Traslazione di SS. Reliquie o semplice… trasporto mortuario?

Ma le SS. reliquie, quando constino di ossa umane o resti mortali, per un mica tanto fantasioso trasporto, magari il giorno della processione in onore del Santo Patrono, come debbono esser movimentate? Occorre l’autorizzazione al trasporto? di chi sono, in ultima analisi? Chi ne dispone? A quale persona (più facilmente giuridica) appartengono? Alla Chiesa forse? Essendo comunque spoglie mortali sono soggette al controllo della polizia mortuaria?
Sorge il dubbio perchè ci è capitato di seguire, seppur di lontano una querelle volgarmente sulla “roba” (di verghiana memoria), tra opposte fazioni di una chiesa fortunatamente non cattolico-romana.… ... Leggi il resto

Non basta considerare la data di promulgazione

Talora capita di leggere affermazioni che si dolgono del fatto che questa o quella disposizione, sia essa di legge che di regolamento, “richieda” modificazione in quanto risalente ad una data epoca, magari solo alcuni anni o pochi decenni addietro.
Non si intende qui negare come vi siano disposizioni che meriterebbero interventi che tengano conto dei mutamenti intervenuti, ma unicamente argomentare come utilizzare il parametro temporale, specie quando assunto isolato da ogni contesto, non sia, di per sé stesso, uno strumento utile, men che meno efficiente e funzionale.… ... Leggi il resto

Il D.P.R. n. 285/1990: prospettive ed evoluzioni in corso…

È ancora valido, su tutto il territorio nazionale, il corpus del D.P.R. 285/90, seppur con andamento “carsico” ed a scomparsa (nessuna Regione ha ancora osato “abolirlo” espressamente, non avendone, per altro, il diritto). Anzi, in molte Leggi Regionali esso è più volte richiamato, con uno strano giuoco di rimandi e simmetrie.
Semmai, si è privilegiato una tecnica legislativa volta alla sovrapposizione (o, rectius, giustapposizione?) dei diversi piani normativi, i quali a volte possono convergere, copiandosi a vicenda o, peggio ancora divaricarsi, ingenerando pericolose antonimie, per chi, almeno, creda ancora nella certezza del diritto.… ... Leggi il resto

Potestà legislative: le molte difficoltà di applicazione

Anche se possa apparire strano o, meglio, riferibile ad una sorta di “archeologia giuridica” (dato che molte persone non erano ancora “operative”), vi è ancora chi ricorda quanto prevedesse l’art. 117 Cost., prima dell’entrata in vigore (avvenuta l’8 novembre 2001) della L. Cost. 18 ottobre 2001, n. 3.
Infatti, il suo testo originario era:

“””
[I] La Regione emana per le seguenti materie norme legislative nei limiti dei principî fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato, sempreché le norme stesse non siano in contrasto con l’interesse nazionale e con quello di altre Regioni: [ 1 ] = ordinamento degli uffici e degli enti amministrativi dipendenti dalla Regione; = circoscrizioni comunali; = polizia locale urbana e rurale; = fiere e mercati; = beneficenza pubblica ed assistenza sanitaria ed ospedaliera; = istruzione artigiana e professionale e assistenza scolastica; = musei e biblioteche di enti locali; = urbanistica; = turismo ed industria alberghiera; = tranvie e linee automobilistiche di interesse regionale; = viabilità, acquedotti e lavori pubblici di interesse regionale; = navigazione e porti lacuali; = acque minerali e termali; = cave e torbiere; = caccia; = pesca nelle acque interne; = agricoltura e foreste; = artigianato; = altre materie indicate da leggi costituzionali.

