Quesito pubblicato su ISF2012/4-d

Al Comune di … , nella regione Lazio, è stato chiesto di autorizzare una combinazione di dispersione di ceneri: quando si effettuerà la cremazione metà dovrebbe essere dispersa, mentre l’altra metà affidata ad un familiare (lo stesso che provvederà alla dispersione della prima metà).
Si chiede se è possibile autorizzare tale richiesta, anche perché facendolo si andrebbe a garantire sia la volontà dispersoria manifestata dal de cuius, sia quella di conservazione delle ceneri da parte del familiare.
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Quesito pubblicato su ISF2012/3-a

La signora A, nata nel Comune di … (NA) ma residente a Milano, è risultata sorteggiata, come previsto nel bando pubblico, per l’assegnazione di un’urna cineraria (costo ¬. 500,00 oltre spese di contratto).
All’atto del versamento della prima rata in acconto, la signora A ha richiesto, a questo Comune, la possibilità di “estendere” la titolarità del contratto di concessione dell’urna, che avverrà contestualmente al versamento della rata a saldo, anche a nome della nipote (figlia di un fratello) residente nel Comune di … (NA).
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Quesito pubblicato su ISF2012/3-d

Il cimitero del Comune di & ha una turnazione di esumazione di 40 anni (i resti mortali rinvenuti sono veramente pochi, le ossa e le urne cinerarie vengono tumulate in cellette).
Al dirigente dei servizi cimiteriali è stato chiesto di poter tumulare nella stessa nicchia i resti ossei dei nonni deceduti nello stesso periodo.
È possibile tumulare 2 cassettine personalizzate nella stessa celletta, tenendo i resti ossei ben distinti?


Risposta:
Salvo che non sia espressamente previsto il contrario dal regolamento comunale di polizia mortuaria comunale, vale l’interpretazione data dal paragr.... Leggi il resto

Tribunale regionale di giustizia amministrativa, Trento, Sez. Unica, 7 giugno 2012, n. 181

Norme correlate:
Legge n. 130/2001
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Capo 16 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Art 343 Regio Decreto n. 1265/1934
Art 21 Decreto Legislativo n. 152/1999
Decreto Presidente Repubblica n. 254/2003
Tab Decreto Ministeriale n. 142/2000
Art 3 Decreto Legislativo n. 285/1992

Testo completo:
Tribunale regionale di giustizia amministrativa, Trento, Sez. Unica, 7 giugno 2012, n. 181
Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento(Sezione Unica) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 156 del 2001, proposto da: Francesco Maiocchi, Valeria Dalcolmo, Maurizio Tabarelli De Fatis, Alessandra Turconi, Franca Cristoforetti, Maria Carla Bortolotti, Renato Benedetti, rappresentati e difesi dagli avv.ti… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2012/2-a

Nel Comune di & sono deceduti, nel 1994, padre e figlio (attualmente tumulati in loculo-ossario presso il cimitero cittadino).
La moglie/madre dei due defunti ha presentato istanza per la conservazione delle due urne cinerarie in abitazione privata, la prima volta nel 2005 ed ora nel 2011 (si specifica che i defunti non avevano lasciato in vita alcuna indicazione in merito).
Si desidera sapere se è corretto non autorizzare tale richiesta, essendo il Comune di & in assenza di specifico regolamento comunale che tratti l’argomento e considerato che la Legge 130/2001 (introducente nuove disposizioni in ordine alla cremazione) é datata 30/3/01.
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Quesito pubblicato su ISF2012/2-c

Nel Comune di … viene attualmente richiesta la marca da bollo da ¬.14,62 nei seguenti casi:
– per le istanze di cremazioni e le relative autorizzazioni (1+1 marca da bollo);
– per le istanze di resti mortali (1+1 marca da bollo);
– per le istanze di trasporto fuori Comune (1+1 marca da bollo);
– per le istanze di affido urna cineraria (3 marche da bollo: 1 sull’istanza e 2 sugli originali);
– per il contratto di concessione loculo (1 marca da bollo);
Nelle altre istanze trasmesse per operazioni cimiteriali (es.
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