TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 17 ottobre 2018, n. 6030

TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 17 ottobre 2018, n. 6030

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TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 17 ottobre 2018, n. 6030

La sola attività di manutenzione di una tomba di famiglia, in esecuzione ad un vitalizio, non produce effetti sulla titolarità del sepolcro, mancando un formale atto di trasferimento (né inter vivosmortis causa, fino a ché ammissibile) di una concessione cimiteriale, non potendosi far discendere tale effetto dalla mera assunzione da parte del destinatario del vitalizio, dell’obbligazione di manutenere la “tomba di famiglia”, da ritenersi vigente fino alla decadenza della concessione cimiteriale per decorso del termine previsto per la comunicazione del decesso del concessionario.… ... Leggi il resto

TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 4 ottobre 2018, n. 2035

TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 4 ottobre 2018, n. 2035

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TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 4 ottobre 2018, n. 2035

E’ inammissibile l’impugnazione di un procedimento amministrativo, avente ad oggetto la temporanea requisizione da parte del comune di un loculo, di cui il ricorrente vanti la titolarità dello jus sepulchri in forza di regolare atto di concessione amministrativa, allorquando la parte ricorrente non abbia preventivamente provveduto alla notifica del ricorso ad altri controinteressati dell’impugnazione. Tale vizio non può essere in alcun modo sanata dal successiva spontanea notifica del ricorso da parte della persona ricorrente, avvenuta dopo l’udienza in cui il Collegio ha prospettato l’inammissibilità del ricorso per le motivazioni fin qui spiegate, né tale omissione può nemmeno reputarsi scusabile, stante l’insussistenza di profili di obiettiva incertezza, scusabilità che, peraltro, non risulta sia mai stata richiesta da parte della ricorrente.… ... Leggi il resto

TAR Lazio, Rona, Sez. II-bis, 10 settembre 2018, n. 9238

TAR Lazio, Rona, Sez. II-bis, 10 settembre 2018, n. 9238

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TAR Lazio, Rona, Sez. II-bis, 10 settembre 2018, n. 9238

La titolarità di una concessione di area cimiteriale, su cui era stata eretta una cappella funeraria, poi demolita dal comune, legittima la persona che ne sia titolare ad ottenere riscontro alla richiesta di accesso trovandosi in una posizione qualificata per richiedere l’ostensione degli atti in base ai quali il comune ha assunto le determinazioni per lei lesive e per conoscere le ragioni che hanno condotto l’Amministrazione stessa a revocare la concessione e a demolire la cappella funeraria, senza che possa, allo stato, neppure prospettarsi alcun interesse giuridicamente rilevante di senso contrario.… ... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. Un. Civ., 4 settembre 2018, n. 21598

Corte di Cassazione, Sez. Un. Civ., 4 settembre 2018, n. 21598

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Corte di Cassazione, Sez. Un. Civ., 4 settembre 2018, n. 21598

Il diritto sul sepolcro già costruito nasce da una concessione da parte dell’autorità amministrativa di un’area di terreno (o di una porzione di edificio) in un cimitero pubblico di carattere demaniale (art. 824 cod. civ.) e tale concessione, di natura traslativa secondo l’opinione più accreditata, crea, a sua volta, nel privato concessionario, un diritto soggettivo perfetto di natura reale, e perciò, opponibile, iure privatorum, agli altri privati, assimilabile al diritto di superficie, che si affievolisce, degradando ad interesse legittimo, nei confronti della P.A.… ... Leggi il resto

Attorno al Regolamento comunale di polizia mortuaria.

Come noto, ciascun comune, nell’esercizio della propria potestà regolamentare (oggi avente fonte costituzionale), dispone di un proprio Regolamento comunale di polizia mortuaria.
Nel passato, e forse anche recentemente, si avevano comportamenti in cui la sua adozione è stata tutt’altro che esercizio della potestà regolamentare: potrebbero citarsi i numerosi casi in cui esso altro non era se non la riproduzione, spesso testuale, di “tracce”, fino ai casi estremi in cui il consiglio comunale utilizzava, come allegato facente parte integrante e contestuale della deliberazione, libriccini “stampati” da questa o quella tipografia abituale fornitrice, segno di una rinuncia a decidere, in un’ottica di (mero) adempimento, tale da escludere che vi sia stato un approccio rivolto ai risultati.… ... Leggi il resto

TAR Basilicata, Sez. I, 7 agosto 2018, n. 550

TAR Basilicata, Sez. I, 7 agosto 2018, n. 550

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TAR Basilicata, Sez. I, 7 agosto 2018, n. 550

L’art. 92 dPR 10/9/1990, n. 285 non prevede la trasformazione delle concessioni perpetue in concessioni a tempo determinato, bensì soltanto che per quelle di durata eccedente i 99 anni la revoca possa essere disposta unicamente alla contestuale ricorrenza delle tre condizioni ivi previste.
NORME CORRELATE

Art. 92 dPR 20/9/1990, n. 285

Pubblicato il 07/08/2018
N. 00550/2018 REG.PROV.COLL.… ... Leggi il resto

L’evoluzione, nel tempo, delle questioni attorno alla durate delle concessioni cimiteriali.

