Articolo 77 comma 1 D.P.R. n. 285/1990, paragrafo 3 Circolare Sanità n.10 del 31/07/98 – Quando occorre provvedere davvero al rifascio del feretro?

Un’impresa funebre ci ha segnalato un caso piuttosto problematico, in cui si è venuta a trovare durante un’estumulazione straordinaria.
Il valore didattico di questo episodio ci è subito parso di notevole valore, così lo sottoponiamo all’attenzione del nostro pubblico.


Gentile redazione,
durante un’estumulazione straordinaria si è verificato un singolare episodio.

Quando abbiamo rimosso lapide e tamponatura per aver diretto accesso al feretro:
1. Il cofano ligneo, dopo soli 5 anni di sepoltura in cella muraria, presentava ampie superfici intaccate da una muffa biancastra.

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Autorizzazioni sul trattamento e trasporto dei “Resti Mortali” – Parte II

Il DPR 285/90 al CAPO XVII, dedicato ad esumazioni ed estumulazioni, non impone di dare adeguata pubblicità-notizia al disseppellimento1 dei cadaveri (rectius: delle loro ossa2 o delle loro trasformazioni di stato), ma questa precauzione di corretto rapporto con la cittadinanza diviene pressoché d’obbligo quando si chieda il consenso (o, al contrario, la manifestazione di palese disinteresse) degli aventi diritto per particolari destinazioni dei resti mortali, come avviene appunto con la cremazione.

La ritumulazione, essendo pur sempre una forma di sepoltura privata, sarà sempre subordinata al versamento di un canone3 per ottenere in concessione in uso un avello, una cella sepolcrale, un loculo, una nicchia muraria, oppure per rinnovare una concessione preesistente ex Art.… ... Leggi il resto

Autorizzazioni sul trattamento e trasporto dei “Resti Mortali” – Parte I

Cara Redazione,
esercito la professione di impresario funebre.
L’art. 3 comma 5 DPR 15 luglio 2003 n. 24 così testualmente recita:
“Per la sepoltura in cimitero, o la cremazione dei resti mortali le autorizzazione al trasporto, inumazione, tumulazione o cremazione sono rilasciate dal competente ufficio del comune in cui sono stati esumati o estumulati”.
Questa formulazione merita alcune considerazioni: a tal proposito, come necessaria premessa si può proficuamente consultare la nota di Gabriele Casoni su: “Disciplina delle cremazioni, limiti e competenze” la cui indicazione bibliografica è: “Lo Stato Civile Italiano, novembre 1997”.… ... Leggi il resto

Scoppio del feretro ed azioni legali di risarcimento nel sistema funerario americano

Il rèportage per quest’oggi consiste in una dichiarazione della signora Danell D. Pepson, resa alla commissione d’inchiesta del Senato americano sui problemi di polizia mortuaria negli USA, in data 10 aprile 2000.
Ci hanno colpito la forza e la lucidità delle sue argomentazioni ed abbiamo rilevato tantissimi punti in comune con il caso italiano. Forse, un giorno, anche nel nostro Paese si potrà adire il tribunale per chiedere giustizia dei dolorosi disservizi cimiteriali…

[…]  Il mio nome è Danell D.… ... Leggi il resto

Estumulazione e regime di perpetuità dei sepolcri

Premessa: gli Artt. 86, 87, 88 e 89 del D.P.R. n. 285/1990 disciplinano, in via generale, l’estumulazione, lasciando comunque al Sindaco, quale autorità sanitaria locale che sovrintende, ex Art. 51 D.P.R. n.285/1990, alle funzioni di polizia cimiteriale, la responsabilità di ordinare le operazioni stesse (oppure se si ritiene opportuno, attraverso apposita norma sul regolamento di polizia mortuaria comunale). In pratica, con ordinanza del Sindaco, si forniscono le norme attuative e di dettaglio e si attribuiscono le competenze.... Leggi il resto

CoVid-19: esumazioni ed estumulazioni: quale procedura seguire?

Gli artt. 83 ed 88 del Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria – D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285 – richiedono l’assistenza del coordinatore sanitario (profilo, quest’ultimo abrogato dal D.Lgs n. 502/1993) quando si debba procedere ad esumazioni e ad estumulazioni straordinarie.
Ammettiamo, nemmeno tanto per assurdo, il disseppellimento, dopo pochi mesi di sepoltura, di un feretro CoVid-19 positivo.

La presenza di tale figura non è invece richiesta per le estumulazioni e le esumazioni ordinarie. Tuttavia, l’art.83, nel dettare il protocollo per l’esumazione straordinaria si limita a richiedere la presenza di personale sanitario, in funzione di vigilanza e supervisione, mentre l’art.… ... Leggi il resto

Due parole sulle estumulazioni: onerosità e recupero oggetti preziosi.

1) tutti gli oneri delle operazioni cimiteriali svolte in sepolcro privato (quali sono le tumulazioni tutte a prescindere dalla tipologia del sepolcro, dalla sua durata concessoria o dalla sua conformazione) sono SEMPRE a carico del concessionario, dei suoi aventi causa (nell’evenienza di una voltura nell’intestazione della concessione) o, in alternativa, sorgono in capo ai più stretti congiunti del defunto estumulato, ossia su coloro che vantano sul de cuius un potere di disposizione in termini di pietas, ma anche di obbligo a provvedere.… ... Leggi il resto

Inestumulabilità contrattuale di un feretro: possibili rimedi e limiti d’intervento.

È possibile effettuare la estumulazione di un feretro tumulato in un sepolcro, per poi trasferirlo ad altra sepoltura o per dar luogo ad una pratica funebre diversa dalla tumulazione (inumazione o cremazione)?

