nel titolo di questa breve riflessione, concorrono differenti elementi, il primo dei quali riguarda il il termine di cui all’art.… ... Leggi il resto

Qual è stata l’origine delle due “copie” della scheda di morte ISTAT?

Le schede di morte ISTAT/D.4 (e D.4-bis, per i decessi che avvengano nel 1° anno di vita) sono redatte su moduli standard predisposti dall’ISTAT, in duplice esemplare, uno dei quali reca l’indicazione “copia per l’ISTAT” e l’altro quella di “copia per l’ASL“, anche se i due esemplari sono di pari contenuto.
Un tempo vi erano 2 schede, distinte per sesso (D.4 per i maschi e D.5 per le femmine), dato oggi incluso nell’unico formato.… ... Leggi il resto