Attorno al Regolamento comunale di polizia mortuaria.

Come noto, ciascun comune, nell’esercizio della propria potestà regolamentare (oggi avente fonte costituzionale), dispone di un proprio Regolamento comunale di polizia mortuaria.
Nel passato, e forse anche recentemente, si avevano comportamenti in cui la sua adozione è stata tutt’altro che esercizio della potestà regolamentare: potrebbero citarsi i numerosi casi in cui esso altro non era se non la riproduzione, spesso testuale, di “tracce”, fino ai casi estremi in cui il consiglio comunale utilizzava, come allegato facente parte integrante e contestuale della deliberazione, libriccini “stampati” da questa o quella tipografia abituale fornitrice, segno di una rinuncia a decidere, in un’ottica di (mero) adempimento, tale da escludere che vi sia stato un approccio rivolto ai risultati.… ... Leggi il resto

TAR Basilicata, Sez. I, 7 agosto 2018, n. 550

TAR Basilicata, Sez. I, 7 agosto 2018, n. 550

MASSIMA
TAR Basilicata, Sez. I, 7 agosto 2018, n. 550

L’art. 92 dPR 10/9/1990, n. 285 non prevede la trasformazione delle concessioni perpetue in concessioni a tempo determinato, bensì soltanto che per quelle di durata eccedente i 99 anni la revoca possa essere disposta unicamente alla contestuale ricorrenza delle tre condizioni ivi previste.
NORME CORRELATE

Art. 92 dPR 20/9/1990, n. 285

Pubblicato il 07/08/2018
N. 00550/2018 REG.PROV.COLL.… ... Leggi il resto

Il capitello che conserva la memoria di un cimitero storico.

A Zugliano (VI), nella frazione di Centrale, in località Fontanelle alla Madonnetta, vi è un capitello comunemente chiamato “capitello dei morti”, ma anche “capitello della peste”. Si trova ai margini di un prato e la denominazione deriva da una lontana presenza di un cimitero, da numeroso tempo soppresso (il riferimento alla peste costituisce un indicatore temporale, per quanto grezzo) tanto da essersene perduta la memoria, salvo, appunto, per questa denominazione.
Il capitello è in stato di degrado, con cedimento delle fondamenta, rilevato, tra gli altri, da un architetto locale, membro dell’associazione culturale Ricercatori Grande guerra Carrè-Chiuppano’.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2018/3-c

L’art. 30, comma 1, lett. a) della L.R. Veneto 18/2010 stabilisce che “1. In ogni cimitero sono presenti almeno: a) un campo di inumazione; …”. Considerato che il nostro Comune possiede quattro cimiteri (uno centrale e tre frazionali) , significa che ciascuno di essi deve disporre di un campo di inumazione oppure è sufficiente la sua presenza in almeno uno di questi?
Risposta:
Si premette che in Veneto vige non solo la L.R. 18/2010, ma anche la D.G.R.… ... Leggi il resto

L’eterna (forse) questione degli effetti delle zone di rispetto cimiteriale.

Una delle tematiche che spesso interessano la giustizia amministrativa è quella sulla portata degli effetti delle zone (o, fasce) di rispetto cimiteriale, in particolare allorquando interessate ad istanza di sanatoria di pregresse costruzioni abusive (tecnicamente: realizzate sine titulo.
Non sono mancate situazioni in cui la questione della sanatoria di costruzioni illegittimamente realizzate all’interno delle zone di rispetto cimiteriale si sono sovrapposte a vincoli d’inedificabilità fondati su altre motivazioni, come (es.) il vincolo archeologico (come avvenuto a Pompei), vincolo che ha indotto il comune a modificare i programmi di ampliamento del cimitero, orientandosi in altra direzione e, con questo, determinando una diversa perimetrazione della zona di rispetto cimiteriale (in cui, nella fattispecie, insistevano parimenti costruzioni abusive, per le quali era stata richiesta la sanatoria).… ... Leggi il resto

TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 27 aprile 2018, n. 965

TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 27 aprile 2018, n. 965

MASSIMA
TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 27 aprile 2018, n. 965
E’ inammissibile il ricorso in sede giurisdizionale con l’ordinanza comunale di temporanea requisizione di un loculo per la tumulazione di feretro di persona terza, qualora il ricorrente, titolare dello ius sepulchri, abbia omesso di notificare il ricorso agli eredi della persona defunta, quali controinteressati sia in senso formale, in quanto agevolmente individuabili tramite una mera indagine anagrafica, sia in senso sostanziale in quanto portatori di un interesse giuridicamente qualificato alla conservazione dell’atto.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. IV, 23 aprile 2018, n. 2417

Consiglio di Stato, Sez. IV, 23 aprile 2018, n. 2417

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. IV, 23 aprile 2018, n. 2417
In plurime occasioni il Consiglio di Stato ha affermato che:
a) il vincolo cimiteriale determina una situazione di inedificabilità ex lege e integra una limitazione legale della proprietà a carattere assoluto, direttamente incidente sul valore del bene e non suscettibile di deroghe di fatto, tale da configurare in maniera obbiettiva e rispetto alla totalità dei soggetti il regime di appartenenza di una pluralità indifferenziata di immobili che si trovino in un particolare rapporto di vicinanza o contiguità con i suddetti beni pubblici;
b) il vincolo ha carattere assoluto e non consente in alcun modo l’allocazione sia di edifici, sia di opere incompatibili con il vincolo medesimo, in considerazione dei molteplici interessi pubblici che la fascia di rispetto intende tutelare, quali le esigenze di natura igienico sanitaria, la salvaguardia della peculiare sacralità che connota i luoghi destinati alla inumazione e alla sepoltura, il mantenimento di un’area di possibile espansione della cinta cimiteriale;
c) il vincolo, d’indole conformativa, è sganciato dalle esigenze immediate della pianificazione urbanistica, esso si impone di per sé, con efficacia diretta, indipendentemente da qualsiasi recepimento in strumenti urbanistici, i quali non sono idonei, proprio per la loro natura, ad incidere sulla sua esistenza o sui suoi limiti.… ... Leggi il resto

Corte di Cassazione, Sez. VI penale, 18 aprile 2018, n. 17531

Corte di Cassazione, Sez. VI penale, 18 aprile 2018, n. 17531

MASSIMA
Corte di Cassazione, Sez. VI penale, 18 aprile 2018, n. 17531
Le attività inerenti ai servizi cimiteriali rientrano tra quelle di pertinenza della pubblica amministrazione e sono regolate da norme di diritto pubblico (artt. 337 ss. del R.D. 27 luglio 1934, n. 1265; dPR 21 ottobre 1975, n. 803, dPR 10 settembre 1990, n. 285).

NORME CORRELATE

Art. 337 RD 25/7/1934, n. 1265

Art.... Leggi il resto

Tribunale di Bologna, Sez. III civ., 17 aprile 2018, n. 20388

Tribunale di Bologna, Sez. III civ., 17 aprile 2018, n. 20388

In occasione dell’esecuzione di operazioni cimiteriali (quali, es., operazioni di estumulazione) richieste da privati aventi titolo il comune (o altro soggetto affidatario del servizio) non solo deve ovviamente assicurare la dovuta diligenza, ma altresì operare in modo da non ostacolare il rispetto dei defunti, così come quello dei diritti, primaio o secondario, di sepolcro.
(sommessamente, sia permesso come appaia poco convincente l’affermazione per cui: “Il diritto al sepolcro costituisce materia di particolare interesse in ragione della carenza di disposizioni normative scritte che ne contengano la disciplina.… ... Leggi il resto

TAR Piemonte, Sez. I, 19 marzo 2018, n. 321

TAR Piemonte, Sez. I, 19 marzo 2018, n. 321

MASSIMA
TAR Piemonte, Sez. I, 19 marzo 2018, n. 321
In tema di danni determinati dall’esistenza di un cantiere, qualora l’area di cantiere risulti completamente enucleata, delimitata ed affidata all’esclusiva custodia dell’appaltatore, con conseguente assoluto divieto su di essa di accesso, dei danni subiti all’interno di questa area risponde esclusivamente l’appaltatore, che ne è l’unico custode. Allorquando, invece, l’area su cui vengono eseguiti i lavori e insiste il cantiere risulti ancora adibita all’uso denotando questa situazione la conservazione della custodia da parte dell’ente titolare dell’area, sia pure insieme all’appaltatore, consegue che la responsabilità ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. VI, 27 febbraio 2018, n. 1164

