In elaborati di consistenza, in termini di pagine, maggiore rispetto a quella ammissibile per le pubblicazioni sul web, si è avuto modo, in più occasioni, di sostenere, essendone convinti, che il D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. presentasse alcune caratteristiche di “post maturità”, termine tratto dall’uso che questa parola fa l’ambiente dell’ostetricia, cioè per indicare i nati dopo una gravidanza più lunga rispetto a quella che fisiologicamente dovrebbe essere.… ... Leggi il resto
Tag: Regolamento Polizia mortuaria
Discussioni inutili o inefficaci: valgono la pena?
Nel corso di un consesso riunitosi ai primi di marzo, vi è stato un intervento in cui è stata richiamata la prospettazione di un Autore secondo la quale l’emanazione del R.D. 21 dicembre 1942, n. 1880 (entrato poi in vigore il 1° luglio 1943) possa essere valutata come una sorte d’”infortunio redazionale” del legislatore e ciò con specifico riferimento ai suoi artt. 65, 70 e 71, in quanto prima della sua emanazione (e successiva entrata in vigore) era entrato in vigore il C.C.,… ... Leggi il resto
Cosa fa la Polizia Mortuaria – Definizione e atti tipici
La Polizia Mortuaria, ossia il plesso della P.A. preposto al governo di fenomeni giuridici e medico-legali del post mortem è materia poco praticata, non fosse altro per ragioni di natura eminentemente scaramantica, se non dagli addetti ai lavori.
Si definisce, dunque, come “Polizia Mortuaria” il complesso di norme e prassi, risorse, e personale (non dimentichiamo mai i colleghi!, impiegati, impresari o necrofori, poco importa) che coniuga profili strettamente burocratici (atti certificativi, autorizzazioni…) con altri aspetti di carattere e rilevanza igienico-sanitaria, in cui interagiscono più attori (A.USL… ... Leggi il resto
Cos’è la Polizia Mortuaria?
La Polizia mortuaria è un servizio da sempre comunale che gestisce le pratiche funerarie (ad. es. Anagrafe mortuaria e catasto cimiteriale).
Contrariamente a quanto si possa superficialmente supporre, non è più di un semplice reparto di necrofori e mezzi ad uso funebre, come si sarebbe potuto pensare sino alla fine del XX Secolo, ma un apparato indipendente dell’amministrazione municipale a cui sono affidati alcuni compiti molto importanti dopo il decesso di una persona.
La materiale gestione delle operazioni ormai avviene sempre più stesso a mezzo terzi, anche nelle prestazioni erogate in regime di monopolio (conduzione del cimitero).… ... Leggi il resto
Atti di disposizione post mortem – il principio di “poziorità”
Come avviamo visto, nella “electio sepulchri” sovrana ed inoppugnabile è la volontà del de cuius stesso (quando non in contrasto con la Legge).
Se il defunto per disposizione testamentaria o per acta concludentia (esempio: ha tassativamente stabilito nell’atto di fondazione del sepolcro la propria sepoltura in quella determinata tomba di cui è divenuto concessionario), o anche solo verbalmente, ha eletto un preciso luogo cimiteriale per la propria tumulazione/inumazione questo desiderio va rispettato e predomina sempre sul parere, presumibilmente discorde, dei suoi più stretti congiunti.… ... Leggi il resto
Atti di disposizione post mortem – Principi generali
L’ordinamento italiano di polizia mortuaria, pur nella labirintica e eclettica poliedricità delle sue fonti, almeno per le sepolture a sistema di inumazione e di tumulazione, non individua con norma positiva i soggetti legittimati a disporre delle spoglie mortali di un defunto.
Si tratta di una grave lacuna legis.
Nella prassi, invero, i familiari più vicini all’estinto provvedono alla tradizionale sepoltura (terra o loculo) sulla base di un accordo che spesso non traspare o non viene posto in discussione.… ... Leggi il resto
Rapporti “difficili” tra D.P.R. n. 285/1990 e L. n. 130/2001: il principio di poziorità e la teoria del… doppio binario
Della brutta tecnica legislativa adottata dal Parlamento (L. 50/2022) per modificare in realtà la L. 130/2001, si è largamente chiosato in apposito articolo di approfondimento, disponibile sempre sul sito, a questo link: Cremazione ed atto sostitutivo in atto di notorietà: ambiti di applicazione – funerali.org
Non vorrei soffermarmi ulteriormente sull’argomento, ma, a quanto pare, sembra che per le Camere il riferimento oggetto di potenziale novella sia ancora il D.P.R. n. 285/1990 e non già il cit.… ... Leggi il resto
TAR Lombardia, Brescia, Sez, I, 13 marzo 2023, n. 221
TAR Lombardia, Brescia, Sez, I, 13 marzo 2023, n. 221
Pubblicato il 10/03/2023
N. 00221/2023 REG.PROV.COLL.
N. 00168/2023 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia
sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 60 cod. proc. amm. nel giudizio, introdotto con il ricorso numero di registro generale 168 del 2023, proposto da Francesca Maria Elena R., rappresentata e difesa dagli avvocati Flavio Crea e Sara Scinaldi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Il Comune di Calvenzano, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Andrea Roncelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
per l’annullamento
– dell’Ordinanza n.… ... Leggi il resto
Attestato integrità feretro: i danni causati da un cattivo controllo
In questo inesorabile processo di ritiro delle locali AA.UU.SS.LL dall’azione di polizia mortuaria sul territorio, è pacifico osservare come nuove competenze, non solo burocratiche, siano già state affidate all’Ente Locale, per di più con Legge/Regolamento Regionale.
