TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 settembre 2019, n. 4490

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 settembre 2019, n. 4490
MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 settembre 2019, n. 4490
La previsione, regionale oltretutto data con atto amministrativo (art. 2, lett. e) D.G.R. (regione Campania) n. 731 del 27/11/2017), per cui la rimessa di mezzi funebri richieda essere allocata nel territorio comunale ovvero in comune “limitrofo e/o confinante”, costituisce requisito finalizzato ad assicurare che il carro funebre e le autovetture relative possano raggiungere nel più breve tempo possibile il comune oggetto dell’attività, esigenza che è garantita anche quando il comune non sia confinante, ma limitrofo.
... Leggi il resto

TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 5 settembre 2019, n. 1454

TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 5 settembre 2019, n. 1454
MASSIMA
TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 5 settembre 2019, n. 1454
Sulla base della legge (e regolamento) regionali – regione Puglia – le chiese non possono essere utilizzate quale luogo di osservazione, custodia ed esposizione delle salme quando siano sprovviste dei requisiti igienico sanitari prescritti dalla normativa regionale.
La collocazione dell’immobile interessato, limitrofo ad altre strutture, non può integrare il divieto previsto dell’art. 17 L.R. (Puglia) 15/12/2008, n.
... Leggi il resto

Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, 12 luglio 2019, Delibera n. 59/2019/SRCPIE/PAR

Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, 12 luglio 2019, Delibera n. 59/2019/SRCPIE/PAR

MASSIMA
Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, 12 luglio 2019, Delibera n. 59/2019/SRCPIE/PAR
Il servizio di trasporto funebre rientra tra le attività di polizia mortuaria che rappresenta una materia multidisciplinare, in quanto coinvolge molteplici aspetti da quelli igienico-sanitari alla tutela della salute, dai livelli essenziali delle prestazioni all’ordine pubblico e stato civile, dall’assetto del territorio alla concorrenza (per gli aspetti relativi alla gestione in regime di liberalizzazione del servizio).
... Leggi il resto

Attività funebre ed esercizio in forma congiunta: non necessariamente.

La L. R. (Veneto) 18 marzo 2010, n. 18 e s.m., così come altre leggi regionali, definisce (art. 5) l’attività funebre come lo svolgimento in forma congiunta di una serie di prestazioni di servizi e forniture (osservandosi, per inciso, che il panel delle attività elencate non è uniforme nelle diverse norme regionali), altresì prevedendo situazioni di incompatibilità. Incompatibilità che è ripresa, nella direzione inversa, al successivo art. 28, anche se, di seguito, sia stata introdotta una deroga per i piccoli comuni montani.… ... Leggi il resto

TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I, 17 giugno 2019, n. 275

TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I, 17 giugno 2019, n. 275

MASSIMA
TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I, 17 giugno 2019, n. 275

In presenza di un’autorizzazione amministrativa avente durata determinata, l’eventuale domanda di rinnovo va presentata prima della scadenza,  non essendo ammissibile che il rinnovo possa essere richiesto ed ottenuto in qualsiasi momento successivo alla scadenza stessa, dato che questa determina effetti decadenziali. non compatibili con ipotesi di prorogatio de facto di una precedente autorizzazione.

NORME CORRELATE

Art.... Leggi il resto

TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 14 giugno 2019, n. 1030

TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 14 giugno 2019, n. 1030

MASSIMA

TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 14 giugno 2019, n. 1030

(Regione Puglia) Sussistendo una fascia di rispetto cimiteriale di 200 m. dal centro abitato, essa riguarda anche le strutture per il commiato, le quali devono quindi essere collocate, di norma, alla distanza di almeno 200 m. dal centro abitato (salvi “i casi di reale necessità” e sentita la ASL territorialmente competente). Dalla regola della localizzazione della sala del commiato ad almeno 200 m.… ... Leggi il resto

TAR Lombardia, Milano, Sez. II, 6 giugno 2019, n. 1288

TAR Lombardia, Milano, Sez. II, 6 giugno 2019, n. 1288

MASSIMA
TAR Lombardia, Milano, Sez. II, 6 giugno 2019, n. 1288

(Regione Lombardia) La normativa regionale lombarda non pone alcuna preclusione all’utilizzo delle “sale del commiato” a bara aperta, rivelandosi anzi tale destinazione intrinseca nella funzione tipica di simili strutture. In ogni caso,  non può escludersi che il commiato, inteso quale estremo saluto al defunto, mantenga una parte della sua funzione anche a bara chiusa, come succede durante il funerale; infatti l’estremo omaggio dei vivi al defunto assume carattere eminentemente spirituale mentre l’inspectio riveste una funzione accessoria.... Leggi il resto

Le sale del commiato iniziano ad avere una qualche giurisprudenza.

