Quando usare la cassa di zinco o il cassone impermeabile esterno e rimovibile rispetto alla bara lignea nell’inumazione di infetti

Nell’impiego delle casse destinate alla sepoltura entro loculo o nicchia muraria, per i trasporti da comune a comune oltre i 100 Km, oppure ancora per i trasferimenti di cadaveri umani portatori di morbo infettivo diffusivo, o, infine nei trasporti internazionali (ovviamente fuori dei casi contemplati dalla Convenzione Internazionale di Berlino) è consentito che la regione a seguito della devoluzione di compiti e funzioni dallo Stato agli enti territoriali, realizzato con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 26 maggio 2000, ai sensi dell’Art.… ... Leggi il resto

Come tumulare nel sottosuolo le cassettine ossario di cui all”Art. 36 DPR n.285/1990

Se un familiare richiede che la cassettina di zinco con resti ossei di familiari, venga inumata presso tomba di famiglia, quali sono le previsioni di legge in merito, visto che lo zinco non è biodegradabile?

In effetti la questione è piuttosto problematica e controversa, perché la Legge, per qualunque contenitore con “materiale umano” da avviare ad inumazione, richiede espressamente la perfetta biodegradabilità ed a maggior ragione (Art. 75 comma 2 DPR n.285/1990) per i feretri confezionati con doppia cassa di legno e metallo (trasporti oltre i 100 km, infetti, resti mortali non mineralizzati provenienti da estumulazione) è imposta la neutralizzazione della cassa di zinco, attraverso l’apertura di appositi squarci sul coperchio di lamiera, si veda a tal proposito anche l’Art.… ... Leggi il resto

inumazione massiva di arti amputati

Cara Redazione

Visottopongo stavolta una questione inerente la inumazione di parti anatomiche riconoscibili.

Premetto che recentemente l’Amministrazione Comunale della mia città ha deliberato l’adeguamento delle tariffe per le operazioni cimiteriali compreso, quindi, anche l’interro delle parti anatomiche riconoscibili, il cui costo è aumentato di un buon 60% rispetto al precedente “listino”.

Ora la locale A.U.S.L. deve inviare per la inumazione quattro arti, ma non intende sopportarne l’onere relativo che complessivamente ammonta ad €. 680,00 (€. 170,00 x 4) e chiede, invece, di poterli interrare, confezionandoli a norma di legge, dentro un’unica fossa, abbattendo così i costi per la realizzazione delle buche (da quattro ad una): in soldoni risparmierebbe €.… ... Leggi il resto

L’avvolgimento del feretro ex Art. 88 DPR 285/1990 e Circ.Min. n.10/1998

Cara Redazione,

qualche settimana fa ho provveduto ad una tumulazione in sepolcro gentilizio.

Dopo pochi giorni si è cominciato ad avvertire un lezzo sgradevole e persistente che sembra proprio povenire dalla tomba di cui sto parlando.

Il colombario ipogeo, che si sviluppa anche in senso orizzontale, su posti feretro giustapposti, è stato chiuso da lastroni di cemento.

Ora se io riuscissi a togliere le estremità di codesti lastroni e ci applicassi delle valvole depuratrici, (la parte grande va all’interno) ovviamente prolungando il beccuccio della valvola per l’intero spessore della lastra fino a farlo uscire fuori, potrei migliorare la depurazione del loculo?... Leggi il resto

Loculi areati anche in Italia ex Art. 106 DPR 285/1990???

L'articolo è parte 2 di 7 nella serie Deroga ex art. 106 DPR 285/1990

10403 Bare4” Se confezionate un feretro, in modo da chiuderlo ermeticamente, sigillerete al suo interno anche batteri anaerobici, un genere di microrganismi che prospera in un ambiente senz’aria. Questi germi sono agenti putrefattivi ed i risultati del loro sviluppo sulla salma sono disgustosi…. ” (Dott. Carr, anatomo patologo, citazione tratta dal volume di medicina legale Death to Dust , 1994, p. 471)

Nota dell’autore: questo brano per il suo contenuto così scabro non è adatto ad un pubblico facilmente impressionabile.... Leggi il resto

Seppellire le ceneri?