La giurisprudenza del settore sembra privilegiare taluni aspetti, tra i quali, a mero titolo di esempio non certamente esaustivo, vi sono le tematiche pertinenti alle fasce di rispetto cimiteriale e quelle sulla durate delle concessioni cimiteriali, specie quando risalenti nel tempo, oppure quelle a quanto può rientrare nell’ampia categoria delle “liti in famiglia”, cioè attorno a di debba o possa disporre delle spoglie mortali delle persone defunte (ad esempio, in presenza di più sorelle/fratelli, di nozze plurime, magari con figli nati da queste ultime, ecc.).… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 19 luglio 2018, n. 4401

Consiglio di Stato, Sez. V, 19 luglio 2018, n. 4401

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 19 luglio 2018, n. 4401

Una deliberazione dettante regole per la revoca delle concessioni cimiteriali perpetue di contenuto tale da sostanziarsi in una direttiva di carattere generale con cui il Comune abbia autorizzato il competente Dirigente a disporre la revoca delle concessioni cimiteriali perpetue nei casi in essa contemplati è priva di lesività attuale, requisito questo necessario, per pacifica giurisprudenza, ai fini della sussistenza dell’interesse a ricorrere, il quale postula che l’atto impugnato produca in via diretta una lesione attuale della posizione giuridica sostanziale dedotta in giudizio, con la conseguenza che è inammissibile il ricorso proposto avverso atti a contenuto generale e programmatico e, quindi e per questo, privi di effetti lesivi diretti, autonomi ed immediati, i quali si verificheranno solo se e allorquando saranno adottati i conseguenti atti applicativi.… ... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. Un. Civili, 28 giugno 2018, n. 17122, Ordinanza

Corte di Cassazione, Sez. Un. Civili, 28 giugno 2018, n. 17122, Ordinanza

MASSIMA
Corte di Cassazione, Sez. Un. Civili, 28 giugno 2018, n. 17122, Ordinanza

Nel sepolcro ereditario lo ius sepulchr si trasmette nei modi ordinari, per atto inter vivos o mortis causa, come qualsiasi altro diritto, dall’originario titolare anche a persone non facenti parte della famiglia, mentre nel sepolcro gentilizio o familiare – tale dovendosi presumere il sepolcro, in caso di dubbio – lo ius sepulchri è attribuito, in base alla volontà del testatore, in stretto riferimento alla cerchia dei familiari destinatari del sepolcro stesso, acquistandosi dal singolo iure proprio sin dalla nascita, per il solo fatto di trovarsi col fondatore nel rapporto previsto dall’atto di fondazione o dalle regole consuetudinarie, iure sanguinis e non iure successionis, e determinando una particolare forma di comunione fra contitolari, caratterizzata da intrasmissibilità del diritto, per atto tra vivi o mortis causa, imprescrittibilità e irrinunciabilità.… ... Leggi il resto

I paradossi della giustizia amministrativa.

Uno dei lavori di Stefen Hawking, recentemente (14/3/2018) scomparso, è stato un articolo in cui parlava, tra l’altro, di un “paradosso dell’informazione dei buchi neri”. Il concetto di paradosso si può trovare, tra l’altro, anche negli esiti della giurisprudenza, specie amministrativa, generalmente non tanto per qualche assunto anomalo dei giudici aditi, quanto per incompletezza (spesso) del c.d. “petitum“, cioè di quanto la parte attrice (o, meglio, l’avvocato di questa) ha sottoposto al giudizio.
Ex plurimis“, se ne può richiamare, a titolo d’esempio, la pronuncia del TAR Abruzzo, Pescara, Sez.… ... Leggi il resto

