E dopo l’immemoriale? Obiter dictum della sent. Cass. Civ. n. 21598/2018

“Quando e se realmente applicato l’immemoriale riconosce la sussistenza pregressa di una concessione cimiteriale”, così hanno stabilito le sezioni unite civili della Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 21598 del 4 settembre 2018, tra l’altro.

Quindi, questi brevi appunti di diritto funerario si concentreranno sull’obiter dictum di tale sentenza, ossia sui risvolti forse anche indiretti e secondari della decisione, ma di grande valore didattico per chi abbia avuto la pazienza di seguirci in questa lunga saga di articoli ed approfondimenti sull’istituto remoto dell’immemorabile, da usarsi – può persino essere – come concreta soluzione, davvero esperibile per risolvere casi altrimenti impossibili, entro la cornice dell’Ordinamento Italiano di Polizia Mortuaria, senza adire il Giudice Ordinario.… ... Leggi il resto

Cimiteri consortili

Fermo restando che l’art. 337 T.U.LL.SS., R. D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m. dispone che
“[I] Ogni comune deve avere almeno un cimitero a sistema di inumazione, secondo le norme stabilite nel regolamento di polizia mortuaria.
[II] Il cimitero è posto sotto la sorveglianza dell’autorità sanitaria, che la esercita a mezzo dell’ufficiale sanitario.
[III] I piccoli comuni possono costruire cimiteri consorziali.
si può notare che il comma 3 ammette e tollera un’eccezione rivolta ai “piccoli comuni”, per altro non dando alcuna indicazione attorno a quali siano i comuni da qualificare quali “piccoli”.… ... Leggi il resto

Il cimitero italiano dal 1800 alla seconda guerra mondiale

L’inumazione è stata, per molto tempo, un sistema di sepoltura assicurato gratuitamente, a carico della collettività, così come il trasporto funebre in privativa (Art. 1 comma 1 punto 8 R.D. n.2578 del 15 ottobre 1925 ora abrogato con l’Art. 35, 12, lett. g) L. 28/12/2001, n. 448) e la stessa provvista dei feretri, oltre all’ovvia realizzazione e manutenzione dei cimiteri (Art. 824 comma 2 Cod. Civile, Art. 51 comma 1 D.P.R 285/90, Art. 91 lett. f) punti 11 e 14 T.U.L.P.C.… ... Leggi il resto

Dal 2028 al 2032

Può accadere che vi siano interventi che comportano la necessità di operare, anche se, a stretto rigore, dovrebbero farlo altri, i c.d. interessati.
Vi sono infatti situazioni in cui chi dovrebbe, magari ex lege provvedere non lo faccia, indipendentemente se questa inattività sia volontaria oppure involontaria (a volte, magari, per il solo fatto di non avere conoscenza, notizia di quanto richieda di provvedere).
Ciò può accadere (e.g.) in ambito funebre, allorquando vi sia il c.d.… ... Leggi il resto

Il sindaco è una “strana bestia”

La figura del sindaco è ampiamente poliedrica, riunendo in sé una pluralità di “componenti”.
Infatti, è 1 responsabile dell’amministrazione del comune, 2 rappresenta l’ente, 3 convoca, e presiede, la giunta comunale (ma anche il consiglio comunale quando non sia prevista la figura del presidente di questa assemblea), 4 sovraintende (incidentalmente, sovraintendenza non è eseguire direttamente) al funzionamento dei servizi e degli uffici, 5 sovraintende all’esecuzione degli atti, 6 fatto salva la distinzione tra funzioni, non derogabile se non per espressa disposizione di legge, esercita le funzioni che gli sono attribuite da 6.1 leggi, 6.2 dallo statuto, 6.3 dai regolamenti, 7 sovraintende, altresì, all’espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite, o delegate al comune, 8 esercita, altresì, le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge.… ... Leggi il resto

“Lucro” e “Speculazione” nelle concessioni cimiteriali: gli effetti giuridici di natura punitiva

“Alcuni Autori hanno affermato che i due termini di “lucro” e “speculazione” debbano essere considerati in senso neutro e tecnico, quali definiti dal Codice Civile, in funzione di una certa presa di distanza da altri significati che possano dedursi, a volte, dal c.d. linguaggio comune, laddove, in questo ultimo contesto, possono aversi elementi semantici connotati da giudizi di valore e merito, talora anche negativi”. (Così, almeno, ci rammenta Sereno Scolaro, sulla pagine de: “I Servizi Funerari”, n.1/2016″).… ... Leggi il resto

Il responsabile del servizio di custodia dei cimiteri

In ambito cimiteriale è nota la figura del custode del cimitero, figura tradizionale, che ora non è più presente (fatta salva la citazione fattane dall’art. 56 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., in termini di “alloggio del custode” tra gli impianti e dotazioni cimiteriali da considerare nella relazione tecnico-sanitaria che accompagna i progetti di ampliamento o costruzione dei cimiteri), almeno nel senso di figura a cui siano commesse specifiche funzioni, anche amministrative.
Questo ruolo è, oggi, affidato alla figura del responsabile del servizio di custodia del cimitero, alla luce dell’art.… ... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. III Pen., 20 settembre 2021, n. 34640

Corte di Cassazione, Sez. III Pen., 20 settembre 2021, n. 34640

Corte di Cassazione
Penale Sent. Sez. 3 Num. 34640 Anno 2021
Presidente: ANDREAZZA GASTONE
Relatore: ZUNICA FABIO
Data Udienza: 05/05/2021
SENTENZA
sul ricorso proposto da
D. Paola, nata a Palermo il 14-07-1968,
avverso la sentenza del 17-07-2019 del Tribunale di Marsala;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e ii ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Fabio Zunica;
lette le conclusioni rassegnate ex art. 23 comma 8 del decreto legge n.… ... Leggi il resto

Quanto “valgono” le cattive consuetudini operative?