Il Comune potrà gestire questi nuovi incombenti di supervisione sul fenomeno funerario, a lui affidati dal Legislatore (quasi sempre Regionale) attraverso:
a) responsabile del cimitero identificato funzionalmente dall’art. 17 D.P.R. n. 254/2003, come vertice amministrativo nell’organigramma cimiteriale o, ancora, capo necroforo dipendente del medesimo ed inquadrato nel relativo livello contrattuale;
b) esternalizzazione del servizio attraverso apposita clausola nel disciplinare di gestione del cimitero, oppure a società o professionista riconosciuto competente in materia (soluzione assai poco praticabile, perché molto onerosa).… ... Leggi il resto
Autorizzazione alla cremazione: vi è ancora linearità? – 2/3
Si fa notare come dall’indirizzo formulato dal Dipartimento della Funzione Pubblica emergano anche questioni circa la natura (o ritenuta tale) della manifestazione di volontà resa dal coniuge (o altri familiari legittimati), nel senso di affermare, contro il dettato testuale delle norme – sia dell’art. 79 Regolamento di polizia mortuaria, sia dell’art. 3 L. 30 marzo 2001, n. 130 – non abbia la natura di manifestazione di volontà propria, quanto di una “rappresentazione” della volontà del defunto!… ... Leggi il resto
Autorizzazione alla cremazione: vi è ancora linearità? – 1/3
All’inizio (più o meno) vi era l’art. 79 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. che (comma 1) prevedeva che la cremazione fosse autorizzata dal Sindaco sulla base della volontà testamentaria espressa dal defunto, aggiungendo subito dopo (2° periodo) che “In mancanza di disposizione testamentaria, la volontà deve essere manifestata dal coniuge e, in difetto, dal parente più prossimo …. e, nel caso di concorrenza di più parenti nello stesso grado, da tutti gli stessi.… ... Leggi il resto
Alcune note sul sistema sanzionatorio per le violazioni al Regolamento di polizia mortuaria – 2/2
I rinvii nell’art. 107
Riprendendo il testo dell’art. 107 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. si nota che vi è un rinvio ad alcune disposizioni del T.U.LL.SS., precisamente agli artt. 338, 339, 340 e 358.
L’art. 338 ha ad oggetto la lascia di rispetto cimiteriale, l’art. 339 (già visto) al trasporto funebre, l’art. 340 al divieto di sepoltura fuori dai cimiteri (norma a rilevanza di ordine pubblico interno, prevedendo non solo una sanzione per il caso di violazione, ma altresì di “ripristino” della situazione violata).… ... Leggi il resto
Alcune note sul sistema sanzionatorio per le violazioni al Regolamento di polizia mortuaria – 1/2
Premessa
Per quanto il tema possa prestarsi, almeno dal titolo, a fornire una diversa impostazione, occorre premettere che, in via generale, l’osservanza delle disposizioni non deve aversi in ragione delle sanzioni previste per il caso di loro violazione, ma – in positivo – a motivo del fatto che esse sono poste in funzione di un ordinato svolgimento delle attività da queste regolate.
Inoltre, la questione delle sanzioni che comporta, implicitamente, altra, quella della “probabilità” che la violazione sia accertata ed applicata, aspetto che a volte può divenire maggiormente rilevante rispetto alla sanzione in sé, nonché alla sua entità, cosa che potrebbe anche indurre a indulgere a porre in essere violazioni, quando un eventuale beneficio che ne consegua sia percepito come maggiore che non la “probabilità” di applicazione e, quando ciò avvenga, altresì maggiore rispetto alla sanzione irrogata.… ... Leggi il resto
Regolamenti comunali di polizia mortuaria. Alcune criticità
È ben noto (o, almeno, si auspica lo sia) come l’art. 117, comma 6, terzo periodo della Costituzione individui, a proposito della potestà regolamentare (cioè quella che riguarda la formazione di norme di rango secondario), 1 “regola” e 2 “eccezioni”, la seconda delle quali è il riconoscimento della sussistenza della potestà regolamentare in capo a “livelli di governo” (Cfr.: art. 114 Cost.) sprovvisti di potestà legislativa.
In altre parole, si hanno “livelli di governo” che non hanno titolo ad adottare norme di rango primario (leggi e atti aventi forza di legge), ma hanno titolo ad adottare norme di rango secondario (regolamenti).… ... Leggi il resto
Il D.P.R. n. 285/1990: prospettive ed evoluzioni in corso…
È ancora valido, su tutto il territorio nazionale, il corpus del D.P.R. 285/90, seppur con andamento “carsico” ed a scomparsa (nessuna Regione ha ancora osato “abolirlo” espressamente, non avendone, per altro, il diritto). Anzi, in molte Leggi Regionali esso è più volte richiamato, con uno strano giuoco di rimandi e simmetrie.
Semmai, si è privilegiato una tecnica legislativa volta alla sovrapposizione (o, rectius, giustapposizione?) dei diversi piani normativi, i quali a volte possono convergere, copiandosi a vicenda o, peggio ancora divaricarsi, ingenerando pericolose antonimie, per chi, almeno, creda ancora nella certezza del diritto.… ... Leggi il resto