Le tecniche di composizione salma influiscono sulla sua scheletrizzazione certa?

Il regolamento statale in vigore concede solo alcuni accenni all’imbalsamazione (art. 46 d.p.r. n.285/90), senza indicare modalità e tempi per una corretta procedura d’attuazione.
Il legislatore si è invece concentrato principalmente sull’unico trattamento conservativo, su larga scala anche se di natura palliativa (o presunta tale!), specificamente contemplato dalle norme sanitarie di polizia mortuaria: ossia la siringazione del cadavere con 500 c.c. di formalina.
Questa potentissima sostanza periossidante, scoperta alla fine del XIX secolo, è in grado di arrestare, per un lungo periodo, i processi degenerativi dei tessuti.… ... Leggi il resto

Questa o quella pari non sono

A volte occorre far fronte ad impostazioni ben poco sostenibili. O, meglio, si può anche comprendere che le persone che non dispongano di specifiche informazioni possano anche considerare talune operazioni cimiteriali come se fossero un tutt’uno, in fondo si tratta di “tirare fuori” (sia permesso il termine) un feretro da dove sia stato collocato: si sta parlando di esumazione e di estumulazione, laddove l’iniziale “es…” esplicita il termine poco proprio di chi è stato chiesto il permesso d’impiego.… ... Leggi il resto

Il mito del ventennio

Premessa

Da alcuni comportamenti, in parte anche originate da alcune disposizioni, più o meno recenti, sembra si sta formando, o si sia formata, la convinzione che nelle tumulazioni vi sia una sorta di “durata minima”, individuata in 20 anni (anzi, con maggiore correttezza: “oltre 20 anni”), e che questa costituisca una sorta di confine tra modalità operative aventi certe caratteristiche rispetto ad altre.
Il primo cenno, cronologicamente, a questa misura temporale (oltre venti anni ) si rinviene nell’art.… ... Leggi il resto

Alcune note attorno al turno ordinario di rotazione

L’istituto del turno ordinario di rotazione è abbastanza conosciuto, consistendo nella previsione di un periodo di tempo durante il quale, di norma (ma vi sono alcune situazioni che consentono di derogarne), il feretro collocato in fossa d’inumazione non è suscettibile di essere rimosso (tecnicamente: esumato), in modo da consentire il normale e fisiologico completamento dei processi trasformativi cadaverici, cioè quando possa ragionevolmente stimarsi che il corpo possa risultare tale da consentire la raccolta delle ossa e il loro collocamento in ossario comune, salvo che chi ne abbia titolo non intenda avvalersi della possibilità riconosciutagli dall’art.… ... Leggi il resto

Approfondire profondamente … il ritorno

All’incirca una ventina di mesi addietro, su queste portale era stato pubblicato un intervento titolato: “Approfondire profondamente”, nel quale si prendevano in considerazione le disposizioni degli artt. 72 e 73 (si tratta di due tipologie di destinazione ben diverse) D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., non senza qualche “collegamento” con il precedente art. 57, comma 5, in particolare riferendosi alla profondità delle fosse a sistema d’inumazione.
In quell’occasione, era stata – del tutto intenzionalmente – omessa un’indicazione, cioè il fatto che la regione Veneto (ma in sede locale, usano l’espressione: Regione del Veneto), era intervenuta con la D.G.R.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 24 ottobre 2023, n. 9182

Consiglio di Stato, Sez. V, 24 ottobre 2023, n. 9182

Pubblicato il 24/10/2023
N. 09182/2023REG.PROV.COLL.
N. 07119/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 7119 del 2017, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati Giorgio Lazar, Giancarlo Mannarelli, domiciliato presso la Segreteria Sezionale del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro, 13;
contro
Comune di Monza, non costituito in giudizio;
per la riforma
della sentenza breve del Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia – Milano, Sezione IV, n.… ... Leggi il resto

Parlare dell’evento morte, senza trascurare il “dopo”

Molto spesso, quando viene affrontato il tema della morte. vi sono tendenze a considerare le fasi che la precedono, magari estendendosi a quelle immediatamente successive, come l’approccio al lutto (che, secondo lo “schema Kubler-Ross”, è un modello a fasi e non a stadi, dove le fasi possono alternarsi, presentarsi più volte nel corso del tempo, con diversa intensità e senza un ordine preciso, proprio come fanno le emozioni, mentre gli stadi sono dei passaggi consequenziali, fasi che, secondo tale modello, sono individuate in 5) ed al cordoglio (non sempre distinguendone le differenze), in termini spesso di aiuto all’elaborazione del lutto.… ... Leggi il resto

Il rinvenimento di ossa

Introduzione
Il termine “rinvenire” è affine a “ritrovare”, ma esprimente atto più casuale, perché, secondo gli elementi di cui si compone, è come un Venire, un Capitare di nuovo sopra a una cosa smarrita o tenuta un tempo da altri e ora a tutti nascosta: così una definizione (qui ridotta) reperita in un “Dizionario della lingua italiana” del 1956, evitando di ricorrere ai dizionari presenti sul web.
Vi sarebbe anche un altro significato, quello di un qualche cosa posto in ammollo, significato che qui non interessa.… ... Leggi il resto