L’Art. 2 comma 4 della Legge regionale 31 ottobre 2007, n. 20, recentemente varata dal Piemonte, ammette l’inumazione delle urne cinerarie, ma logo cimiteri2unicamente nelle aree avute in concessione (Capo XVIII D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285), con ciò escludendosi l’ipotesi della conservazione nelle sepolture ad inumazione in campo comune, secondo il principio dell’individualità della sepoltura (art. 74 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285).

L’art. 80 comma 3 del DPR 285/1990 prevede che l’ urna cineraria possa essere custodita anche in spazi dati in concessione ad enti morali o privati

L’Art.… ... Leggi il resto

Reti contenitive per feretri da inumazione

opengraveChi ha avuto l’amara occasione di assistere all’apertura di una tomba in campo di terra sa benissimo quale disgustoso spettacolo sia vedere gli operatori che, dalla terra smossa, quasi violentata dalla pala dell’escavatore, estraggono i miseri resti, spesso incrostati di fango assieme a brandelli di tessuti ormai laceri.

In effetti, quando si arriva al coperchio della cassa è necessario calarsi direttamente nella fossa, muniti di calosce e guanti per rimuoverlo, anche se questo si presenta ormai malfermo ed in parte corroso, altrimenti la benna della macchina potrebbe distruggere o disperdere il mesto contenuto della bara.… ... Leggi il resto

Plastica biodegradabile e resti mortali

Di recente il Ministero della Sanità ha nuovamente autorizzato (D.M. 7 febbraio 2007 e D.M. 28 giugno 2007 ) l’uso del materiale biodegradabile in sostituzione della cassa di metallo.

L’autorizzazione è limitata all’uso in ambito nazionale.

La plastica biodegradabile si applica unicamente: – nei feretri, all’interno della cassa di legno, per cadaveri destinati alla inumazione purché non decedute per malattia infettiva-diffusiva e per cadaveri destinati alla cremazione quando vi sia trasporto superiore ai 100 Km dal luogo di decesso; – nei feretri, all’interno della cassa di legno, per le salme decedute per malattia infettiva-diffusiva destinate alla cremazione.… ... Leggi il resto

Come trattare i cadaveri infetti

Cara Redazione,

sono un dipendente di un’impresa funebre.
Vorrei sapere se siano in vigore particolari norme sulla vestizione e l’incassamento di salme portatrici di morbo infettivo diffusivo.

Risposta:

5 gAttualmente solo la Regione Lombardia ha emanato un preciso protocollo operativo cui attenersi per manipolazione e al vestizione di salme infette.
Gli strumenti normativi per introdurre questa nuova disciplina sono stati prima l’atto della giunta – P. 27/02/2002 13.52 H1.2002.0012641 e, dopo, l’allegato 9 della delibera n. 20278 del 21 gennaio 2005 adottato per implementare l’Art.… ... Leggi il resto

Art. 74 DPR 285/1990: madre e neonato

untitledPremessa: L’articolo 74 del D.P.R. n. 285, dispone che possano essere sepolti in una stessa fossa soltanto madre e neonato, morti in concomitanza del parto. La ratio di tale disposizione é da individuarsi nel fatto che, a causa della diversità di dimensione dei due corpi, anche in seguito alla mineralizzazione, essi non possono essere confusi. Se a ciò si aggiunge che ai sensi dell’articolo 36, comma 2, del D.P.R. citato, le ossa umane e gli altri resti mortali assimilabili debbono in ogni caso essere raccolti in cassetta di zinco, recante il nome e cognome del defunto, oppure nel caso non sia possibile l’identificazione del defunto cui appartengono, la cassetta dovrà recare l’indicazione del luogo e della data in cui sono stati rinvenuti, appare evidente l’intenzione di conservare l’identità e l’individualità dei resti mortali anche in un momento successivo alla sepoltura, cosa che risulterebbe estremamente complessa in caso di cassetta resti non individuale.... Leggi il resto

TUMULAZIONE: questioni aperte e problemi irrisolti

Nota dell’autore: per gli argomenti trattati e le immagini proposte questo testo è sconsigliato a persone particolarmente suggestionabili o impressionabili.