La realizzazione delle sale del commiato, variamente denominate (es.: strutture per il commiato e simili), iniziano ad avere una qualche giurisprudenza. Ex plurimis, si possono citare: TAR Marche, Sez. I, 18 novembre 2017, n. 866; TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 21 settembre 2017, ordin. n. 481; TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 28 gennaio 2019, n. 150; TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 7 febbraio 2019, n. 197; TAR Puglia, Lecce, Sez. I, 17 luglio 2018, n.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2175

Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2175
[Nota; Vedasi anche: Consiglio di Stato, Sez, V, 2 aprile 2019, n. 2176]

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2175

Non risponde a coerenza l’assunto che l’attività di cremazione delle salme si sostanzi nell’esercizio di un’impresa liberamente esercitabile da chiunque e soggetta alle dinamiche del mercato, dato che si tratta invece di un servizio pubblico, amministrativamente regolato sulla base delle disposizioni della legge n.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2176

Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2176
[Nota; Vedasi anche: Consiglio di Stato, Sez, V, 2 aprile 2019, n. 2175]

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 2 aprile 2019, n. 2176

Secondo la giurisprudenza amministrativa prevalente la legittimazione ad agire contro provvedimenti di approvazione di progetti di opere ed impianti potenzialmente impattanti sul territorio, dal punto di vista ambientale, urbanistico e paesaggistico, non richiede una dimostrazione puntuale della concreta dannosità dell’impianto che, in quanto ancora da realizzare si tradurrebbe in una prova di carattere diabolico, ma anche soltanto una prospettazione plausibile delle ripercussioni negative (da ultimo in questo senso: Cons.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 27 marzo 2019, n. 2020

Consiglio di Stato, Sez. V, 27 marzo 2019, n. 2020

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 27 marzo 2019, n. 2020

La giurisprudenza amministrativa ha elaborato tre ipotesi in cui, in deroga al principio per cui la legittimazione ad impugnare atti di procedure di affidamento di contratti pubblici, postula necessariamente che ad esse si sia partecipato e cioè: laddove si contesti in radice l’indizione della gara; all’inverso, si contesti che una gara sia mancata; o si impugnino clausole immediatamente escludenti (cfr.:… ... Leggi il resto

TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 12 marzo 2019, n. 520

TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 12 marzo 2019, n. 520

MASSIMA
TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 12 marzo 2019, n. 520

Il permesso di costruire una sala del commiato costituisce atto immediatamente lesivo dell’interesse a ricorrere, la cui legittimazione ad agire deriva dal condividere il medesimo bacino di potenziali clienti (si veda C.d.S., Sez. IV, sentenza n. 3316/2018, in punto di vicinitas nel caso di permesso di costruire correlato a un’autorizzazione commerciale, impugnato da un operatore economico.… ... Leggi il resto

TAR Lombardia, Milano, Sez. II, 11 marzo 2019, n. 519

TAR Lombardia, Milano, Sez. II, 11 marzo 2019, n. 519

MASSIMA
TAR Lombardia, Milano, Sez. II, 11 marzo 2019, n. 519

La SCIA e la DIA non vanno impugnate nel termine decadenziale, quasi fossero un provvedimento amministrativo, ma l’unica tutela riconosciuta dalla legge ai terzi che si ritengano lesi dai lavori iniziati a seguito di una segnalazione certificata di inizio attività o di una denuncia o dichiarazione di inizio attività è quella di sollecitare l’utilizzo dei poteri inibitori del comune ed, eventualmente, poi impugnare l’atto di vigilanza comunale se non favorevole (v.… ... Leggi il resto