Registrazione in caso d’uso e reintegrazione del titolo concessorio non rintracciabile…

Cara Redazione,
approfitto della Vostra sicura attenzione e certa comprensione verso i miei enigmi funerari (periodici, come il cambio di stagione!), abbastanza parossistici peraltro, per alcune delucidazioni:

1) Atto concessorio stipulato con scrittura privata…”registrabile in caso d’uso“. Questa locuzione non mi è nuova, ma non me ne sovvengono appieno gli effetti giuridici.
Quale la norma cardine e soprattutto la ratio di questo istituto applicato al diritto funerario?
Comportando appunto una “registrazione” può fungere da strumento probatorio sulla sussistenza di un rapporto concessorio, di cui – magari – si siano smarriti i titoli formali e cartacei veri e propri?… ... Leggi il resto

Il sindaco è una “strana bestia”

La figura del sindaco è ampiamente poliedrica, riunendo in sé una pluralità di “componenti”.
Infatti, è 1 responsabile dell’amministrazione del comune, 2 rappresenta l’ente, 3 convoca, e presiede, la giunta comunale (ma anche il consiglio comunale quando non sia prevista la figura del presidente di questa assemblea), 4 sovraintende (incidentalmente, sovraintendenza non è eseguire direttamente) al funzionamento dei servizi e degli uffici, 5 sovraintende all’esecuzione degli atti, 6 fatto salva la distinzione tra funzioni, non derogabile se non per espressa disposizione di legge, esercita le funzioni che gli sono attribuite da 6.1 leggi, 6.2 dallo statuto, 6.3 dai regolamenti, 7 sovraintende, altresì, all’espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite, o delegate al comune, 8 esercita, altresì, le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge.… ... Leggi il resto

Concessione fantasmagorica tra jus coniugii/jus sanguinis e jus haereditatis

Gentile Redazione, vorrei consultarVi per un parere pro veritate su un caso capitatomi giusto ieri.

Problema: atto di concessione stipulato da Mr. X  con un Comune, qui, del modenese, in cui il sepolcro privato a sistema di tumulazione è sibi, familiaeque suae, secondo consuetudine e, soprattutto, definizione contrattuale. La “famiglia” alquanto atipica è solo delineata, poiché composta da sole sorelle, quindi non è nucleo sociale ed affettivo fondato sul matrimonio, da cui origini eventuale figliazione.
Si scatena, ovviamente, la solita furibonda guerra – tra ancora viventi – sui diritti di sepolcro, per i posti ancora vacanti.… ... Leggi il resto

Decadenza: semplice diffida o comunicazione di avvio del procedimento?

Gentilissimi, come si evince dal titolo, avrei una domanda sibillina.

Il quesito si sostanzia in questi termini minimali.
Pronuncia di decadenza per inadempienza del concessionario nell’avviare i lavori di costruzione per un sepolcro gentilizio entro il tempo previsto da una clausola dell’atto di concessione: la diffida formale è “solo” gesto di garbato richiamo istituzionale da parte del Comune prima di procedere d’ufficio o costituisce pre-condizione di legittimità all’adozione del provvedimento finale di decadenza?

Se non erro questa fattispecie è l’unica (ma non certo esaustiva) causa di decadenza espressamente  menzionata al Capo XVIII D.P.R.… ... Leggi il resto

Un loculo… per due (strane storie cimiteriali)

“Come fare se un loculo é stato concesso erroneamente a due persone diverse?
Il concessionario della seconda assegnazione ha occupato con salma il loculo. Entrambi non vogliono rinunciare alla concessione.
Il primo assegnatario richiede la disponibilità del loculo mentre il secondo non vuole liberarlo”.

