Non convince, almeno non tutto …

Il TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 24 agosto 2024, n. 2358 (reperibile, per gli Abbonati PREMIUM, nella Sezione SENTENZE) è stato chiamato a pronunciarsi sul ricorso di una persona che, resa una dichiarazione di volontà alla cremazione di un genitore, si è trovato di fronte ad un motivato rifiuto a rilasciare la prevista autorizzazione alla cremazione formato dall’Ufficiale dello stato civile del luogo di decesso.
Il rifiuto aveva quale argomento la constatazione che il genitore defunto era persona coniugata (anche se in condizione di separazione personale, fattore che non comporta mutamento di status), dal momento che l’art.… ... Leggi il resto

Manifestazione di volontà alla cremazione: casi anomali di testamenti olografi – 2/2

Il fatto che una norma regionale preveda questa consegna (sia in termini di facoltà o di prescrizione) di un tale atto (o, meglio, di un atto avente tale contenuto) poco importa, ma comunque determina che il soggetto del comune incaricato a queste finalità, venga a trovarsi, avvenendo il decesso (e correlata apertura della successione; art. 456 C.C. [3]), nella condizione di essere tenuto a provvedere all’incombenza di cui al predetto art. 620, comma 1 C.C.,… ... Leggi il resto

Manifestazione di volontà alla cremazione: casi anomali di testamenti olografi – 1/2

Non mancano norme regionali che, introducendo ampio ricorso alle fantasie, hanno introdotto specifici “registri” (a volte per la cremazione, altre volte della cremazione).
E qui, tra le altre previsioni, si può leggere qualcosa del tenore: “… il richiedente consegna, oppure: può consegnare, al funzionario incaricato l’atto contenente la volontà di essere cremato …”, spesso aggiungendovi: “… a tale scopo il comune predispone un modello di dichiarazione.
Testi di questa natura sono presenti, in ordine alfabetico, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Veneto.… ... Leggi il resto

Non tutti i difetti e/o mancanze sono uguali

Essendo stata sollevata questione attorno alle procedure da osservare in un data fattispecie risulta essere stato elaborato un riscontro in cui si teneva conto delle connotazioni specifiche.
Per altro, la soluzione fornita, in relazione agli elementi specifici, porta all’esigenza di evitare generalizzazioni e puntualizzare anche altri aspetti, quanto meno per non generare equivoci, quando un orientamento formato su determinati presupposti venga, debitamente o meno, assunto anche quando i presupposti siano diversi.

La fattispecie, di partenza
Senza rigenerare testi, si riporta la questione per come è stata posta: “Abbiamo un caso di una defunta che era iscritta alla So.Crem.... Leggi il resto

TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 24 agosto 2024, n. 2358

TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 24 agosto 2024, n. 2358

Pubblicato il 24/08/2024
N. 02358/2024 REG.PROV.COLL.
N. 02515/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 2515 del 2023, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati Fabrizio Donegani, Claudia Barzaghi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Comune di Como, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Chiara Piatti, Marilisa Ogliaroso, Antonio Tafuri, Andrea Romoli Venturi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia
– della nota del Servizio stato civile del Comune di Como prot.… ... Leggi il resto

Segnali che preoccupano: modificare o non modificare l’art. 79 D.P.R. 285

Da qualche tempo si stanno verificando interventi, ma anche tentativi di questi, volti a modificare l’art. 79 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.
È stato il caso dell’art. 36-bis D.-L. 21 marzo 2022, n. 21, convertito, con modificazioni, nella L. 20 maggio 2022, n. 51, che ha modificato il comma 2 del citato art. 79, prevedendo che “all’articolo 79, comma 2, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n.... Leggi il resto

TAR Marche, Sez. II, 8 marzo 2024, n. 234

TAR Marche, Sez. II, 8 marzo 2024, n. 234

Pubblicato il 08/03/2024
N. 00234/2024 REG.PROV.COLL.
N. 00283/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 283 del 2023, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato Sergio De Santis, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Comune di -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato Marina Di Concetto, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Andrea Principi in Ancona, via Marsala n.… ... Leggi il resto

Era giorno di equinozio: l’art. 411 comma 4 CP

Era giorno di equinozio quando un (od, una, non importa) passante nei pressi di un parchetto sito nei pressi di scuole elementari e medie (ovviamente, non hanno più questa denominazione, solo che quella qui usata è più breve), quei parchetti di superficie modesta con qualche scivolo, un cavallino in legno su di un mollettone e un paio di panchine, posto in prossimità di una strada urbana, ha notato una chiazza chiara a ridosso di un supporto per l’illuminazione pubblica rivolta alla strada che, apparentemente, poteva sembrare ghiaino macinato più o meno finemente, ma non delle dimensioni che usualmente si riscontrano usati nei vialetti.… ... Leggi il resto

Le nostre linee guida per gli atti di disposizione del post mortem

Occorre, a nostro parere, ricostruire un po’ di storia anche delle varie interpretazioni susseguitesi, per cercare almeno timidamente di assumere una linea ed intraprendere un percorso ermeneutico!
Abbiamo chiesto quindi all’ing. Daniele Fogli di ripercorre quel periodo storico e le interpretazioni che allora vennero date, nonché taluni interventi chiarificatori chiesti al ministero della salute. E Fogli, con una nota, ci ha risposto:

Il problema, come noto, si pose già con l’entrata in vigore della L. 130/2001, che non venne mai attuata con modifica del DPR 285/90, anche se così sarebbe scritto al comma 1 dell’articolo 3.

