TAR Umbria, Sez. I, 21 maggio 2018, n. 359

TAR Umbria, Sez. I, 21 maggio 2018, n. 359

MASSIMA
TAR Umbria, Sez. I, 21 maggio 2018, n. 359
Gli atti amministrativi regionali contenenti linee d’indirizzo emanate ai fini dell’esercizio della potestà regolamentare locale in materia di cremazione, dispersione delle ceneri e servizi cimiteriali, da recepire con atti comunali “sulla base della relativa autonomia normativa”, costituiscono atto evidentemente transitorio e privo di natura normativa, in quanto atto generale non cogente per i comuni, né direttamente innovativo dell’ordinamento, lasciandosi ampio spazio all’autonomia regolamentare, costituzionalmente garantita ex artt.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2017/3-b

L’ufficio cimiteriale del Comune veneto di … riceve richieste di dispersione in natura, all’interno del territorio comunale, delle ceneri di persone morte dopo l’entrata in vigore della L. 130/2001 e prima dell’entrata in vigore della L.R. Veneto 18/2010, attuativa della L. 130/2001.
La nostra autorizzazione viene rilasciata sulla base della dichiarazione resa dagli stessi familiari tenuti a manifestare la volontà alla cremazione. In tale atto i familiari dichiarano che era volontà del defunto che le proprie ceneri fossero disperse in natura, indicando eventualmente il luogo esatto di dispersione e l’esecutore testamentario.
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Quesito pubblicato su ISF2017/2-d

La regione Calabria è una delle pochissime regioni che non ha adottato una propria legislazione in campo funerario. Se quindi un nostro associato Socrem decidesse per la dispersione ceneri o l’affido familiare, entrambi non potrebbero essere autorizzati (e l’urna dovrebbe rimanere custodita nel locale cimitero fino alla approvazione di precisa legge regionale). O esiste altro modo per ovviare a tale carenza? Non essendoci tale legge non sono nemmeno sorti, nei vari cimiteri calabresi, né giardini del ricordo, né cinerari comuni.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2017/2-a

Si chiede se sia lecito che il Comune in cui deve avvenire una dispersione di ceneri – già autorizzata da altro Comune – richieda all’utente il pagamento di una tariffa per effettuare sul proprio territorio tale operazione?

Risposta:
Si premette che il limite alla tariffa concernente la dispersione delle ceneri in cimitero è contemplato dall’art. 5, comma 2 L. 30/3/2001, n. 130, cui ha fatto seguito (da ultimo) l’art. 4, comma 1 decreto Ministro dell’ Interno, di concerto col Ministro della Salute, 1/7/2002.… ... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. VI pen., 19 settembre 2016, n. 38757

Corte di Cassazione, Sez. VI pen., 19 settembre 2016, n. 38757
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Corte di Cassazione, Sez. VI pen., 19 settembre 2016, n. 38757
Dovendosi distinguere tra i reati considerati dagli art. 411 oppure 412 C.P. in cui in entrambi vi è presenza del nascondimento del cadavere, per consolidato e risalente insegnamento giurisprudenziale, per il quale “Il reato di cui all’art. 411 cod. pen. (distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere) pur realizzandosi con il nascondimento di un cadavere, si differenzia dal reato di cui aIl’art.
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Quesito pubblicato su ISF2015/1-g

Chi ha ottenuto lo sbattezzo dalla Chiesa Cattolica, ha comunque diritto alla cremazione ed alla conservazione delle ceneri in cimitero?

Risposta:
Allo scrivente non risultano normative diverse. Quel che conta è il rispetto dei parametri della autorizzazione ambientale. Anche perché i moderni forni crematori, che hanno sistemi filtranti adeguati, non hanno problemi di emissioni fuori norma.
È però sempre importante curare la manutenzione dell’impianto. I problemi spesso derivano, ad es., da filtri a maniche bruciati a causa della temperatura troppo elevata dei fumi di combustione.… ... Leggi il resto

TAR Sardegna, Sez. II, 5 febbraio 2014, n. 100

Norme correlate:
Legge n. 130/2001
Art 74 Regio Decreto n. 262/1942
Art 75 Regio Decreto n. 262/1942
Art 76 Regio Decreto n. 262/1942
Art 77 Regio Decreto n. 262/1942

Riferimenti: TAR Sardegna, Sez. II, 5 febbraio 2014, n. 100<

TAR Sardegna, Sez. II, 5 febbraio 2014, n. 100
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 695 del 2013, proposto da:
Livia Boccara, Edilio Andrea Siddi e Elena Siddi, rappresentati e difesi dagli avv.… ... Leggi il resto