Vagando sul web, mi sono imbattuto nella domanda di cui sopra, che sembra pure banale, nella semplicità dell’esposizione, ma – a mio modesto avviso – nasconde interessanti spunti di discussione.
Vorrei, pertanto, renderVi edotti di alcune mie – forse distorte – congetture:

1) Se non ricorre la buona volontà di costituire, obtorto collo, di una comunione forzosa e solidale, come quando per subentro lo jus sepulchri è frazionato in quote, accettando una co-intestazione di fatto (ed una difficile…coabitazione post mortem) deve, allora, intervenire d’imperio la P.A.,… ... Leggi il resto

Riforma dei servizi funerari: il problema/opportunità della dichiarazione sostitutiva

Se le promesse del Legislatore (e le attuali premesse di tecnica del diritto) saranno mantenute la dichiarazione sostitutiva diverrà per i servizi funerari l’unico modo in cui formalizzare una determinata volontà, si pensi alla fattispecie più diffusa, ovvero ad un atto di disposizione per il post mortem.
Dalle acute ed intelligenti osservazioni di Serena Raffaelli, comparse sulle autorevoli pagine della pubblicazione: “Lo Stato Civile Italiano” apprendiamo come, effettivamente, sia già da più di mezzo secolo che il nostro ordinamento giuridico conosca e pratichi ( a fatica!)… ... Leggi il resto

La pandemia cambia (o cambierà?) le procedure? – 5/5

L'articolo è parte 5 di 8 nella serie La pandemia cambia (o cambierà?) le procedure?

Ma quali sono le “informazioni”, i “dati” interessati dall’art. 12 D.-L. 19 maggio 2020, n. 34, convert. in L. 17 luglio 2020, n. 77?
Lo scopo, dichiarato fin dalla rubrica (“Accelerazione dell’acquisizione delle informazioni relative alle nascite e ai decessi”) è quello di un’“accelerazione”, appunto, nell’acquisizione di alcuni dati, “accelerazione” evidentemente rispetto alle modalità, e tempistiche, precedenti alla sua applicabilità (parrebbe fuori luogo fare riferimento all’entrata in vigore, dato che si rendono necessari decreti attuativi).… ... Leggi il resto

La pandemia cambia (o cambierà?) le procedure? – 4/5

L'articolo è parte 4 di 8 nella serie La pandemia cambia (o cambierà?) le procedure?

L’art. 12 D.-L. 19 maggio 2020, n. 34, convert. in L. 17 luglio 2020, n. 77

Va tenuto, sempre, presente come lo “strumento” dell’Ordinanza del Capo della Protezione Civile abbia natura emergenziale e sia destinato a cessare di produrre effetti col superamento dell’emergenza.
Non appaia quindi fuori luogo il fatto che, successivamente, sia stato introdotto l’art. 12 D.-L. 19 maggio 2020, n.… ... Leggi il resto

La pandemia cambia (o cambierà?) le procedure? – 3/5

L'articolo è parte 3 di 8 nella serie La pandemia cambia (o cambierà?) le procedure?

All’inizio è stata un’ordinanza del Capo del Dipartimento per la Protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. {3}
Su una scia consimile il comma 3 ha previsto che gli “avvisi”, le “autorizzazioni” ed i “documenti” (necessari) per la “sepoltura” (leggi: inumazione o tumulazione) o per la “cremazione” siano (a) formati e (b) inoltrati (orientandosi per considerare questo termine sia qui impiegato come sinonimo di: trasmessi) … tempestivamente (ci mancherebbe!)… ... Leggi il resto

La pandemia cambia (o cambierà?) le procedure? – 2/5

L'articolo è parte 2 di 8 nella serie La pandemia cambia (o cambierà?) le procedure?

Premessa introduttiva

All’inizio è stata un’ordinanza del Capo del Dipartimento per la Protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. {1}
Queste indicazioni (o, prescrizioni?) portano a richiamare le norme del D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 e s.m. (di seguito abbreviato con: “R.S.C.”), della L. 30 marzo 2001, n. 130, che ne vengono interessate.… ... Leggi il resto

La pandemia cambia (o cambierà?) le procedure? – 1/5

L'articolo è parte 1 di 8 nella serie La pandemia cambia (o cambierà?) le procedure?

