TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 28 febbraio 2024, n. 804

TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 28 febbraio 2024, n. 804

Pubblicato il 28/02/2024
N. 00804/2024 REG.PROV.COLL.
N. 01230/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1230 del 2020, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato Angelo Danilo Costa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in San Cataldo, via Marianopoli n.… ... Leggi il resto

Istituzione famigliare e diritto di sepolcro: centralità del regolamento municipale di polizia mortuaria

Secondo un illustre autore (Sereno Scolaro), l’esplicitazione dei familiari, aventi diritto alla tumulazione nel sepolcro familiare, dovrebbe essere demandata unicamente alla regolamentazione comunale, sempre che il fondatore del sepolcro non abbia indicato i parametri per decidere oggettivamente (o compiendo una cernita, in qualche misura anche di “soggettiva” specificazione?) quali siano i familiari aventi diritto.
In tal evenienza quest’ultima istruzione dovrà essere considerata prevalente, ma solamente *quando* e *se* non in contrasto con la Legge, poiché questa è sempre, per gerarchia, sovraordinata alla stessa lex sepulchri (la quale, nel merito, presenta profili para-contrattuali).… ... Leggi il resto

Electio Sepulchri: scelta personalissima e forma dell’atto di volontà

Lo ius eligendi sepulchrum si attua mediante la electio sepulchri, la quale, poi, si materia in una dichiarazione unilaterale di volontà, che può esser resa con ampia libertà di forma.

L’essenziale è che il volere sia formulato in modo sicuro, meglio se per iscritto, univocamente finalizzato all’indicazione del modo e del luogo di sepoltura delle proprie mortales exuviae, tanto che non può mai ravvisarsi in un semplice desiderio, in una eterea o vaga aspirazione incapace di tradursi in termini di irrevocabile e non contestabile orientamento.… ... Leggi il resto

Succede in Cassazione: il diritto a disporre di sè, per il proprio post mortem

La vicenda giudiziaria di cui trattiamo (culminata nella pronuncia della Suprema Corte n.12143 del 23 maggio 2006) ha visto contrapporsi la richiesta dei fratelli viventi di tumulare il corpo della sorella presso la tomba della loro famiglia, versus la precisa istanza di mantenere la medesima nel sepolcro stabilito dal coniuge superstite.

I fratelli hanno giustificato il proprio petitum sostenendo l’esistenza di un preciso mandato loro conferito in vita dalla defunta per la sua sepoltura nella tomba che ospita le spoglie della famiglia di provenienza.… ... Leggi il resto

Usurpazione di sepolcro

Desidero sottoporre alla Vs. attenzione un caso davvero singolare che ho intitolato, appunto, “usurpazione di sepolcro”.

Alla morte di Tizio Tiziani, la famiglia si reca presso il locale cimitero e riesce in qualche modo può anche esser surrettizio – ma ancora da accertare – a convincere l’impiegato addetto che il defunto Tizio è titolare del diritto di sepoltura nel sepolcro della famiglia Tiziani.
Indotto probabilmente in errore, l’impiegato omette di chiedere l’autorizzazione al fondatore del sepolcro così come omette di accertare il contenuto dell’atto di fondazione del sepolcro (che stabilisce chi sono gli aventi diritto) nonché il grado di parentela del defunto con il fondatore.

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Diritto di Sepolcro – 3/3

L'articolo è parte 3 di 3 nella serie Diritto di sepolcro

Sepolcro – Godimento ed eventuale trasmissibilità

Retaggi normativi di un antico passato, ad esempio gli articoli 79 e 80 del vecchio ed abrogato Regolamento Cimiteriale del Comune di Napoli, avrebbero consentito [1] la concessione tra privati per le cappelle, le edicole ed i monumenti dopo un quinquennio dalla costruzione e dietro al pagamento di un compenso al Comune; di conseguenza, esclusivamente l’atto notarile di trasferimento tra privati di una cappella funeraria in violazione delle predette norme del Regolamento Cimiteriale rientrerebbe nell’ambito degli atti vietati al notaio ex art.… ... Leggi il resto