Sì, laddove fin dall’inizio della tumulazione questo avello non fosse stato acquisito come il cosiddetto sepolcro privato con la formula della “tomba chiusa” per volere del fondatore del sepolcro stesso.

In altri termini: se chi ha costituito il sepolcro ha inserito, nella concessione-contratto, la clausola espressa che per nessun motivo il feretro dovrà essere trasferito, gli aventi titolo non possono, fino alla scadenza della concessione, contrastare tale volontà pattuita con l’Ente Concedente (il Comune).… ... Leggi il resto

Estinzione anzitempo della concessione ed eventuale rimborso riconosciuto.

Vagando nel mare magnum del web, sempre alla ricerca di news tematiche per il nostro settore, di un certo rilievo, ci siamo fortunatamente imbattuti nel sito istituzionale della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, il cui servizio di consulenza legale risponde alla seguente domanda posta da un Ente Locale.

Un Comune, dunque, rappresenta la situazione di forte criticità gestionale di un contratto inerente alla concessione dell’uso di una celletta nel cimitero comunale per la sepoltura una determinata salma, stipulato nel 1983 per la durata di 50 anni, e riferisce che il feretro è stato estumulato nel 2014 per una definitiva sistemazione in altro cimitero [1].… ... Leggi il resto

Tumulazioni sine titulo: il Comune ha l’obbligo di provvedere all’estumulazione coatta

Il T.A.R. di Catania ha stabilito l’obbligo del comune a provvedere, anche forzosamente, all’estumulazione di un feretro, illegittimamente deposto in un’edicola funeraria, eventualmente anche in danno ai privati che occupano la cappella.

 

Il Comune non può arretrare di fronte ad un atteggiamento inerziale o di rifiuto dei privati che non aprono l’edicola, ma deve adoperarsi, attivando i propri poteri amministrativi e di polizia mortuaria, nonchè cimiteriale.

L’estumulazione di una salma, illegittimamente sepolta in un manufatto cimiteriale, (quindi senza titolo di accoglimento, MEMENTO SEMPER art.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2020/1-a

Avrei bisogno di alcuni chiarimenti in merito alla scomparsa della tomba di mio nonno, senza nessun preavviso, da parte del Comune in cui insiste il cimitero.
Ho provato più volte a contattare sia il Comune (sindaco compreso), sia gli operatori del cimitero, senza aver mai ricevuto risposte chiare.
Come posso fare per risolvere tale situazione?
Risposta:
Di norma, tali questioni si risolvono, parlando con l’ufficio di polizia mortuaria (o cimiteri) del suo Comune, che dovrebbe spiegarle il motivo di ciò che è stato fatto.… ... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 14 novembre 2019, n. 29548 (ordinanza)

Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 14 novembre 2019, n. 29548 (ordinanza)
MASSIMA
Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 14 novembre 2019, n. 29548 (ordinnza)
Costituisce affermazione consolidata e risalente nel tempo quella secondo cui (Cass. n. 2475/1970) lo jus eligendi sepulchrum</i> rientra nella categoria dei diritti della personalità e, come tale, non può formare oggetto di trasferimento mortis causa. Nel caso in cui la electio non sia stata esercitata dal
defunto durante la sua vita, la scelta del luogo di sepoltura può essere fatta dai prossimi congiunti, senza alcun rigore di forme, con prevalenza dello ius coniugii, sullo ius sanguínis e di questo sullo ius successionis (conf.
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Tribunale Velletri, Sez. I, 1° marzo 2019, n. 391

Tribunale Velletri, Sez. I, 1° marzo 2019, n. 391

MASSIMA
Tribunale Velletri, Sez. I, 1° marzo 2019, n. 391
Il diritto dei congiunti di disporre per la destinazione della salma, in assenza di un’espressa volontà testamentaria del defunto, è individuabile nei familiari, con prevalenza dello ius coniugii sullo ius sanguinis e di questo sullo ius successionis. Tale diritto trova fondamento in consuetudine conforme al sentimento comune e alle esigenze di culto e di pietas verso i defunti.
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TAR Basilicata, Sez. I, 27 febbraio 2019, n. 222

TAR Basilicata, Sez. I, 27 febbraio 2019, n. 222

MASSIMA
TAR Basilicata, Sez. I, 27 febbraio 2019, n. 222

Quando il Regolamento comunale individui i legittimati a richiedere l’autorizzazione all’estumulazione straordinaria, come tali essendo, in assenza di coniuge, gli “eredi più prossimi” in posizione paritaria, del tutto condivisibilmente il Comune ha ritenuto che l’autorizzazione accordata su richiesta del solo ricorrente, in presenza del formale dissenso da parte dell’altro genitore, fosse illegittima ed, in particolare, in considerazione non soltanto della disposizione regolamentare, ma anche della rilevanza costituzionale del rapporto di genitorialità (cfr.:… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2018/4-a

Poiché capita sempre più spesso che ci venga richiesta l’estumulazione straordinaria di un cadavere per portarlo a cremazione (prima quindi dei 20 anni dalla tumulazione prescritti dal Reg. reg.le lombardo 6/2004 e smi), chiediamo:
a) se sia possibile APRIRE IL COFANO, riponendo poi i resti/cadavere in contenitore idoneo al trasporto ed alla cremazione, visto che il regolamento regionale all’art. 20, comma 6, nulla dice in merito alle modalità (ad es. se con o senza zinco);
b) oppure se risulti indispensabile procedere alla cremazione del feretro integro, SENZA APRIRLO, obbligando quindi i parenti a rivolgersi ad un forno crematorio in grado di cremare anche lo zinco contenuto nel cofano.… ... Leggi il resto