Premessa introduttiva
Si ha il convincimento che la pandemia da Covid-19, che ha afflitto il mondo a partire dal 2020, comporterà un profondo cambiamento in molti scenari, così come in numerosi “ambienti” operativi.
Uno di questi sarà quello delle procedure o, altrimenti, del c.d. smart working (a volte indicato anche quale lavoro agile.
Termini che (a titolo personale, per quanto valga) non piacciono per più ordini di considerazione, anche nel contesto delle procedure amministrative proprie delle Pubbliche Amministrazioni.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

Ai fini dell’annullamento di una concessione di area cimiteriale, nonché delle autorizzazioni alla costruzione di cappella funeraria e paesaggistica, nonché di sospensione dei lavori nel frattempo realizzati, non è sufficiente richiamare l’esigenza di assicurare l’esigenza di una disponibilità superficiaria per le inumazioni ordinarie (art. 58 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285), né quella che all’assegnazione di aree cimiteriali (art.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 17 aprile 2020, n. 2471

Consiglio di Stato, Sez. V, 17 aprile 2020, n. 2471

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 17 aprile 2020, n. 2471
Con riguardo al regime di incompatibilità tra le funzioni svolte nel procedimento e quelle di presidente della Commissione, il fondamento è di stretto diritto positivo, e va rinvenuto nel più volte ricordato art. 77, comma 4, del d.lgs. n. 50 del 2016.Occorre peraltro rilevare che la norma in questione ha la stessa portata oggettiva dell’art.
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Ancora sull’istituto dell’immemoriale

Attorno alla pronuncia della Corte di Cassazione, Sez. Un. Civ., 4 settembre 2018, n. 21598 (reperibile anche nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM) è stata sollevata, da osservatori attenti, una questione, partendo dal presupposto che, in genere, tale istituto operasse quale metodo di prova presumptio juris tantum, specie per le concessioni molto risalenti nel tempo, richiedendo un’eventuale valutazione sulla reale portata di questa sentenza, in qualche modo “storica”, perché parrebbe legittimare l’istituto dell’immemorabile come strumento di rimedio anche amministrativo e non solo giudiziale, quanto meno laddove afferma che il riconoscimento da parte del comune della titolarità del diritto di sepoltura privata esercitato da tempo immemorabile su aree o porzioni di edificio in un cimitero pubblico configuri una concessione amministrativa di beni soggetti al regime demaniale.... Leggi il resto

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932
Il Regolamento comunale di polizia mortuaria costituisce la fonte attributiva del potere legittimante l’esercizio della facoltà del Comune di disporre dei loculi già dati in concessione e non ancora occupati, al fine di garantire le ordinarie sepolture per tutto il tempo necessario al reperimento dei loculi necessari. L’obbligo di sepoltura dei defunti, nel costituire oggetto di un servizio pubblico, risponde, invero, ad esigenze imprescindibili di tutela, oltre che di principi di civiltà, dell’igiene e di salvaguardia dei beni della salute e dell’ambiente, intesi nella loro accezione estesa ed omnicomprensiva di valori non individualmente separabili e in modo generale riferiti alla collettività.
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TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 21 gennaio 2020, n. 121

TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 21 gennaio 2020, n. 121
MASSIMA
TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 21 gennaio 2020, n. 121

L’Amministrazione può legittimamente decidere di stipulare una convenzione per un prezzo minimo del funerale completo, nel rispetto dei principi previsti dal Codice dei contratti pubblici e garantendo sia la concorrenza sia il rispetto delle esigenze sociali, che assumono un rilievo determinante tanto nella fase di affidamento quanto in quella di esecuzione.
I depositi di osservazione (come gli obitori) sono destinati a esigenze strettamente mediche (manifestazione di vita, riscontro diagnostico, autopsie giudiziarie), per cui le imprese di pompe funebri, quindi, non possono vantare alcuna pretesa a svolgere la propria attività in tali locali, questione anche infondata, venendo in rilievo una norma regolamentare che non impedisce comunque alla ricorrente di trattare il familiare del deceduto con la dignità dovuta nella camera mortuaria.
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