Inumazione temporanea in attesa di tumulazione feretro

E’ possibile inumare temporaneamente un feretro, destinato, invece, alla tumulazione, in attesa che si liberi un loculo, in tempi ravvicinati?
Alcuni Comuni dell’Italia Meridionale il cui sistema cimiteriale è in forte sofferenza, per la cronica mancanza di loculi, paiono aver adottato questa provvisoria strategia di contenimento della pressione esercitata su tutta la macchina cimiteriale e la sua gestione dal fabbisogno impellente di posti feretro.
Risposta:
Tutto il problema da enucleare verte sul confezionamento della bara e sull’eventuale presenza della doppia cassa di legno e zinco.… ... Leggi il resto

Defunti da malattie infettive e diffusive – 2/2

Dopo questo inciso, sorgono due fattori da considerare:
A – individuazione dei casi in cui l’art. 84, lett. b) si applichi, cioè quando si tratti di defunti per malattia infettiva e diffusiva, nonché
B – quando siano decorsi i 2 anni dalla morte.
Come già rilevato altrove, questo secondo fattore non risulta, a rigore, dai registri cimiteriali di cui all’art. 52 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., dato che le “notizie” che il suo comma 2 richiama sono l’età, ma non la data di morte, anche se a questa può porsi un certo quale rimedio tenendo conto del fatto che, tra le “notizie”, vi è il luogo e data di nascita del defunto, dati che correlati all’età possono portare a individuare una data di morte collocata tra due anni consecutivi.… ... Leggi il resto

Defunti da malattie infettive e diffusive – 1/2

La pandemia da Covid-19, tutt’altro che “archiviata” pur dopo la cessazione dello stato di emergenza, ha riportato l’attenzione sui morti da malattie infettive e diffusive di cui allo specifico Elenco pubblicato dal Ministero della salute, situazioni, in precedenza, erano abbastanza rarefatte.
Questa attenzione porta a richiamare non solo gli artt. 18 e 25 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., ma altresì il successivo art. 84, in particolare la sua lett. b), che ammette la possibilità di esumazioni straordinarie quando trattasi della salma di persona morta di malattia infettiva contagiosa, a meno che (i) siano già trascorsi due anni dalla morte e (ii) il coordinatore sanitario dichiari che essa può essere eseguita senza alcun pregiudizio per la salute pubblica.… ... Leggi il resto

“Sepolture” e loro scadenza: e dopo?

Premettiamo, subito, che la parola “sepolture” è qui utilizzata tra virgolette per farvi comprendere le diverse pratiche funerarie.
Le “sepolture” hanno la funzione di consentire il completarsi dei processi trasformativi cadaverici, che possono essere diversi, anche per gli esiti, in relazione a più fattori, in modo da pervenire, prima o poi, ad uno “stadio” in cui non vi sia più individualità (ed individuabilità), ma anche, si siano esaurite quelle connotazioni rituali e sociali che qualificano il post mortem, inclusi il lutto e il cordoglio.… ... Leggi il resto

La morte per malattia infettivo-diffusiva – 3/3

L'articolo è parte 3 di 3 nella serie Morte per malattia infettivo diffusiva

Il caso particolare delle esumazioni straordinarie dei defunti deceduti a causa di malattia-infettiva-diffusiva

Il fatto che per i defunti deceduti per malattia infettiva-diffusiva debba impiegarsi la duplice cassa, anche se destinati all’inumazione, derogandosi di necessità dalle disposizioni che l’escluderebbero (Cfr.: supra), può riproporsi nell’eventualità che sia richiesta un’esumazione straordinaria (cioè, quella che sia richiesta eseguirsi prima del del prescritto turno di rotazione per ordine dell’autorità giudiziaria per indagini nell’interesse della giustizia o, previa autorizzazione del sindaco, per trasportarle in altre sepolture o per cremarle), conduce a richiamare l’art.… ... Leggi il resto

La morte per malattia infettivo-diffusiva – 2/3

L'articolo è parte 3 di 3 nella serie Morte per malattia infettivo diffusiva

Le malattie infettive nelle fasi dell’immediato post mortem

Dopo il già citato art. 1, comma 2, tali situazioni sono considerate dall’art. 10 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. individuandole come una tra le cause che possono portare alla riduzione della durata del periodo di osservazione dei cadaveri, così come dall’art. 11 in relazione ad eventuali misure cautelative che siano necessarie, nonché all’art.… ... Leggi il resto

La morte per malattia infettivo-diffusiva – 1/3

L'articolo è parte 1 di 3 nella serie Morte per malattia infettivo diffusiva

Introduzione

La pandemia da CoVid-19, accanto ad effetti di varia natura, ha riportato alla luce l’attenzione per le situazioni in cui la morte sia stata imputabile, o connessa, a malattia infettiva (in alcuni casi indicata anche come “infettiva-diffusiva” o “infettiva e diffusiva”), situazioni che in precedenza erano tutto sommato (ritenute) abbastanza eventuali.
Il T.U.LL.SS., R.D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m. prevede, al Titolo V “Provvedimenti contro le malattie infettive e sociali, Capo I “Delle misure contro la diffusione delle malattie infettive dell’uomo“, dapprima all’art.… ... Leggi il resto

L’appartenenza a famiglia bisognosa – 2/2

L’appartenenza alla famiglia bisognosa

Forse sarà stato notato l’uso reiterato del termine “situazione economica”, uso che trova la propria motivazione, nel D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159 “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)” [1], che, già fin dall’ art. 1, “Definizioni”, distingue tra “situazione economica equivalente” (ISEE) e “situazione economica” (ISE).
Per inciso, pare opportuno invitare ad una lettura dell’intero articolo, in particolare per la definizione (lett.… ... Leggi il resto