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Atti di disposizione post mortem – il principio di “poziorità”

Come avviamo visto, nella “electio sepulchri” sovrana ed inoppugnabile è la volontà del de cuius stesso (quando non in contrasto con la Legge).
Se il defunto per disposizione testamentaria o per acta concludentia (esempio: ha tassativamente stabilito nell’atto di fondazione del sepolcro la propria sepoltura in quella determinata tomba di cui è divenuto concessionario), o anche solo verbalmente, ha eletto un preciso luogo cimiteriale per la propria tumulazione/inumazione questo desiderio va rispettato e predomina sempre sul parere, presumibilmente discorde, dei suoi più stretti congiunti.… ... Leggi il resto

Atti di disposizione post mortem – Principi generali

L’ordinamento italiano di polizia mortuaria, pur nella labirintica e eclettica poliedricità delle sue fonti, almeno per le sepolture a sistema di inumazione e di tumulazione, non individua con norma positiva i soggetti legittimati a disporre delle spoglie mortali di un defunto.
Si tratta di una grave lacuna legis.
Nella prassi, invero, i familiari più vicini all’estinto provvedono alla tradizionale sepoltura (terra o loculo) sulla base di un accordo che spesso non traspare o non viene posto in discussione.… ... Leggi il resto

Rapporti “difficili” tra D.P.R. n. 285/1990 e L. n. 130/2001: il principio di poziorità e la teoria del… doppio binario

Della brutta tecnica legislativa adottata dal Parlamento (L. 50/2022) per modificare in realtà la L. 130/2001, si è largamente chiosato in apposito articolo di approfondimento, disponibile sempre sul sito, a questo link: Cremazione ed atto sostitutivo in atto di notorietà: ambiti di applicazione – funerali.org
Non vorrei soffermarmi ulteriormente sull’argomento, ma, a quanto pare, sembra che per le Camere il riferimento oggetto di potenziale novella sia ancora il D.P.R. n. 285/1990 e non già il cit.… ... Leggi il resto

Sarebbe realizzabile un “bosco cinerario”?

Su questo portale l’8 gennaio scorso ha trovato pubblicazione l’articolo: “ Il bosco cinerario dell’Alsazia “.
Persona non ascrivibile al contesto dei c.d. addetti ai lavori ha posto la questione se una simile impostazione potesse essere realizzata anche in Italia, questione rispetto alla quale ci si prefigge di pervenire ad un’analisi che porti ad una qualche risposta.

Partendo dal D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., si dovrebbe partire dal suo art. 80, comma 3 per il quale:
3.... Leggi il resto

Quanto è ammissibile autorizzare la dispersione delle ceneri di defunti ante L. 30 marzo 2001, n. 130?

Talora accade che la L. 30 marzo 2001, n. 130 venga esposta a difficoltà interpretative, con la generazione di “interpretazioni”, per l’appunto, non tra loro coerenti, quando non anche contrapposte. Non si tratta di “vizi” di cui si affetta la legge, quanto del fatto che la realtà si rappresenta molto più articolata e piena di variazioni ben oltre quanto il “legislatore” possa prevedere o avere previsto. E non sempre chi aderisca da un’interpretazione riesce a confrontarsi con quanti argomentino diversamente, in particolare quando gli “angoli di visuale” non siano paritari, tendendosi, qui o là, a privilegiare alcuni aspetti, comprimendo approcci in cui siano considerate plurime angolazioni di visuale, specie quando i livelli di preparazione non siano adeguati o di abbastanza pari consistenza.… ... Leggi il resto

Contenziosi tra parenti, di diverso grado, in materia di cremazione

Il fatto
In una data realtà è deceduta una persona (accade un po’ dovunque) che aveva un’unica/o figlia/o (cioè, parente in linea retta discendente di 1° grado), la/il quale, in applicazione dell’art. 3, comma 1, lett. b), n. 3) L. 30 marzo 2001, n. 130, provvede a rendere, nelle dovute forme, all’Ufficiale dello stato civile la manifestazione della volontà alla cremazione della persona defunta, con la conseguenza che viene formata l’autorizzazione alla cremazione e il feretro perviene all’impianto di cremazione per l’esecuzione della cremazione.… ... Leggi il resto

La cremazione di nato morto

Fortunatamente le condizioni generali della salute sono migliorate nell’ultimo, e più, secolo, cosicché i vasi di nati morti sono decisamente diminuiti, anche grazie a tutta una serie di misure di prevenzione, oltretutto disponendo di tecnologie impensabili sono pochi decenni addietro, che oggi sono poste in essere a tutela della maternità. Purtroppo, ve ne sono ancora.
L’art. 7 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., al comma 1, esclude, per così dire, dall’ambito della propria applicabilità proprio i nati morti, per i quali “Per i nati morti, fermo restando le disposizioni dell’art.... Leggi il resto