Consiglio di Stato, Sez. VI, 27 febbraio 2018, n. 1164

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. VI, 27 febbraio 2018, n. 1164
In plurime occasioni il Consiglio di Stato ha affermato che:
a) il vincolo cimiteriale determina una situazione di inedificabilità ex lege e integra una limitazione legale della proprietà a carattere assoluto, direttamente incidente sul valore del bene e non suscettibile di deroghe di fatto, tale da configurare in maniera obbiettiva e rispetto alla totalità dei soggetti il regime di appartenenza di una pluralità indifferenziata di immobili che si trovino in un particolare rapporto di vicinanza o contiguità con i suddetti beni pubblici;
b) il vincolo ha carattere assoluto e non consente in alcun modo l’allocazione sia di edifici, sia di opere incompatibili con il vincolo medesimo, in considerazione dei molteplici interessi pubblici che la fascia di rispetto intende tutelare, quali le esigenze di natura igienico sanitaria, la salvaguardia della peculiare sacralità che connota i luoghi destinati alla inumazione e alla sepoltura, il mantenimento di un’area di possibile espansione della cinta cimiteriale;
c) il vincolo, d’indole conformativa, è sganciato dalle esigenze immediate della pianificazione urbanistica, esso si impone di per sé, con efficacia diretta, indipendentemente da qualsiasi recepimento in strumenti urbanistici, i quali non sono idonei, proprio per la loro natura, ad incidere sulla sua esistenza o sui suoi limiti.… ... Leggi il resto

TAR Marche, Sez. I, 19 febbraio 2018, n. 125

TAR Marche, Sez. I, 19 febbraio 2018, n. 125

MASSIMA
TAR Marche, Sez. I, 19 febbraio 2018, n. 125
In presenza di istanza di riduzione della fascia di rispetto cimiteriale, va osservato che il limite ordinario della stessa resta sempre 200 metri, essendo previsto per legge non solo per esigenze igienico sanitarie, ma anche per consentire futuri ampliamenti cimiteriali, i quali sarebbero preclusi se il centro abitato si avvicinasse eccessivamente. Ne consegue che l’amministrazione comunale non ha il potere di stabilire, attraverso propri atti pianificatori, fasce di rispetto ordinarie inferiori tale limite (che legittimerebbero così interventi edilizi indeterminati e realizzabili nel futuro).… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 2 gennaio 2018, n. 9

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 2 gennaio 2018, n. 9

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TAR Campania, Napoli, Sez. III, 2 gennaio 2018, n. 9
La determinazione della fascia di rispetto cimiteriale comporta che sia preso in considerazione il raggio misurato dalla cinta muraria. Nell’ipotesi, come è nel caso di specie, di sopravvenienza di altro vincolo d’inedificabilità, che renda inattuabile un futuro ampliamento del cimitero, consegue che la fascia di rispetto precedentemente individuata non ha più alcuna verosimile praticabilità, e che una tale sopravvenienza di vincolo d’inedificabilità di altra natura, essendo sovraordinato e prevalente rispetto alle prescrizioni dello strumento urbanistico, non richiede alcuna variante urbanistica per essere efficace, operando per effetto delle previsioni di legge.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2018/1-b

Nel cimitero sito nel Comune veneto di … esiste una tomba a camera, priva di corridoio di ispezione e piena d’acqua, che compromette da tempo un manufatto vicino. Dietro nostra richiesta il concessionario (un signore novantenne rappresentato dai figli) si è attivato prontamente per eseguire gli interventi necessari, incontrando però l’opposizione di due nipoti che non intendono estumulare i genitori ivi sepolti, fratelli del concessionario. Come può il Comune muoversi in questo caso? Diffidando il solo concessionario o anche i nipoti aventi titolo a disporre dei genitori defunti, oppure ricorrendo ad una ordinanza sindacale contingibile ed urgente?… ... Leggi il resto