Effetti delle durate delle concessioni cimiteriali nelle ipotesi di loro rinnovabilità – 1/4

Introduzione
Le concessioni cimiteriali sono oggetto di concessione a tempo determinato, entro il limite dei 99 anni (art. 92 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.), senza qui, volutamente, fare riferimento alle situazioni precedenti all’entrata in vigore del D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803, che potevano essere sia a tempo determinato (e, allora, senza la limitazione alla durata di 99 anni), sia a tempo indeterminato (c.d. perpetue). La determinazione della durata discende (e discendeva) dalle statuizioni del Regolamento comunale di polizia mortuaria e debitamente “rappresentata” nell’atto di concessione.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e possibili criticità nella capacità di agire – 2/2

L’incapacità nel caso d’interdizione
L’interdizione ha riguardo alle persone maggiori di età (od, emancipate [1] ), che si trovino in condizioni di abituale infermità di mente che li rendano incapaci di provvedere ai propri interessi (art. 414 C.C.).
Non si entra nei procedimenti giurisdizionali che portano all’interdizione, salvo che per precisare che qui rileva unicamente l’interdizione giudiziale e non l’interdizione legale (quale pena accessoria in ambito penale), né altre tipologie di istituti parimenti denominati quali interdizione (quali l’interdizione da pubblici uffici, l’interdizione a contrarre, l’interdizione a ricoprire cariche sociali, ecc.).… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e possibili criticità nella capacità di agire – 1/2

Premessa
Come noto la capacità giuridica, almeno nell’ordinamento italiano (non mancano ordinamenti giuridici in cui la capacità giuridica si acquista con il concorso della nascita unitamente ad altri fatti, quali (e.g.) una vita post nascita di una certa durata, oppure con altre impostazioni), si acquista con la nascita (art. 1 C.C.), mentre la capacità di agire con il raggiungimento della c.d. maggiore età, cioè l’età per compiere atti per i quali non sia stabilita un’età diversa (art.… ... Leggi il resto

Le origini degli abbandoni dei sepolcri – 3/3 – Le cause di uno stato di abbandono di sepolture private: la morte degli aventi diritto

La seconda delle motivazioni individuate dall’art. 63, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. tra quelle all’origine di uno stato di abbandono di sepolture private è quella della morte degli aventi diritto.
Si tratta di un tema che porta a considerare l’evenienza della situazione in cui la persona originariamente concessionaria (c.d. fondatore del sepolcro) venga a propria volta a decedere, sollevando alcune questioni:
a) chi succeda, se il Regolamento comunale di polizia mortuaria lo preveda, nella condizione di avente diritto e
b) se chi vi succeda assuma a propria volta la qualità di concessionario o meno (infatti, chi succeda potrebbe non acquisire la condizione di concessionario).… ... Leggi il resto

Le origini degli abbandoni dei sepolcri – 2/3 – Le cause di uno stato di abbandono di sepolture private: l’incuria

La prima di queste motivazioni, determinanti uno stato di abbandono di sepolture private nei cimiteri, l’incuria, può avere diverse origini. Intenzionalmente, trascuriamo quella che potrebbe essere qualificata come psicologicamente soggettiva, cioè quella per la quale le persone concessionarie non si curino, per i più diversi motivi (appunto, soggettivi, spesso del tutto personali, ma anche oggettivi, quali potrebbero essere la lontananza) del fatto di essere concessionarie di una sepoltura privata, per considerare le motivazioni per le quali una situazione di incuria possa, nel tempo, venirsi a formare.… ... Leggi il resto

Le origini degli abbandoni dei sepolcri – 1/3 – Il fenomeno dell’abbandono per incuria delle sepolture private

L’ultima disposizione del Capo X D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., Capo rubricato “Costruzione dei cimiteri – Piani cimiteriali – Disposizioni tecniche generali“, è data dall’art. 63, articolato su due commi; col primo (che non accidentalmente segue l’art. 62) si dà atto che la manutenzione dei manufatti cimiteriali, eretti sulle aree avute in concessione, spetti sui concessionari e per tutta la durata della concessione, mentre col secondo si affronta il caso delle sepolture private abbandonate per incuria o per morte degli aventi diritto.… ... Leggi il resto

Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, Sez. Giurisd., 9 luglio 2020, n. 565

Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, Sez. Giurisd., 9 luglio 2020, n. 565

Pubblicato il 09/07/2020
N. 00565/2020REG.PROV.COLL.
N. 00844/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA
Sezione giurisdizionale
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso n. r.g. 844/2016 proposto dal Comune di Palermo, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall’avv. Ezio Tomasello ed elettivamente domiciliato presso l’Avvocatura comunale, in Palermo, piazza Marina, n.… ... Leggi il resto

TAR Piemonte, Sez. I, 9 settembre 2011, n. 962

TAR Piemonte, Sez. I, 9 settembre 2011, n. 962

Pubblicato il 09/09/2011
N. 0962/2011 REG.PROV.COLL.
N. 00583/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 583 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Giuseppe C., rappresentato e difeso dagli avv. Andrea Comba e Mario Comba, con domicilio eletto presso il loro studio in Torino, via Mercantini, 6;
contro
Comune di Torino, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv.… ... Leggi il resto

TAR Piemonte, Sez. II, 6 aprile 2001, n. 794

TAR Piemonte, Sez. II, 6 aprile 2001, n. 794

Pubblicata il 6 aprile 2001
Sent. n. 794/2001
R.G. n. 1412/92

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte – 2^ Sezione – ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 1412/92 proposto da BUECHI Gualtiero, rappresentato e difeso dall’avv. prof. Andrea Comba e dall’avv. prof. Mario Comba ed elettivamente domiciliato presso il loro studio, in Torino, via Mercantini n. 6,
contro
il Comune di Torino in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti… ... Leggi il resto