Diritto di Sepolcro – 2/3

L'articolo è parte 2 di 3 nella serie Diritto di sepolcro

Sepolcro – Le diverse fattispecie giuridiche

Con la novella n. 285 del 1990, il Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria, nell’art. 93 ha da ultimo, così, stabilito: «Il diritto di uso delle sepolture private concesse a persone fisiche è riservato alle persone dei concessionari e dei loro familiari; (…)
Può altresì essere consentita, su richiesta di concessionari, la tumulazione [1] di salme di persone che risultino essere state con loro conviventi, nonché di salme di persone che abbiano acquisito particolari benemerenze nei confronti dei concessionari, secondo i criteri stabiliti nei regolamenti comunali».… ... Leggi il resto

Diritto di Sepolcro – 1/3

L'articolo è parte 1 di 3 nella serie Diritto di sepolcro

Sepolcro – Diritto Vigente

Gli Jura Sepulchri rivelano, come sempre, una forte sintesi (o … commistione?) tra diritto pubblico e diritto privato, quasi si trattasse di un “connubio funerario”, tra regole di diversa specie e funzione, ma essi si distinguono anche per questa ragione di fondo: il diritto di sepolcro (= nel senso di essere sepolti) è principalmente un diritto personale, collegato all’appartenenza della famiglia (discendenza), e i cui elementi di patrimonialità [1], pur innegabili, sono strumentali e dipendenti rispetto al diritto principale, ossia quello di essere sepolti, ed esso, non dimentichiamo, è pur sempre di ordine intimo, affettivo, morale [2] e, quindi, “personalissimo”.… ... Leggi il resto

TAR Sicilia, Palerno, Sez. II, 14 novembre 2022, n. 3218

TAR Sicilia, Palerno, Sez. II, 14 novembre 2022, n. 3218

Pubblicato il 14/11/2022
N. 03218/2022 REG.PROV.COLL.
N. 01017/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1017 del 2022, proposto da
Paolina C., rappresentata e difesa dagli avvocati Girolamo Rubino, Vincenzo Airò, con domicilio digitale come da registro tenuto presso il Ministero della Giustizia;
contro
Comune di Burgio, non costituito in giudizio;
per l’annullamento
del silenzio formatosi, ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

Diritto di sepolcro: dall’antica Roma ciceroniana all’attuale D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285

In una notte buia e tempestosa, vagando sul web, alla disperata ricerca di qualche nozione dell’antico diritto di Roma, riguardo al regime giuridico cui sarebbero stati assoggettati i beni funerari mi sono casualmente (…o quasi!) imbattuto in un autorevole chiosa ad un parere del Consiglio di Stato, da parte del Dr. Remo Giovannelli.
In questa disamina l’autore analizza alcuni istituti che derivano direttamente dal diritto romano, in cui vigeva pur sempre – non dimentichiamo mai – la distinzione tra le cose di diritto divino (res divini iuris), e le cose di diritto umano (res humani iuris) [1].… ... Leggi il resto

Atti di disposizione sul post mortem: parenti, famigliari o… congiunti?

Il carattere esemplificativo ed emblematico del titolo, volutamente obliquo e provocatorio, di questa breve analisi è pure (si spera involontariamente!) confermato dall’art. 46 della L.R. Veneto n. 18/2010, il quale, con riferimento alla cremazione, oltre alla volontà del defunto, contempla quella dei familiari (in senso stretto o paradigmatico???), rinunciando quindi all’elenco dettagliato della legge statale di principio…e qua qualche dubbio di costituzionalità potrebbe spontaneamente sorgere.
Già la L. n. 130/2001 presenta, infatti, questa ambiguità semantica nello sviluppo del suo poliedrico art.… ... Leggi il resto

Tra semplici diritti privati e non patrimoniali e diritti personalissimi: la disputa sullo jus sepulchri

Esito, a nostro avviso esiziale, di un possibile diritto di proprietà formale, molto teorico, per altro, esercitato dal famigliare sul cadavere del de cujus  è ben evidente negli sviluppi logici di taluna giurisprudenza minoritaria particolarmente votata all’argomentazione categoriale.