TAR Sicilia, Catania, Sez. III, 5 giugno 2018, n. 1145

TAR Sicilia, Catania, Sez. III, 5 giugno 2018, n. 1145

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TAR Sicilia, Catania, Sez. III, 5 giugno 2018, n. 1145
Il diritto sul sepolcro è un diritto di natura reale assimilabile al diritto di superficie nei confronti degli altri soggetti privati, è altrettanto vero che esso non preclude l’esercizio dei poteri autoritativi spettanti all’amministrazione concedente – rispetto ai quali assume consistenza di interesse legittimo – e soggiace all’applicazione del regolamento di polizia mortuaria, la cui disciplina soddisfa superiori interessi pubblici di ordine igienico-sanitario, oltre che edilizio e di ordine pubblico.… ... Leggi il resto

TAR Calabria, Reggio Calabria, 28 maggio 2018, n. 293

TAR Calabria, Reggio Calabria, 28 maggio 2018, n. 293

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TAR Calabria, Reggio Calabria, 28 maggio 2018, n. 293

L’art. 93 dPR 10/9/1990, n. 285, che al comma 2 ammette che possa essere consentita, su richiesta di concessionari, la tumulazione di salme di persone che risultino essere state con loro conviventi, nonché di salme di persone che abbiano acquisito particolari benemerenze, importa che, come la giurisprudenza ha avuto modo di precisare: “Per testuale locuzione utilizzata dall’art.… ... Leggi il resto

TAR Lombardia, Brescia, Sez. I, 28 maggio 2018, n. 517

TAR Lombardia, Brescia, Sez. I, 28 maggio 2018, n. 517

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TAR Lombardia, Brescia, Sez. I, 28 maggio 2018, n. 517
.In materia di concessioni cimiteriali perpetue, rilasciate allorquando ammesse, ed a fronte dei plurimi quanto differenti orientamenti giurisprudenziali, merita apprezzamento quello che afferma che “dalle concessioni perpetue stipulate prima del D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 scaturiscono diritti acquisiti e le stesse non possono essere assoggettate a una nuova disciplina in peius in virtù di una successiva regolamentazione comunale che, peraltro, non prevede che esse debbano essere ricondotte ad una delle due nuove categorie previste dalla normativa sopravvenuta”.… ... Leggi il resto

TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 27 aprile 2018, n. 965

TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 27 aprile 2018, n. 965

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TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 27 aprile 2018, n. 965
E’ inammissibile il ricorso in sede giurisdizionale con l’ordinanza comunale di temporanea requisizione di un loculo per la tumulazione di feretro di persona terza, qualora il ricorrente, titolare dello ius sepulchri, abbia omesso di notificare il ricorso agli eredi della persona defunta, quali controinteressati sia in senso formale, in quanto agevolmente individuabili tramite una mera indagine anagrafica, sia in senso sostanziale in quanto portatori di un interesse giuridicamente qualificato alla conservazione dell’atto.… ... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. II civ., 16 aprile 2018, n. 9282

Corte di Cassazione, Sez. II civ., 16 aprile 2018, n. 9282

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Corte di Cassazione, Sez. II civ., 16 aprile 2018, n. 9282
L’individuazione della natura di una cappella funeraria come sepolcro familiare o gentilizio, e non ereditario (pur autonomo e distinto rispetto al diritto reale sul manufatto), comporta che esso sia sottratto a possibilità di divisione, non rientrando, a differenza del sepolcro ereditario, tra i beni afferenti l’asse ereditario.

NORME CORRELATE

Art. 93 dPR 10/9/1990, n.... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. II civile, 12 aprile 2018, n. 9100

Corte di Cassazione, Sez. II civile, 12 aprile 2018, n. 9100

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Corte di Cassazione, Sez. II civile, 12 aprile 2018, n. 9100
Anche nel caso di una comunione, afferente a cappella funeraria familiare, il partecipante alla comunione il quale intenda dimostrare l’intenzione di possedere non a titolo di compossesso, ma di possesso esclusivo (“uti dominus”), non ha la necessità di compiere atti di “interversio possessionis” alla stregua dell’art. 1164 cod. civ., dovendo, peraltro, il mutamento del titolo consistere in atti integranti un comportamento durevole, tali da evidenziare un possesso esclusivo ed “animo domini” della cosa, incompatibili con il permanere del compossesso altrui, mentre non sono al riguardo sufficienti atti soltanto di gestione, consentiti al singolo compartecipante o anche atti familiarmente tollerati dagli altri, o ancora atti che, comportando solo il soddisfacimento di obblighi o erogazione di spese per il miglior godimento della cosa comune, non possono dare luogo ad un’estensione del potere di fatto sulla cosa nella sfera di altro compossessore

NORME CORRELATE

Art.823 Cod.... Leggi il resto