Tar Puglia, Sez. III, 21 luglio 2014, n. 1884

Testo completo:
Tar Puglia, Sez. III, 21 luglio 2014, n. 1884
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia
Lecce – Sezione Terza
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 933 del 2011, proposto da:
Coop. Soc. Italcappa e R.A. Costruzioni s.r.l., rappresentate e difese dagli avv. Luigi Mariano e Fabio Patarnello, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Lecce, via Francesco D’Elia n.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 30 giugno 2014, n. 3273

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Consiglio di Stato, Sez. V, 30 giugno 2014, n. 3273
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso iscritto in appello al numero di registro generale 7991 del 2013, proposto dalla Saie S.r.l., in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dagli avv. Maurizio Zoppolato e Marco Napoli, con domicilio eletto presso Zoppolato & Associati in Roma, via del Mascherino, n.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2014/1-b

Esiste una normativa sull’ubicazione dei forni crematori che attesti che gli stessi non possono essere costruiti a una distanza inferiore a 500 mt. da punti sensibili (ad es. scuole)?

Risposta:
Non si conosce la regione dalla quale ci viene inviato il quesito, ma bisogna tenere in considerazione che una normativa dettagliata per i crematori a livello regionale esiste solo in Lombardia.
In tutte le regioni vale comunque la norma statale, che prevede che un crematorio debba essere realizzato all’interno di un cimitero, il quale deve distare – come perimetro – ordinariamente almeno 200 metri dall’abitato, tranne i casi in cui si sia ridotta la zona di rispetto fino ad un minimo di 50 metri, con provvedimenti specifici (di Consiglio Comunale e con parere dell’ASL).
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Tar Veneto, Sez. I, 17 febbraio 2014, n. 226

Testo completo:
Tar Veneto, Sez. I, 17 febbraio 2014, n. 226
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 879 del 2013, proposto da:
Eu-Building Costruzioni Generali Srl, rappresentato e difeso dagli avv. Stefano Baciga, Antonio Sartori, con domicilio eletto presso Antonio Sartori in Venezia-Mestre, Calle del Sale, 33; A.G.S.E.L. Srl, rappresentato e difeso dall’avv. Stefano Baciga, con domicilio eletto presso Antonio Sartori in Venezia-Mestre, Calle del Sale, 33;
contro
Comune di Albaredo D’Adige, rappresentato e difeso dagli avv.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2013/4-c

Il signor X vorrebbe avere informazioni riguardanti la presunta cremazione di un bimbo nato morto alla fine di agosto 2012 presso l’ospedale …, conoscendone le generalità anagrafiche.


Risposta:
Per avere notizie su un bimbo nato morto deve rivolgersi:
– all’ufficio di stato civile del Comune di decesso, se la morte è stata denunciata come nato morto (oltre i sette mesi di gestazione): in tal caso per la cremazione era necessaria la richiesta di ambedue i genitori, se in vita;
– all’azienda USL del territorio, competente ad autorizzare trasporto, cremazione o sepoltura, se si tratta di feto o di prodotto abortivo (sotto i sette mesi di gestazione).
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Quesito pubblicato su ISF2013/3-d

In merito ai prodotti abortivi/prodotti del concepimento, l’art. 4 della circ. reg.le Lombardia n. 21/SAN/2005 prevede che, qualora non venga avanzata la richiesta di sepoltura, si provvederà in analogia a quanto disposto per le parti anatomiche riconoscibili. Considerato che tale articolo tratta di inumazioni e tumulazioni, siamo a richiedere se è possibile considerare valido lo stesso concetto anche in merito alla cremazione.

Risposta:
Il punto 4 della circolare Regione Lombardia 21/2005, come pure l’articolo 11 del reg.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2013/2-e

Nel caso in cui venga richiesta dai familiari la cremazione di due feti gemelli, il crematorio di … chiede se sia corretto procedere con due cremazioni distinte.

Risposta:
La risposta deriva sia dalle scelte a monte per l’incassamento, sia dall’obbligo a valle di avere la distinzione delle ceneri (dati anagrafici delle ceneri contenute nell’urna).
Poiché ogni feto deve essere contenuto in una distinta bara di legno, e visto che ogni cremazione prevede che sia introdotto un solo feretro per volta nel forno, ne consegue che la cremazione di due feti gemelli deve essere compiuta distintamente, anche ai fini della raccolta separata delle ceneri (per quel che è raccoglibile).
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Quesito pubblicato su ISF2012/4-a

È arrivato al crematorio di…un feretro contenente un corpo da cremare, proveniente da un Paese estero in cui il corpo era stato trattato (tanatoprassi). Il feretro è confezionato con cassa di legno interna, cassa di piombo saldato avvolgente la prima e cassa esterna di legno.
Cosa si deve fare in questo caso per la cremazione?
Quali problematiche ne possono derivare, visto che nella certificazione che accompagna il feretro è esplicitamente menzionato l utilizzo di un quantitativo di formalina in misura di poco superiore ai 4 litri e che occorre tenere lontano il corpo da fonti di calore?
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