Secondo questi orientamenti anche piuttosto estremi, a titolo esemplificativo, dopo aver qualificato il corpo inanimato come res extra commercium, grazie a più pronunce di merito,  si veda:  Trib. Terni, 28/02/2011 “[…] il diritto del familiare di disposizione del cadavere altrui (che costituisce una cosa extra commercium) non integra un diritto personalissimo ma, esclusivamente, un diritto privato non patrimoniale, desumibile dalla consuetudine, che spetta ai congiunti del defunto in ragione del sentimento di pietà che li lega allo stesso (ex plurimis cfr.... Leggi il resto

Ma il cadavere può esser oggetto di un diritto di proprietà? – Parte 2/2

In tale prospettiva, di una visione molto, forse troppo minimalista di quell’esternalità negativa (!) chiamata “cadavere”, utilizzando le fedeli parole di una ri-formulazione operata da Massimo Cosimo Mazzoni con riguardo a un altro ambito, altresì alquanto irto di interrogativi, sarebbe giustificato ritiene che rispetto al corpo inanimato «ciò che sta a cuore al sistema giuridico-costituzionale sia preservarne una tutela materiale come (…) entità ed identità corporea”.
È il corpo – rispetto al quale male si addice la categoria proprietaria, come ben insegna il dettato di cui all’art.… ... Leggi il resto

Ma il cadavere può esser oggetto di un diritto di proprietà? – Parte 1/2

Lo jus sepulchri soltanto se, e nella misura in cui non sia direttamente esercitato dal de cuius, si radicherà in capo ai suoi familiari, pur trattandosi, in tale ipotesi, di una titolarità sussidiaria, ancillare.
Nello jus eligendi sepulchrum, si è comunque in presenza di un diritto della personalità, in quanto tale intrasmissibile, questo almeno è pacifico.
Un diritto, dunque, che pare conoscere due differenti orizzonti funzionali, a seconda  che faccia capo al de cuius oppure ad altri soggetti: nel primo caso, esso risponde all’interesse a veder trattato il corpo inanimato in modo conforme al vissuto esistenziale e valoriale, attuando  una sorta di perpetuazione del senso fondante il diritto che ciascun individuo ha sul proprio corpo animato, nel solco dell’art.… ... Leggi il resto

Istituto della “Revoca”, una mission impossible – 2/2

[…omissis…] Anche la quarta condicio sine qua non, affinché si attui la revoca, almeno come delineata nei panneggi dell’art. 92 comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285, è agevolmente accertabile, sulla base dei libri cimiteriali di cui all’art. 52 D.P.R. 285/90 e degli (eventuali) alti “data recording systems”, sussidiari, di cui il comune si sia munito.
Infatti, non mancano esperienze lodevoli, per altro (in cui il Comune, oltre alle annotazioni minime prescritte dalla Legge, tenga altre registrazioni, a carattere complementare, volte a garantire  contezza, per ciascuna singola concessione cimiteriale, di alcune noti zie basilari quali i riferimenti all’atto di concessione, alla persona (o, alle persone) del concessionario, alle salme tumulatevi e quanto altro sia utile ai fini dell’ordinaria gestione, anche dal punto di vista amministrativo, della singola concessione cimiteriale giusta anche l’Art.… ... Leggi il resto

Autorizzazioni a contenuto discrezionale: quando il Comune dice NO!

“A l’alta fantasia qui mancò possa”, come direbbe Dante, dopo l’ excessus mentis dovuto all’insostenibile visione divina; o, se si preferisce, “trasumanar significar per verba non si porìa”,  sempre secondo l’ineffabile dire dell’Alighieri, nella sua fantastica ascensione tra il logos e  infinito: dopo tanto leguleio arrovellarmi su questi temi, così speculativi, sono senza parole e mi rifugio nel silenzio; nell’attesa che, magari, mi sovvenga l’Eterno, secondo il celebre verso leopardiano, o, più semplicemente, una risposta plausibile.

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