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Luogo di morte…fittizio

L’art. 138 R. D. 9 luglio 1939, n. 1238 recitava:
“[I] La dichiarazione di morte è fatta entro ventiquattro ore dal decesso all’ufficiale dello stato civile del luogo da uno dei congiunti o da persona convivente col defunto o da un loro delegato o, in mancanza, da persona informata del decesso. Se la morte avviene fuori dell’abitazione del defunto, la dichiarazione può anche essere fatta da due persone che ne sono informate.
[II] In caso di morte in un ospedale, collegio, istituto o stabilimento qualsiasi, il direttore o chi ne è delegato dall’amministrazione deve trasmettere avviso della morte, nel termine fissato nel comma precedente, all’ufficiale dello stato civile con le indicazioni stabilite nell’art.... Leggi il resto

Un’ulteriore disciplina anche…comunale sull’attività funebre?

Premessa di ordine generale: i Comuni hanno potestà regolamentare loro spettante per l’art. 7 testo unico Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e succ. modif., cioè “ … nelle materie di propria competenza ed in particolare per l’organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l’esercizio delle funzioni …”, ma anche quella loro attribuita dall’art. 117, comma 6, terzo periodo, Cost.… ... Leggi il resto

Polizia Mortuaria: come si configura questo servizio complesso?

“Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος”, ossia, come dunque recita il celebre prologo del Santo Evangelo, secondo Giovanni, redatto nell’antica lingua ed alfabeto greco,: “In principio era il Verbo”… Più prosaicamente, nel nostro tanto vilipeso comparto funerario: in origine vi fu documento per la semplificazione e revisione delle procedure sanitarie divenute – ed è vox populi – da tempo inveterato obsolete, di cui al provvedimento 9 febbraio 2006, assunto dai Presidenti delle Regioni ex art. 4 del D.Lgs.… ... Leggi il resto

Il nome delle norme

Nel libro della Genesi (II,20) si legge che l’uomo ha (avrebbe, in assenza di altre fonti di documentazione) dato il nome agli animali, previa “delega” (II,18).
Prendendo in considerazione l’art. 1 Disposizioni sulla legge in generale (abbreviabile anche come “Preleggi), sono individuate le fonti del diritto, tra le quali sussiste un gerarchia (Cfr.: succ. art. 4, nei suoi due commi).

Non sono mancate formulazioni …”strane”.

Le fonti del diritto
Costituiscono fonti del diritto: 1) le leggi, 2) i regolamenti, 3) le norme corporative (che trascureremo del tutto per effetto del D.… ... Leggi il resto

Se l’Ufficiale di Stato Civile non è proprio un…”guerriero” del diritto funerario

Cara Redazione,

Si presenta un caso di morte nel Comune di A. Trasporto a “cassa aperta” nel Comune di B. Tumulazione nel cimitero del Comune di C.
Chi forma l’atto di morte allegando ex post il certificato necroscopico, ontologicamente indispensabile al rilascio delle autorizzazioni alla sepoltura? Chi accorda le prefate autorizzazioni?


Nel nostro quotidiano dissertare sullo scibile funerario, non entriamo – per carità – nel vivo di alcune “perle”, di ricorrente, ma rara, venustà, affacciate in qualche domanda, pervenuta in Redazione, come quella per cui sarebbe il Comune intermedio (nel quale la salma è stata trasportata per la veglia funebre a cassa aperta) ad accordare, ricevuto il certificato della avvenuta visita necroscopica, l’autorizzazione alla sepoltura, non tanto perché non si possa più parlare genericamente di seppellimento, ma di inumazione, oppure – distintamente- di tumulazione, (sembra un puro nominalismo, ma anche la terminologia linguistica, nelle scienze giuridiche, riveste la sua importanza!),… ... Leggi il resto

Stato Civile & Polizia Mortuaria (un binomio indissolubile)

Quanto s’intersecano inscindibilmente polizia mortuaria e ordinamento di Stato Civile!

E’ interessante un parallelismo tra le varie Leggi Regionali che hanno introdotto e liberalizzato l’istituto del trasporto a cassa aperta, in regime di D.P.R. 285/1990, invece, fortemente inibito e compresso.

