Il caso dei sepolcri privati fuori dai cimiteri
Una fattispecie radicalmente diversa si ha per i sepolcri privati fuori dai cimiteri, di cui all’art. 104 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s,m., i quali trovano anche classificazione catastale (cat. E9), in cui non solo il carattere patrimoniale è maggiormente accentuato, ma altresì la cui realizzazione (anche qui si può parlare di “concessione” – comma 3 del sopra citato art. 104, ma il cui oggetto non è il diritto d’uso di porzione di area cimiteriale, quanto il diritto di usare ai fini sepolcrali la cappella privata -gentilizia – o, altrimenti, concessione a realizzare su proprio fondo cappella ad uso della propria famiglia) è condizionata all’imposizione, con atto pubblico unilaterale debitamente oggetto di trascrizione (si tratta in sostanza di un’auto-imposizione) [13], dei vincoli di inalienabilità ed inedificabilità sui fondi, di proprietà della famiglia, nei limiti del raggio di 200 m.,… ... Leggi il resto