L’ordinamento italiano (DPR 10 settembre 1990 n. 285), oltre ai più tradizionali (almeno nella realtà europea) metodi dell’interramento e dell’incenerizione, contempla una terza possibile destinazione per i cadaveri, ormai largamente maggioritaria nel nostro paese: la tumulazione; di essa si può reperire induttivamente una fonte primaria del diritto, ossia nell’Art. 340 del Regio Decreto 27 luglio 1934 n.… ... Leggi il resto

Dimensione delle lastre sepolcrali e percolazione delle acque meteoriche

Nota dell’autore: già in passato, su un’altra rivista on line, mi occupai della questione oggetto di quest’articolo. Mi è sembrato quasi doveroso rivisitare completamente il pezzo alla luce delle preziose indicazioni desunte da uno studio del Dr. Corrado Cipolla d’abruzzo, intitolato, appunto, “La mineralizzazione dei cadaveri”.

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Il fine della permanenza dei cadaveri in cimitero, almeno per il periodo di sepoltura legale, è la loro completa mineralizzazione (“[…] ed in polvere ritornerai!”, secondo il tragico monito biblico) come si evince dal combinato disposto tra gli Artt.… ... Leggi il resto

La ri-tumulazione

I resti mortali, ossia gli esiti da fenomeno cadaverico di tipo trasformativo-conservativo per effetto di mummificazione, corificazione o adipocera, cosi' come definiti, in via amministrativa, prima dal paragrafo 15 della circolare ministeriale 24 giugno 1993 n, 24, poi dal paragrafo 1 della circolare ministeriale 31 luglio 1998 n. 10 ed infine dall'Art.3 comma 1 lettera b) del DPR 15 luglio 2003 n. 254 una volta disseppelliti, poiche' e' scaduto il loro periodo di sepoltura legale, possono esser tumulati?… ... Leggi il resto

Regole per una perfetta inumazione

Premessa: . per ottenere un efficiente uso delle quadre ad inumazione occorre agire cosi':

· scavo preventivo di di trincee di larghezza 80 cm., distanti almeno 50 cm. le une dalle altre, con mezzo meccanico.

· posa sugli interfossa di guide portanti su cui far scorrere un inumatore meccanico su ruote fin sul luogo di inumazione

· posa del feretro sull'inumatore meccanico.

· posizionamento dell'inumatore sul luogo di inumazione e calata del feretro.

Un buon protocollo operativo, soprattutto nella relazione con l'utenza potrebbe articolarsi nei seguenti punti:

1) Copritomba con pozzetto ipogeo ricavato nello spessore per contenere anche urne e cassette ossario, cosi' da realizzare una piccola tomba di famiglia.… ... Leggi il resto

Sepolture

E’ possibile ricordare, sulla lastra del proprio loculo, un parente defunto sepolto in altro Comune? Si tratta, agli effetti concreti, di capire se sia lecito riportare sulla tomba gli estremi identificativi di un defunto non ivi realmente tumulato o inumato (la norma vale per cadaveri e loro trasformazioni di stato come ossa, ceneri e resti mortali).

La normativa vigente (Art. 70 comma 2 da applicarsi, in via analogica anche alle tumulazioni, poiche' in Italia sono vietate le destinazioni promiscue ed indistinte, eccezion fatta per ossario e cinerario entrambi comuni) prevede l'obbligo di riportare sulla lapide nome, cognome, data di nascita e di morte delle persone sepolte nella tomba.… ... Leggi il resto

Inumazione gratuita per speciali onoranze?

E’possibile e legittimo offrire sepoltura gratuita in campo di terra a determinate categorie di soggetti (ad esempio cittadini degni di particolari onoranze civiche, persone particolarmente famose, letterati, uomini di scienza…) al di fuori della casistica molto rigida dettata dall’Art. 1 comma 7 bis della Legge 28 febbraio 2001 n. 26?

Ai sensi dell’Art. 49 ogni comune deve disporre di almeno un cimitero con
quadre ad inumazione.

Ai sensi del successivo Art. 50 DPR 285/90 il comune ha l’obbligo di
accogliere nei propri cimiteri i cadaveri, le ossa o le ceneri di persone morte in quel comune o che in quel comune avevano la residenza, anche se
materialmente il decesso e’ avvenuto in altro luogo.… ... Leggi il resto