Non ancora paghi e mai domi di queste lunghe dissertazioni funerarie ricordiamo, in ultima analisi, questi concetti: il trasporto di salma, anche se “legittimato” da certificazione del medico, il quale assicura come ciò possa realizzarsi senza pregiudizio per la salute pubblica e che non vi è sospetto di  morte dovuta a fatto criminoso, è del tutto indipendente dai processi di cui all’art.… ... Leggi il resto

Unione tra Comuni: polizia mortuaria…in condominio?

È da premettere che l’art. 32 del decreto legislativo 18.8.2000 n. 267, nella sua prima e vecchia formulazione, avrebbe configurato le unioni di Comuni come strumento per l’esercizio in forma associata di una pluralità di funzioni di loro competenza, non più dunque finalizzato alla fusione degli enti interessati, così come previsto dall’originario art. 26 della legge 142/90.
Siffatta forma associativa, in base al disposto degli articoli 2 e 32 del citato T.U. 267/2000, sarebbe stata qualificata come ente locale – che si sarebbe aggiunto nel panorama degli enti locali, ai Comuni – e si sarebbe dovuto dotare di proprio statuto, il quale avrebbe individuato, tra i Sindaci dei Comuni interessati, il presidente dell’Unione.… ... Leggi il resto

Corte Costituzionale, 30 luglio 2020, n. 180

Corte Costituzionale, 30 luglio 2020, n. 180

MASSIMA
Corte Costituzionale, 30 luglio 2020, n. 180

Le norme regolamentari non possono essere ascritte «all’area dei principi fondamentali» delle materie concorrenti, «in quanto la fonte regolamentare, anche in forza di quanto previsto dall’art. 117, sesto comma, Cost., sarebbe comunque inidonea a porre detti principi» e, quindi, a vincolare il legislatore regionale. D’altro canto, la Corte Costituzionale ha ritenuto che gli atti di normazione secondaria possano vincolare la potestà legislativa regionale, ma solo in ben circoscritte ipotesi, ovvero quando, «in settori squisitamente tecnici», intervengono a completare la normativa statale primaria.… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. I, 16 giugno 2020, n. 2431

TAR Campania, Napoli, Sez. I, 16 giugno 2020, n. 2431

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. I, 16 giugno 2020, n. 2431
L’art. 83 d. lgs. 6/9/2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonche’ nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136) impone all’ente locale di: “acquisire la documentazione antimafia … prima di stipulare, approvare o autorizzare i contratti e subcontratti relativi a lavori, servizi e forniture pubblici, ovvero prima di rilasciare o consentire i provvedimenti indicati nell’articolo 67”, che fa specifico riferimento alle “licenze o autorizzazioni di polizia e di commercio” e, pertanto, al provvedimento autorizzatorio richiesto per lo svolgimento dell’attività funeraria.
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Consiglio di Stato, Sez. II, 25 maggio 2020, n. 3317

Consiglio di Stato, Sez. II, 25 maggio 2020, n. 3317

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. II, 25 maggio 2020, n. 3317

La condizione di inedificabilità assoluta del suolo destinato a fascia di rispetto cimiteriale, la quale discende dall’esistenza stessa del vincolo sancito dalla legge, risulta chiaramente dal disposto normativo ed è stata in numerose occasioni confermata dalla giurisprudenza, che ne ha ribadito la natura conformativa e l’efficacia diretta, indipendente da qualsiasi recepimento in strumenti urbanistici, inidonei, per loro natura, ad incidere sulla sua esistenza o sui suoi limiti (per tutti, con ampiezza di riferimenti, C.d.S.,… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. II, 27 aprile 2020, n. 2670

Consiglio di Stato, Sez. II, 27 aprile 2020, n. 2670

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. II, 27 aprile 2020, n. 2670
In materia di vincolo cimiteriale va evidenziato che l’opera edilizia abusiva vada identificata, ai fini della eventuale concessione in sanatoria, con riferimento all’unitarietà dell’edificio realizzato, restando irrilevante il suo preteso frazionamento in distinte porzioni: cfr. Cons. Stato, sez. VI, 10 maggio 2013, n. 2541; id., sez. V, 3 luglio 2003, n. 3974).
Non può essere invocata a la vigente disposizione dell’art.
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