Talvolta, qui o là, si registrano prassi operative che è abbastanza difficile modificare, anche se si rilevi (quando lo si rilevi) che esse non sono particolarmente corrette, in particolare quando la loro consuetudine porti a considerarle come talmente d’uso da non richiedere aggiustamenti. Si è spesso argomentato che sia più agevole modificare una norma, che un’abitudine (specie se “cattiva abitudine”). Vi è stata una situazione, affrontata dalla Corte dei Conti, Sez. Giurisd. Reg. Toscana, 29 aprile 2020, n.… ... Leggi il resto

Sepolcri Privati: da familiari ad ereditari?

Ammettettiamo ora, la trasformazione di un sepolcro da gentilizio (cioè, di famiglia) ad ereditario (aspetto sui cui si entra di seguito), per esplicita previsione del regolamento comunale di polizia mortuaria.

Il  rapporto di concessione, quando sia sorto, continua alle medesime condizionio di diritto originarie, mutando unicamente la figura del concessionario.

In ogni caso, sia che permanga quale sepolcro di famiglia, o si trasformi in ereditario, deve escludersi la possibilità di estumulazione di feretri tumulati, salvo che nel caso di cui all’art.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

Ai fini dell’annullamento di una concessione di area cimiteriale, nonché delle autorizzazioni alla costruzione di cappella funeraria e paesaggistica, nonché di sospensione dei lavori nel frattempo realizzati, non è sufficiente richiamare l’esigenza di assicurare l’esigenza di una disponibilità superficiaria per le inumazioni ordinarie (art. 58 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285), né quella che all’assegnazione di aree cimiteriali (art.… ... Leggi il resto

Inumazione temporanea?

Il TAR Campania, Napoli, Sez. I, 25 maggio 2020, n. 1970 (reperibile anche nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM) ha riguardato un contenzioso sollevato avverso la deliberazione comunale che determinava le tariffe di determinate operazioni cimiteriali, compresa l’inumazione e l’esumazione, eccependo alcuni ritenuti vizi, come la pretesa del pagamento anticipato (cioè, prima dell’esecuzione delle operazioni), ma anche contestandosi le modalità di determinazione della tariffa per una “inumazione perpetua” che avrebbe prescisso dai criteri di calcolo del canone concessorio per il suolo cimiteriale.… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. I, 25 maggio 2020, n. 1970

TAR Campania, Napoli, Sez. I, 25 maggio 2020, n. 1970

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. I, 25 maggio 2020, n. 1970
Il Consiglio comunale ha competenza sulla “disciplina generale delle tariffe per la fruizione di beni e servizi”, mentre la disciplina di dettaglio spetta all’organo avente competenza residuale su tutti gli atti rientranti nelle funzioni degli organi di governo e non riservati dalla legge al Consiglio.
La previsione di corresponsione anticipata sia del costo dell’inumazione sia di quello successivo relativo all’esumazione, consentendo, ragionevolmente, la copertura di tutti i costi necessari per la gestione della salma già al momento della sepoltura, semplificando la procedura ed evitando l’aggravio del bilancio comunale dovuto alla “esumazione d’ufficio” conseguente all’eventuale mancato versamento della tariffa da parte dell’interessato al momento in cui fosse maturato il lasso temporale necessario.
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Corte dei Conti, Sez. Giurisd. Reg. Toscana, 29 aprile 2020, n. 98

Corte dei Conti, Sez. Giurisd. Reg. Toscana, 29 aprile 2020, n. 98

MASSIMA
Corte dei Conti, Sez. Giurisd. Reg. Toscana, 29 aprile 2020, n. 98
La Corte di Cassazione (v. per tutte ord. 20682/2018 – Cass. SU 301/2013), ha affermato che deve essere riconosciuta la giurisdizione del giudice amministrativo ogni qual volta una controversia riguardi il contenuto dell’atto concessorio e cioè i rapporti reciproci fra Amministrazione e concessionario, ponendo in discussione il rapporto stesso nel suo aspetto genetico e funzionale.
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Consiglio di Stato, Sez. V, 17 aprile 2020, n. 2471

Consiglio di Stato, Sez. V, 17 aprile 2020, n. 2471

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 17 aprile 2020, n. 2471
Con riguardo al regime di incompatibilità tra le funzioni svolte nel procedimento e quelle di presidente della Commissione, il fondamento è di stretto diritto positivo, e va rinvenuto nel più volte ricordato art. 77, comma 4, del d.lgs. n. 50 del 2016.Occorre peraltro rilevare che la norma in questione ha la stessa portata oggettiva dell’art.
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TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659

TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659

MASSIMA
TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659
In funzione della destinazione familiare impressa alle sepolture gentilizie, giusta espressa previsione, contenuta rispettivamente negli atti concessori, nei regolamenti locali e nei regolamenti nazionali di Polizia Mortuaria, è assolutamente vietato al concessionario di una sepoltura gentilizia adibire sistematicamente le sepolture alla tumulazione di soggetti estranei alla famiglia come intesa dal regolamento cimiteriale, tranne casi eccezionalmente autorizzati dall’Ente concedente a termini di regolamento.
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